Subcutaneous Immunoglobulin Home Therapy: the role of the nurse and the implications for patient and stakeholders.
Abstract
Introduzione
La terapia domiciliare con immunoglobuline sottocutanee (SCIg) è una opzione efficace
e sicura per il trattamento sostitutivo delle immunodeficienze primitive e secondarie.
Rispetto alla somministrazione endovenosa (IVIg), la SCIg offre benefici significativi,
come una maggiore autonomia per i pazienti, la riduzione delle visite ospedaliere e un
miglioramento complessivo della qualità della vita. Tuttavia, il successo di questa terapia
dipende fortemente dalla corretta formazione dei pazienti, un processo in cui il ruolo
dell'infermiere è cruciale. La presente tesi analizza il valore del training infermieristico
nel contesto della terapia domiciliare con SCIg e si propone di definire un progetto di
implementazione della terapia con SCIg presso l'AST di Ascoli Piceno.
Obiettivi
Il principale obiettivo di questa tesi è definire le modalità di realizzazione del training
infermieristico per incrementare l'aderenza alla terapia con SCIg e la qualità della vita dei
pazienti. Si intende inoltre analizzare le principali indicazioni e peculiarità delle varie
modalità di somministrazione delle immunoglobuline al fine di guidare il professionista
sanitario nella scelta dell’opzione terapeutica più adeguata per lo specifico paziente
(tailored therapy). Il progetto di implementazione della terapia con SCIg presso l’AST di
Ascoli Piceno è stato inoltre ideato per valutare l'efficacia di un modello di gestione
domiciliare che mira a ridurre i costi sanitari e migliorare la sicurezza del trattamento.
Metodologia della ricerca
La tesi è stata realizzata attraverso una revisione della letteratura, utilizzando fonti come
PubMed, Scopus e Google Scholar. Sono stati inclusi studi riguardanti la terapia con
immunoglobuline sottocutanee, il training infermieristico e la qualità della vita dei
pazienti. Il progetto di implementazione della terapia con SCIg presso l’AST di Ascoli
Piceno è stato descritto nei suoi dettagli operativi. I dati relativi alla gestione della terapia
domiciliare, al ruolo dell'infermiere e alla formazione dei pazienti sono stati esaminati
per identificare i benefici e le criticità della SCIg rispetto alla terapia endovenosa.
Risultati
I
risultati dell’analisi della letteratura indicano che il passaggio alla via di
somministrazione sottocutanea può migliorare significativamente l'aderenza alla terapia
e migliorare la qualità di vita dei pazienti. Sono state definite e standardizzate le procedure
che costituiscono il training infermieristico con particolare riferimento alla preparazione
del farmaco, dei dispositivi di infusione e dei siti cutanei dedicati all’infusione. Sono stati
analizzati per l’area territoriale dell’AST di Ascoli Piceno il numero di pazienti, le
principali indicazioni cliniche e l’attuale distribuzione di IVIG e SCIG, rispettivamente.
Sono state infine delineate modalità e tempistiche di formazione dei pazienti e/o dei loro
familiari al fine di favorire l’implementazione della terapia sostitutiva con SCIg
mantenendo elevati standard di efficacia e sicurezza.
Discussione e Conclusioni
L'introduzione della terapia con SCIg a domicilio rappresenta una strategia vantaggiosa
sia per i pazienti che per le strutture sanitarie. Il training degli infermieri si rivela
fondamentale per il successo di questo modello di terapia, poiché garantisce che i pazienti
siano in grado di gestire autonomamente il trattamento, riducendo al contempo il rischio
di complicazioni e il carico sul sistema sanitario. Sebbene i benefici della terapia SCIg
siano chiari, rimangono sfide legate alla standardizzazione delle procedure di formazione
e alla necessità di un monitoraggio continuo. Le prospettive future includono
l'implementazione di protocolli formativi più efficaci e studi prospettici per la valutazione
degli esiti clinici a lungo termine.