Evoluzione del Brand Manager e sviluppo del fenomeno in ambito sportivo

Over the years, football sports clubs have become real companies, freed from the concept of sports associations, following the reform of the 1970s which transformed them into joint stock companies. After a first digression on the way in which every company, sports or otherwise, must present itself to the customer, the elaborate winds through the perceptions that the brand must give to the consumer, formed by the set of evaluations and expectations of the customer towards the customer. company itself, directly connected with company policies and actions. This set of factors gives the consumer different responses. Each company has the duty to define its own strategy which can be summarized in two macro categories: umbrella brand or fragmentation, the goal is therefore to choose a market or "target consumers" and propose its offer, highlighting the benefits and that creates distinction from competitors. The image is built with the name which is essential to understand the positioning of the brand and the choice of the name was therefore decisive, the brand name must highlight the product, it must be easily memorable. For the brand symbol, the study of professors MacInnis, Shapiro and Mani, who collected the most used features, on a sample of 190 companies will be reported. With the globalization of sport, millions of new fans are approaching football teams, from far away places that have no football tradition. They face the challenge of choosing a team. And it's like choosing a product. Similar consumer behaviors justify the use of similar marketing techniques, i.e. acting on the brand to increase fans. Hence the rebranding of many football clubs in recent years.

Nel corso degli anni le società sportive calcistiche sono diventate delle vere e proprie aziende, liberate dal concetto di associazioni sportive, in seguito la riforma degli anni 70’ che le trasformò in società di capitali. Dopo una prima digressione sul modo in cui ogni azienda, sportiva e non, deve presentarsi al cliente, l’elaborato si snoda attraverso le percezioni che il marchio deve dare al consumatore, formato dall’insieme di valutazioni e aspettative del cliente nei confronti dell’azienda stessa, direttamente collegato con le politiche e le azioni aziendali. Quest’insieme di fattori dà delle differenti risposte nel consumatore. Ogni azienda ha il dovere di definire una propria strategia che, si può sintetizzare in due macro categorie: marca ombrello o frammentazione, l’obiettivo è dunque quello di scegliere un mercato o dei “consumatori-obiettivo” e proporre la propria offerta, evidenziando i benefici e quello crea distinzione rispetto ai competitors. L’immagine si costruisce con il nome che è essenziale per capire il posizionamento del brand e la scelta del nome risultata quindi decisiva, il brand name deve mettere in rilievo il prodotto, deve essere facilmente memorizzabile. Per il brand symbol verrà riportato lo studio dei professori MacInnis, Shapiro e Mani, i quali hanno raccolto le caratteristiche più utilizzate, su un campione di 190 imprese. Con la globalizzazione dello sport, milioni di nuovi fans si approcciano alle squadre di calcio, da luoghi molto lontani che non hanno nessuna tradizione calcistica. Questi fronteggiano la sfida di scegliere una squadra. Ed è come scegliere un prodotto. Simili comportamenti dei consumatori giustificano l’uso di simili tecniche di marketing, ovvero agire sul brand per aumentare i tifosi. Da questo deriva il rebranding di molte squadre di calcio negli ultimi anni.