I maltrattamenti sui minori rappresentano una problematica sociale e sanitaria spesso misconosciuta, che può manifestarsi in varie forme, non mutualmente esclusive: maltrattamento fisico ed abuso sessuale sono quelle in cui il medico legale ospedaliero è sovente chiamato in causa in qualità di consulente dell’urgentista e/o del pediatra che individuano per primi le lesioni sospette. Evidenze di trascuratezza nutrizionale e/o medico-sanitaria (malnutrizione, scarsa igiene, scarso controllo clinico di malattie note) sono segni di incuria, una forma di maltrattamento meno eclatante, ma più diffusa, e possono alimentare il sospetto che il bambino subisca anche altre forme di abuso, laddove siano presenti segni e sintomi eloquenti in tal senso. Ecchimosi in sedi insolite, fratture multiple polidistrettuali, emorragie cerebrali e retiniche, sono i più comuni campanelli dall’allarme per maltrattamenti fisici. Tali lesioni sono state repertate anche nei piccoli pazienti protagonisti dei tre casi esemplari ivi descritti, di primo acchitto erroneamente attribuiti a maltrattamenti e poi rivelatisi piuttosto ascrivibili al reato di lesioni personali colpose. A questo proposito, il presente lavoro si propone di elucidare alcune caratteristiche peculiari dei suddetti casi, spiegando come il loro corretto management esiga necessariamente un approccio multidisciplinare. Chiarita l’assenza di dolo nella produzione delle lesioni clinicamente evidenti sui bambini oggetto di studio, sono altresì discussi alcuni elementi considerati passibili di intaccare la capacità genitoriale e di riflesso la consapevolezza di nuocere al proprio bambino, ponendo in essere determinati comportamenti potenzialmente pericolosi per lo stesso. In conclusione, sarebbe opportuno che un’adeguata valutazione della capacità genitoriale entrasse a far parte dei protocolli ospedalieri per la gestione del neonato e dell’infante.

Maltrattamenti sui minori: un approccio multidisciplinare

BUCCELLA, BEATRICE
2021/2022

Abstract

I maltrattamenti sui minori rappresentano una problematica sociale e sanitaria spesso misconosciuta, che può manifestarsi in varie forme, non mutualmente esclusive: maltrattamento fisico ed abuso sessuale sono quelle in cui il medico legale ospedaliero è sovente chiamato in causa in qualità di consulente dell’urgentista e/o del pediatra che individuano per primi le lesioni sospette. Evidenze di trascuratezza nutrizionale e/o medico-sanitaria (malnutrizione, scarsa igiene, scarso controllo clinico di malattie note) sono segni di incuria, una forma di maltrattamento meno eclatante, ma più diffusa, e possono alimentare il sospetto che il bambino subisca anche altre forme di abuso, laddove siano presenti segni e sintomi eloquenti in tal senso. Ecchimosi in sedi insolite, fratture multiple polidistrettuali, emorragie cerebrali e retiniche, sono i più comuni campanelli dall’allarme per maltrattamenti fisici. Tali lesioni sono state repertate anche nei piccoli pazienti protagonisti dei tre casi esemplari ivi descritti, di primo acchitto erroneamente attribuiti a maltrattamenti e poi rivelatisi piuttosto ascrivibili al reato di lesioni personali colpose. A questo proposito, il presente lavoro si propone di elucidare alcune caratteristiche peculiari dei suddetti casi, spiegando come il loro corretto management esiga necessariamente un approccio multidisciplinare. Chiarita l’assenza di dolo nella produzione delle lesioni clinicamente evidenti sui bambini oggetto di studio, sono altresì discussi alcuni elementi considerati passibili di intaccare la capacità genitoriale e di riflesso la consapevolezza di nuocere al proprio bambino, ponendo in essere determinati comportamenti potenzialmente pericolosi per lo stesso. In conclusione, sarebbe opportuno che un’adeguata valutazione della capacità genitoriale entrasse a far parte dei protocolli ospedalieri per la gestione del neonato e dell’infante.
2021
2022-10-18
Child maltreatment: a multidisciplinary approach
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