Early diagnosis of sexual transmitted diseases in the Marche Region
Introduzione ed obiettivi: Le Malattie Sessualmente Trasmissibili (MST)
rappresentano un gruppo di malattie infettive molto diffuse e spesso
asintomatiche. Nonostante, i progressi nel trattamento e la cura, la loro incidenza è in
continuo aumento, con costi significativi per la sanità pubblica. Il controllo e la
prevenzione sono le strategie più efficaci per contenere il contagio e ridurre le
complicanze. Da qui nasce la necessità di partecipare a campagne di screening atte ad
individuare precocemente tali infezioni, caratterizzare la popolazione residente nelle
Marche e indagare i fattori di rischio ad esse associate. Materiali e metodi: Lo studio
è stato condotto su un campione di 882 soggetti che hanno usufruito dei servizi del
Check-Point di Ancona dal 06/04/2022 fino al 28/07/2023. Per lo screening sono stati
eseguiti test rapidi di ultima generazione e tramite il questionario standardizzato della
rete COBATEST sono state raccolte informazioni socio-comportamentali dei soggetti.
I dati ottenuti sono stati elaborati attraverso il pacchetto software SPSS 20.0 e il
foglio di lavoro Excel. Risultati: Il campione era costituito principalmente da
soggetti di nazionalità italiana (88%), uomini (56%) e con età mediana di 26 anni.
Dallo stesso è emersa un’attitudine inefficiente alla prevenzione e controllo, il 49%
mostra uno scarso uso del profilattico, oltre il 50% dei soggetti non ha mai effettuato
test in passato e le coperture vaccinali sono inferiori al 70%. La prevalenza delle IST
risulta maggiore in soggetti con età mediana di 37 anni e tra MSM (65%). Genere,
soggetti chem-sex e rapporti anali non protetti risultano fattori influenti per la
sieroconversione solo nell’analisi univariata. Invece, la nazionalità straniera (p value
= 0,002) e la rottura del profilattico (p value = 0.024) si rivelano fattori fortemente
influenti per la sieroconversione anche durante l’analisi di regressione logistica
multivariata. Conclusioni: I nostri dati sono affini all’andamento nazionale delle IST.
Si raccomanda di rafforzare la prevenzione e l’informazione delle IST con interventi
mirati a ridurre i fattori di rischio individuati, soprattutto nelle popolazioni emerse
dallo studio. Si evidenzia l’efficacia dei servizi di screening in contesti non sanitari
per facilitare la diagnosi precoce e, in un’ottica di miglioramento continuo degli
interventi, si propone, per studi futuri, di approfondire le informazioni che motivano
l’uso carente di mezzi preventivi. Parole chiave: HIV, Sifilide, HCV, Screening,
Prevenzione, Promozione, Profilattico, MSM, Stranieri.