Attraverso l’interrogazione dei flussi amministrativi e sanitari della Regione Marche nel periodo 2013-2019, è stato condotto uno studio osservazionale di tipo ecologico sull’epidemiologia della SLA. Nel periodo di riferimento si è rilevata un’incidenza di malattia nella Regione statisticamente superiore a quella delle altre Regioni italiane, nelle quali l’epidemiologia della SLA sia stata indagata. Non è stato osservato alcun andamento particolare nel periodo studiato, né in tutta la popolazione né nell’analisi condotta per generi separati. Le Marche sono una Regione caratterizzata da intensa attività industriale (+10% rispetto alla media italiana nel 2020), in cui il settore calzaturiero fa da padrone. Fondamentale per l’economia è anche il settore agricolo. Anche se in letteratura è noto il legame tra SLA e solventi industriali, manifattura del cuoio e specifiche linee di fitosanitari, il disegno ecologico di questo studio non offre risultati in termini di correlazione statistica, il cui territorio di indagine è dominato dall’epidemiologia analitica. I punti di forza di questo lavoro, a mio avviso, cadono sulla novità dell’analisi epidemiologica sul suolo marchigiano; non mi risulta noto, ad oggi, uno studio in letteratura che abbia indagato l’incidenza di SLA nella Regione Marche su un periodo così lungo. L’algoritmo di identificazione dei casi incidenti inoltre è risultato piuttosto accurato. Tra i limiti sottolineo il disegno ecologico di questo studio, che non offre la possibilità di ipotesi di correlazione, l’incoerenza sul piano temporale con gli altri studi epidemiologici svolti nel resto d’Italia in ambito SLA, e la mancanza di dati importanti circa i pazienti e la salute ambientale. Un importante fattore limitante è stata quindi l’impossibilità di accedere ad alcune informazioni. Ripetere gli studi epidemiologici sulla SLA nelle altre Regioni italiane, utilizzando la nostra metodologia, rinforzerebbe eventuali confronti biostatistici. Coordinandosi con i servizi di protezione ambientale come l’ARPA o l’ISPRA, e quelli di igiene e sanità pubblica, si può avere fiducia nell’illuminare quello che, al momento, in letteratura è ancora ombroso. Il legame tra ambiente e SLA è suggestivo quanto controverso, e giudicarlo spetta all’epidemiologia analitica. Arrivare alla scoperta di agenti eziologici precisi significa poter fare prevenzione: sarebbe la vittoria definitiva della medicina.

Mappa Epidemiologica della Sclerosi Laterale Amiotrofica nelle Marche e Possibile Ruolo di Fattori Ambientali

SOPRANZI, FEDERICO MARIA
2021/2022

Abstract

Attraverso l’interrogazione dei flussi amministrativi e sanitari della Regione Marche nel periodo 2013-2019, è stato condotto uno studio osservazionale di tipo ecologico sull’epidemiologia della SLA. Nel periodo di riferimento si è rilevata un’incidenza di malattia nella Regione statisticamente superiore a quella delle altre Regioni italiane, nelle quali l’epidemiologia della SLA sia stata indagata. Non è stato osservato alcun andamento particolare nel periodo studiato, né in tutta la popolazione né nell’analisi condotta per generi separati. Le Marche sono una Regione caratterizzata da intensa attività industriale (+10% rispetto alla media italiana nel 2020), in cui il settore calzaturiero fa da padrone. Fondamentale per l’economia è anche il settore agricolo. Anche se in letteratura è noto il legame tra SLA e solventi industriali, manifattura del cuoio e specifiche linee di fitosanitari, il disegno ecologico di questo studio non offre risultati in termini di correlazione statistica, il cui territorio di indagine è dominato dall’epidemiologia analitica. I punti di forza di questo lavoro, a mio avviso, cadono sulla novità dell’analisi epidemiologica sul suolo marchigiano; non mi risulta noto, ad oggi, uno studio in letteratura che abbia indagato l’incidenza di SLA nella Regione Marche su un periodo così lungo. L’algoritmo di identificazione dei casi incidenti inoltre è risultato piuttosto accurato. Tra i limiti sottolineo il disegno ecologico di questo studio, che non offre la possibilità di ipotesi di correlazione, l’incoerenza sul piano temporale con gli altri studi epidemiologici svolti nel resto d’Italia in ambito SLA, e la mancanza di dati importanti circa i pazienti e la salute ambientale. Un importante fattore limitante è stata quindi l’impossibilità di accedere ad alcune informazioni. Ripetere gli studi epidemiologici sulla SLA nelle altre Regioni italiane, utilizzando la nostra metodologia, rinforzerebbe eventuali confronti biostatistici. Coordinandosi con i servizi di protezione ambientale come l’ARPA o l’ISPRA, e quelli di igiene e sanità pubblica, si può avere fiducia nell’illuminare quello che, al momento, in letteratura è ancora ombroso. Il legame tra ambiente e SLA è suggestivo quanto controverso, e giudicarlo spetta all’epidemiologia analitica. Arrivare alla scoperta di agenti eziologici precisi significa poter fare prevenzione: sarebbe la vittoria definitiva della medicina.
2021
2022-10-18
Prevalence mapping of Amyotrophic Lateral Sclerosis in the Marche Region in central Italy: looking for the role of Environmental Factors
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/10258