The identification of specific clinical markers that allow to identify subjects at greater risk of sudden cardiac death (SCD) has been investigated for many years with the aim of being able to recognize the individuals that would benefit from the implantation of a cardiac defibrillator (ICD). In this regard, the role of the ECG has always been of primary importance and, over time, numerous electrocardiographic markers of arrhythmic risk and SCD have been characterized. The aim of the study is to evaluate the role of the subcutaneous ECG (S-ECG) in the stratification of arrhythmic risk in patients with subcutaneous ICD (S-ICD). A registry of 106 patients who underwent implantation of an S-ICD from April 2011 to December 2021 at the Clinic of Cardiology and Arrhythmology of the Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche was analyzed. Thanks to the remote monitoring system the S-ICD is equipped with, it was possible to view periodically recorded S-ECGs for each patient. Of each selected S-ECG, precise electrocardiographic parameters were evaluated. Regression analysis was performed to evaluate the association between the electrocardiographic variables studied and the arrhythmic risk. The study found that the presence - in the 12 seconds prior to the onset of the arrhythmia - of a ST segment depression and premature ventricular contractions is associated with an increased risk of an arrhythmic event (increase of 17.81 and 4.95 times, respectively). However, none of the variables considered were predictive in the S-ECG recorded in the week preceding the arrhythmic event. The identification of arrhythmia predictors in the 12 seconds prior to the start of the event represents a small proof of concept and allows to investigate further the timely prediction of arrhythmias. It would be advisable to extend the type of analysis performed to longer time periods to understand how early the electrocardiographic changes occur. The growing use of devices equipped with remote monitoring systems and the development of forms of artificial intelligence that find application in the medical field open up a new possibility of analyzing electrocardiographic data, with a view to developing a better understanding of the factors that lead to the onset of arrhythmias and therefore to proceed with a more timely and effective clinical management of the same.

L’identificazione di specifici marcatori clinici che permettano di individuare i soggetti a maggior rischio di morte cardiaca improvvisa (MCI) rappresenta un obiettivo da molti anni per poter riconoscere in maniera precisa gli individui candidabili ad una terapia di prevenzione tramite l’impianto di un defibrillatore cardiaco (ICD). A questo proposito, il ruolo dell’ECG è stato fin da sempre di primaria importanza e, nel tempo, sono stati caratterizzati numerosi marker elettrocardiografici di rischio aritmico e di MCI. L’obiettivo dello studio è quello di valutare il ruolo dell’ECG sottocutaneo (S-ECG) nella stratificazione del rischio aritmico in pazienti portatori di ICD sottocutaneo (S-ICD). È stato analizzato un registro di 106 pazienti sottoposti a impianto di un S-ICD dall’aprile 2011 al dicembre 2021 presso la Clinica di Cardiologia e Aritmologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche. Grazie al sistema di monitoraggio remoto di cui l’S-ICD è dotato, è stato possibile visualizzare per ogni paziente S-ECG registrati periodicamente. Di ciascun S-ECG selezionato, sono stati valutati precisi parametri elettrocardiografici. Per valutare l’associazione tra le variabili elettrocardiografiche studiate e il rischio aritmico è stata effettuata un’analisi di regressione. Dallo studio è emerso che la presenza - nei 12 secondi antecedenti l’inizio dell’aritmia - di un sottoslivellamento del segmento ST e di extrasistoli ventricolari è associata ad un aumentato rischio di evento aritmico (aumento di 17.81 e 4.95 volte, rispettivamente). Tuttavia, nessuna delle variabili considerate è risultata predittiva nei tracciati registrati nella settimana precedente l’evento. L’individuazione di predittori di aritmia nei 12 secondi antecedenti l’inizio dell’evento costituisce una prova di fattibilità e permette di costruire ulteriori ipotesi riguardo la possibilità di predire l’evento aritmico. Sarebbe di particolare interesse l’estensione dell’analisi a periodi precedenti l’evento più lunghi, per comprendere con quanto anticipo si verificano le variazioni elettrocardiografiche. Il crescente utilizzo di dispositivi dotati di sistemi di monitoraggio remoto e lo sviluppo di forme di intelligenza artificiale che trovano applicazione nell’ambito medico aprono una nuova possibilità di analisi dei dati elettrocardiografici, nella prospettiva di sviluppare una migliore comprensione dei fattori che portano all’insorgenza di aritmie e quindi di procedere a una gestione clinica più tempestiva e potenzialmente efficace delle stesse.

Ruolo dell’elettrocardiogramma sottocutaneo nella stratificazione dinamica del rischio aritmico in pazienti portatori di defibrillatore cardiaco impiantabile sottocutaneo

MARCOTULLI, ILARIA
2021/2022

Abstract

The identification of specific clinical markers that allow to identify subjects at greater risk of sudden cardiac death (SCD) has been investigated for many years with the aim of being able to recognize the individuals that would benefit from the implantation of a cardiac defibrillator (ICD). In this regard, the role of the ECG has always been of primary importance and, over time, numerous electrocardiographic markers of arrhythmic risk and SCD have been characterized. The aim of the study is to evaluate the role of the subcutaneous ECG (S-ECG) in the stratification of arrhythmic risk in patients with subcutaneous ICD (S-ICD). A registry of 106 patients who underwent implantation of an S-ICD from April 2011 to December 2021 at the Clinic of Cardiology and Arrhythmology of the Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche was analyzed. Thanks to the remote monitoring system the S-ICD is equipped with, it was possible to view periodically recorded S-ECGs for each patient. Of each selected S-ECG, precise electrocardiographic parameters were evaluated. Regression analysis was performed to evaluate the association between the electrocardiographic variables studied and the arrhythmic risk. The study found that the presence - in the 12 seconds prior to the onset of the arrhythmia - of a ST segment depression and premature ventricular contractions is associated with an increased risk of an arrhythmic event (increase of 17.81 and 4.95 times, respectively). However, none of the variables considered were predictive in the S-ECG recorded in the week preceding the arrhythmic event. The identification of arrhythmia predictors in the 12 seconds prior to the start of the event represents a small proof of concept and allows to investigate further the timely prediction of arrhythmias. It would be advisable to extend the type of analysis performed to longer time periods to understand how early the electrocardiographic changes occur. The growing use of devices equipped with remote monitoring systems and the development of forms of artificial intelligence that find application in the medical field open up a new possibility of analyzing electrocardiographic data, with a view to developing a better understanding of the factors that lead to the onset of arrhythmias and therefore to proceed with a more timely and effective clinical management of the same.
2021
2022-10-18
The role of subcutaneous electrocardiogram in the dynamic stratification of arrhythmic risk in patients with subcutaneous implantable cardioverter defibrillator
L’identificazione di specifici marcatori clinici che permettano di individuare i soggetti a maggior rischio di morte cardiaca improvvisa (MCI) rappresenta un obiettivo da molti anni per poter riconoscere in maniera precisa gli individui candidabili ad una terapia di prevenzione tramite l’impianto di un defibrillatore cardiaco (ICD). A questo proposito, il ruolo dell’ECG è stato fin da sempre di primaria importanza e, nel tempo, sono stati caratterizzati numerosi marker elettrocardiografici di rischio aritmico e di MCI. L’obiettivo dello studio è quello di valutare il ruolo dell’ECG sottocutaneo (S-ECG) nella stratificazione del rischio aritmico in pazienti portatori di ICD sottocutaneo (S-ICD). È stato analizzato un registro di 106 pazienti sottoposti a impianto di un S-ICD dall’aprile 2011 al dicembre 2021 presso la Clinica di Cardiologia e Aritmologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche. Grazie al sistema di monitoraggio remoto di cui l’S-ICD è dotato, è stato possibile visualizzare per ogni paziente S-ECG registrati periodicamente. Di ciascun S-ECG selezionato, sono stati valutati precisi parametri elettrocardiografici. Per valutare l’associazione tra le variabili elettrocardiografiche studiate e il rischio aritmico è stata effettuata un’analisi di regressione. Dallo studio è emerso che la presenza - nei 12 secondi antecedenti l’inizio dell’aritmia - di un sottoslivellamento del segmento ST e di extrasistoli ventricolari è associata ad un aumentato rischio di evento aritmico (aumento di 17.81 e 4.95 volte, rispettivamente). Tuttavia, nessuna delle variabili considerate è risultata predittiva nei tracciati registrati nella settimana precedente l’evento. L’individuazione di predittori di aritmia nei 12 secondi antecedenti l’inizio dell’evento costituisce una prova di fattibilità e permette di costruire ulteriori ipotesi riguardo la possibilità di predire l’evento aritmico. Sarebbe di particolare interesse l’estensione dell’analisi a periodi precedenti l’evento più lunghi, per comprendere con quanto anticipo si verificano le variazioni elettrocardiografiche. Il crescente utilizzo di dispositivi dotati di sistemi di monitoraggio remoto e lo sviluppo di forme di intelligenza artificiale che trovano applicazione nell’ambito medico aprono una nuova possibilità di analisi dei dati elettrocardiografici, nella prospettiva di sviluppare una migliore comprensione dei fattori che portano all’insorgenza di aritmie e quindi di procedere a una gestione clinica più tempestiva e potenzialmente efficace delle stesse.
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