Al giorno d’oggi, le malattie tumorali rappresentano una delle principali cause di mortalità, per cui è di fondamentale importanza l’approccio a nuove terapie meno invasive, come l’utilizzo di farmaci chemioterapici per via orale. La seguente tesi ha come obiettivo di valutare, attraverso l’analisi del tracciato elettrocardiografico di un soggetto affetto da Linfoma Mantellare sottoposto al farmaco antitumorale ‘Imbruvica’, come le nuove cure vanno ad influenzare il sistema cardiaco e, eventualmente, generare delle anomalie. Quest’analisi richiede una parte iniziale in cui si introducono l’anatomia generale del sistema cardiovascolare, le concentrazioni ioniche che compongono le cellule cardiache, la generazione e la propagazione dell’impulso elettrico cardiaco. Maggiore attenzione viene posta sulle principali malattie che interessano l’alterazione del ritmo sinusoidale: la fibrillazione atriale, la sindrome del QT corto e lungo, le disfunzioni del nodo del seno atriale e, infine, la fibrillazione ventricolare; le quali possono messere rilevate mediante l’esame diagnostico elettrocardiogramma. L’elettrocardiogramma assume un ruolo fondamentale per il monitoraggio della frequenza cardiaca poiché è in grado di rilevare i potenziali elettrici cardiaci e genera un tracciato, composto da onde, ognuna delle quali ha un significato specifico associato all’attività che sta svolgendo il cuore. Inoltre, è possibile visualizzare il tracciato in tutte le sue derivazioni, anche se molto spesso, è influenzato da errori, generati da rumore durante le misurazioni, che possono essere eliminati mediante l’applicazione di filtri. In seguito, si riportano le caratteristiche relative al sistema linfatico e le sue patologie, in particolare quelle che comportano l’utilizzo del farmaco d’interesse: la leucemia linfocitica cronica, il linfoma mantellare, la macroglobulinemia di Waldenstom; tali forme tumorali interessano principalmente i globuli bianchi (linfociti B) e possono essere trattate attraverso il farmaco citato. È di interesse analizzare le caratteristiche di ‘Imbruvica’, i suoi principi attivi, come questo agisce sul paziente, i suoi effetti indesiderati, soprattutto quelli che coinvolgono il cuore. Per dimostrare l’ipotesi, secondo cui il medicinale possa generare situazioni anomale, si effettuano delle acquisizioni al soggetto, tenendo in considerazione la sua storia clinica. Le misurazioni vengono effettuate mediante lo strumento portatile Kardia, che permette di misurare il ritmo cardiaco nelle sei derivazioni in maniera non vincolante per il paziente ogni qualvolta definita in un protocollo specifico di acquisizione. I dati raccolti vengo poi raggruppati in delle cartelle, in maniera tale da avere un’organizzazione precisa per effettuarne l’analisi. I risultati ottenuti possono essere, in seguito, confrontati con quelli ottenuti in letteratura, in quanto l’analisi di un singolo soggetto non può rappresentare risultati statisticamente significativi.
Valutazione degli effetti collaterali cardiaci del farmaco chemioterapico “Imbruvica”
DI PIETRO, AMINA
2021/2022
Abstract
Al giorno d’oggi, le malattie tumorali rappresentano una delle principali cause di mortalità, per cui è di fondamentale importanza l’approccio a nuove terapie meno invasive, come l’utilizzo di farmaci chemioterapici per via orale. La seguente tesi ha come obiettivo di valutare, attraverso l’analisi del tracciato elettrocardiografico di un soggetto affetto da Linfoma Mantellare sottoposto al farmaco antitumorale ‘Imbruvica’, come le nuove cure vanno ad influenzare il sistema cardiaco e, eventualmente, generare delle anomalie. Quest’analisi richiede una parte iniziale in cui si introducono l’anatomia generale del sistema cardiovascolare, le concentrazioni ioniche che compongono le cellule cardiache, la generazione e la propagazione dell’impulso elettrico cardiaco. Maggiore attenzione viene posta sulle principali malattie che interessano l’alterazione del ritmo sinusoidale: la fibrillazione atriale, la sindrome del QT corto e lungo, le disfunzioni del nodo del seno atriale e, infine, la fibrillazione ventricolare; le quali possono messere rilevate mediante l’esame diagnostico elettrocardiogramma. L’elettrocardiogramma assume un ruolo fondamentale per il monitoraggio della frequenza cardiaca poiché è in grado di rilevare i potenziali elettrici cardiaci e genera un tracciato, composto da onde, ognuna delle quali ha un significato specifico associato all’attività che sta svolgendo il cuore. Inoltre, è possibile visualizzare il tracciato in tutte le sue derivazioni, anche se molto spesso, è influenzato da errori, generati da rumore durante le misurazioni, che possono essere eliminati mediante l’applicazione di filtri. In seguito, si riportano le caratteristiche relative al sistema linfatico e le sue patologie, in particolare quelle che comportano l’utilizzo del farmaco d’interesse: la leucemia linfocitica cronica, il linfoma mantellare, la macroglobulinemia di Waldenstom; tali forme tumorali interessano principalmente i globuli bianchi (linfociti B) e possono essere trattate attraverso il farmaco citato. È di interesse analizzare le caratteristiche di ‘Imbruvica’, i suoi principi attivi, come questo agisce sul paziente, i suoi effetti indesiderati, soprattutto quelli che coinvolgono il cuore. Per dimostrare l’ipotesi, secondo cui il medicinale possa generare situazioni anomale, si effettuano delle acquisizioni al soggetto, tenendo in considerazione la sua storia clinica. Le misurazioni vengono effettuate mediante lo strumento portatile Kardia, che permette di misurare il ritmo cardiaco nelle sei derivazioni in maniera non vincolante per il paziente ogni qualvolta definita in un protocollo specifico di acquisizione. I dati raccolti vengo poi raggruppati in delle cartelle, in maniera tale da avere un’organizzazione precisa per effettuarne l’analisi. I risultati ottenuti possono essere, in seguito, confrontati con quelli ottenuti in letteratura, in quanto l’analisi di un singolo soggetto non può rappresentare risultati statisticamente significativi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/12276