Nello svolgimento delle nostre attività di vita quotidiana molto spesso è richiesta l’esecuzione simultanea di due compiti, come camminare e parlare. Questo tipo di performance viene definita dual-task ed è considerato un pre-requisito per un cammino funzionale in un ambiente di vita quotidiano sempre più ricco di stimoli. Per i soggetti che hanno riscontrato esiti di ictus la gestione di queste situazioni può risultare complessa, in quanto a seguito dell’evento, possono manifestarsi deficit motori, compromissione delle funzioni esecutive e alterazioni della sensibilità. Tali alterazioni sono considerate la causa dell’aumento dell’interferenza cognitivo-motoria (CMI): fenomeno in cui l’esecuzione simultanea di un compito motorio e di un compito cognitivo interferisce con l’esecuzione di uno o entrambi i compiti. L’obiettivo di questo studio è quello di confrontare gli effetti di un training in dual-task cognitivo-motorio nel trattamento di pazienti con esiti di ictus in fase cronica con un training puramente motorio in single-task. I dati sono stati raccolti presso la SOD Clinica di Neuroriabilitazione all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria degli Ospedali Riuniti di Ancona per un periodo complessivo di cinque anni (2017-2022). Lo studio ha coinvolto in totale 18 partecipanti, di cui due drop-out. Il training Dual-Task ha previsto l’esecuzione di combinazioni di esercizi motori e cognitivi, eseguite quindi in dual-task; ciascun esercizio è stato prima eseguito in single-task. Per il compito motorio è stato misurato il tempo impiegato nell’esecuzione mentre per il compito cognitivo sono stati registrati gli errori commessi e il tempo di risposta. Sono state valutate le abilità motorie e cognitive, la partecipazione sociale e la performance dual-task; quest’ultima attraverso il calcolo dell’indice dual-task. Durante questo anno accademico (2021-2022) è stato introdotto un gruppo di controllo, composto da due soggetti trattati con un training basato esclusivamente su esercizi single-task motori personalizzati in base alle esigenze e condizioni cliniche del paziente. Le valutazioni motorie dei soggetti sottoposti al training dual-task hanno rivelato dei miglioramenti riguardanti la velocità del cammino e la resistenza, come rappresentato dall’analisi del TUG, 10MWT e 6MWT.Tuttavia, sono stati rilevati miglioramenti per gli stessi parametri, anche nei pazienti sottoposti ad un training puramente motorio. ll recupero dell’equilibrio, analizzato attraverso il MiniBESTest, ha registrato un miglioramento al termine del trattamento in tutti i pazienti trattati con il training Dual-Task. Al contrario, nei pazienti trattati con il training single-task si sono riscontrate modificazioni di più lieve entità. L’analisi dell’indice Dual-Task ed il TUG COG ha mostrato che tutti i pazienti trattati con il training dual-task sono migliorati dal pre al post-trattamento, al contrario i pazienti del gruppo di controllo sono rimasti stazionari, possiamo perciò ipotizzare che un training puramente motorio non permetta di migliorare la gestione di due stimoli nei pazienti cronici post-stroke. Il training Dual-Task, al contrario, ha portato ad una progressiva riduzione dell’interferenza cognitivo-motoria ed ha avuto un effetto positivo sulle attività di vita quotidiana e sulla partecipazione sociale.
COGNITIVE MOTOR INTERFERENCE: BENEFICI DEL TRATTAMENTO DUAL-TASK SULLE PRESTAZIONI DELL’ADULTO POST-STROKE RISPETTO AD UN TRAINING SINGLE-TASK MOTORIO
CERQUETTI, NICOLÒ
2021/2022
Abstract
Nello svolgimento delle nostre attività di vita quotidiana molto spesso è richiesta l’esecuzione simultanea di due compiti, come camminare e parlare. Questo tipo di performance viene definita dual-task ed è considerato un pre-requisito per un cammino funzionale in un ambiente di vita quotidiano sempre più ricco di stimoli. Per i soggetti che hanno riscontrato esiti di ictus la gestione di queste situazioni può risultare complessa, in quanto a seguito dell’evento, possono manifestarsi deficit motori, compromissione delle funzioni esecutive e alterazioni della sensibilità. Tali alterazioni sono considerate la causa dell’aumento dell’interferenza cognitivo-motoria (CMI): fenomeno in cui l’esecuzione simultanea di un compito motorio e di un compito cognitivo interferisce con l’esecuzione di uno o entrambi i compiti. L’obiettivo di questo studio è quello di confrontare gli effetti di un training in dual-task cognitivo-motorio nel trattamento di pazienti con esiti di ictus in fase cronica con un training puramente motorio in single-task. I dati sono stati raccolti presso la SOD Clinica di Neuroriabilitazione all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria degli Ospedali Riuniti di Ancona per un periodo complessivo di cinque anni (2017-2022). Lo studio ha coinvolto in totale 18 partecipanti, di cui due drop-out. Il training Dual-Task ha previsto l’esecuzione di combinazioni di esercizi motori e cognitivi, eseguite quindi in dual-task; ciascun esercizio è stato prima eseguito in single-task. Per il compito motorio è stato misurato il tempo impiegato nell’esecuzione mentre per il compito cognitivo sono stati registrati gli errori commessi e il tempo di risposta. Sono state valutate le abilità motorie e cognitive, la partecipazione sociale e la performance dual-task; quest’ultima attraverso il calcolo dell’indice dual-task. Durante questo anno accademico (2021-2022) è stato introdotto un gruppo di controllo, composto da due soggetti trattati con un training basato esclusivamente su esercizi single-task motori personalizzati in base alle esigenze e condizioni cliniche del paziente. Le valutazioni motorie dei soggetti sottoposti al training dual-task hanno rivelato dei miglioramenti riguardanti la velocità del cammino e la resistenza, come rappresentato dall’analisi del TUG, 10MWT e 6MWT.Tuttavia, sono stati rilevati miglioramenti per gli stessi parametri, anche nei pazienti sottoposti ad un training puramente motorio. ll recupero dell’equilibrio, analizzato attraverso il MiniBESTest, ha registrato un miglioramento al termine del trattamento in tutti i pazienti trattati con il training Dual-Task. Al contrario, nei pazienti trattati con il training single-task si sono riscontrate modificazioni di più lieve entità. L’analisi dell’indice Dual-Task ed il TUG COG ha mostrato che tutti i pazienti trattati con il training dual-task sono migliorati dal pre al post-trattamento, al contrario i pazienti del gruppo di controllo sono rimasti stazionari, possiamo perciò ipotizzare che un training puramente motorio non permetta di migliorare la gestione di due stimoli nei pazienti cronici post-stroke. Il training Dual-Task, al contrario, ha portato ad una progressiva riduzione dell’interferenza cognitivo-motoria ed ha avuto un effetto positivo sulle attività di vita quotidiana e sulla partecipazione sociale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/11083