Introduzione: le tematiche ambientali sono sempre più ricorrenti e di attualità, soprattutto in ambito sanitario dove vi è una grande produzione di rifiuti; la maggior parte di essi è rappresentata da rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo, che richiedono procedure specifiche di smaltimento e costi più elevati. Per questo motivo, poiché infermieri e operatori socio-sanitari rappresentano la maggior quota di lavoratori all’interno delle strutture sanitarie, occorre fornire loro linee guida chiare e conoscenze adeguate, permettendo non solo un’adeguata e corretta gestione, ma anche un’organizzazione migliore in modo da favorire le esatte procedure per una differenziazione ottimale dei rifiuti. Obiettivo: indagare la sensibilità del personale infermieristico e collaboratori, rispetto alla tutela ambientale; e valutare se il modello organizzativo dell’assistenza (primary nursing, piccola équipe, per compiti) incida sui loro comportamenti messi in atto riguardo la gestione dei rifiuti sanitari e delle risorse a disposizione. Materiali e metodi: è stato realizzato uno studio il quale aveva lo scopo di valutare come i modelli organizzativi assistenziali incidessero sulla gestione dei rifiuti sanitari. Si è svolto nel periodo dal mese di agosto al mese di ottobre, dove sono stati coinvolti gli infermieri e gli Operatori Socio-Sanitari degli ospedali di Macerata e Civitanova Marche. Per condurre l’indagine è stato utilizzato, e adattato al contesto, un questionario. (Allegato n.1) Terminato il periodo di compilazione, sono stati raccolti n.89 questionari. Risultati: Nei risultati si nota come l’89,89% del campione è a conoscenza dei protocolli aziendali sulla gestione dei rifiuti ospedalieri e cerchi di rispettarli durante il proprio orario di lavoro. Inoltre il 100% degli intervistati dichiara di saper distinguere e gestire come tali i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. Sono state evidenziate le cause di una scorretta gestione dei rifiuti. Infine è risultato come la maggioranza, ovvero il 92,13%, reputa il passaggio da documentazione cartacea a informatizzata fondamentale per ridurre lo spreco di carta e l’impatto ambientale. Analisi e Discussione: dall’analisi dei risultati è emerso che i problemi di tipo organizzativo e la disinformazione sono le principali cause di una scorretta gestione dei rifiuti sanitari e delle risorse. Conclusioni: le aziende ospedaliere dovrebbero investire in corsi di formazione che mirino all’ampliamento delle competenze tecniche e fornire le giuste conoscenze riguardo la questioni dell’inquinamento, in modo da aumentare la sensibilità ambientale e favorire l’adozione di comportamenti volti a migliorare lo smaltimento dei rifiuti, così da generare un minore impatto ambientale e un risparmio economico.
Salute e ambiente, un binomio imprescindibile: il contributo dell'infermiere nel garantire la sostenibilità ambientale
CAPPELLACCI, DAVID
2020/2021
Abstract
Introduzione: le tematiche ambientali sono sempre più ricorrenti e di attualità, soprattutto in ambito sanitario dove vi è una grande produzione di rifiuti; la maggior parte di essi è rappresentata da rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo, che richiedono procedure specifiche di smaltimento e costi più elevati. Per questo motivo, poiché infermieri e operatori socio-sanitari rappresentano la maggior quota di lavoratori all’interno delle strutture sanitarie, occorre fornire loro linee guida chiare e conoscenze adeguate, permettendo non solo un’adeguata e corretta gestione, ma anche un’organizzazione migliore in modo da favorire le esatte procedure per una differenziazione ottimale dei rifiuti. Obiettivo: indagare la sensibilità del personale infermieristico e collaboratori, rispetto alla tutela ambientale; e valutare se il modello organizzativo dell’assistenza (primary nursing, piccola équipe, per compiti) incida sui loro comportamenti messi in atto riguardo la gestione dei rifiuti sanitari e delle risorse a disposizione. Materiali e metodi: è stato realizzato uno studio il quale aveva lo scopo di valutare come i modelli organizzativi assistenziali incidessero sulla gestione dei rifiuti sanitari. Si è svolto nel periodo dal mese di agosto al mese di ottobre, dove sono stati coinvolti gli infermieri e gli Operatori Socio-Sanitari degli ospedali di Macerata e Civitanova Marche. Per condurre l’indagine è stato utilizzato, e adattato al contesto, un questionario. (Allegato n.1) Terminato il periodo di compilazione, sono stati raccolti n.89 questionari. Risultati: Nei risultati si nota come l’89,89% del campione è a conoscenza dei protocolli aziendali sulla gestione dei rifiuti ospedalieri e cerchi di rispettarli durante il proprio orario di lavoro. Inoltre il 100% degli intervistati dichiara di saper distinguere e gestire come tali i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. Sono state evidenziate le cause di una scorretta gestione dei rifiuti. Infine è risultato come la maggioranza, ovvero il 92,13%, reputa il passaggio da documentazione cartacea a informatizzata fondamentale per ridurre lo spreco di carta e l’impatto ambientale. Analisi e Discussione: dall’analisi dei risultati è emerso che i problemi di tipo organizzativo e la disinformazione sono le principali cause di una scorretta gestione dei rifiuti sanitari e delle risorse. Conclusioni: le aziende ospedaliere dovrebbero investire in corsi di formazione che mirino all’ampliamento delle competenze tecniche e fornire le giuste conoscenze riguardo la questioni dell’inquinamento, in modo da aumentare la sensibilità ambientale e favorire l’adozione di comportamenti volti a migliorare lo smaltimento dei rifiuti, così da generare un minore impatto ambientale e un risparmio economico.File | Dimensione | Formato | |
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