The life of our planet constantly depends on the physical and geological characteristics of the subsoil, in constant evolution, which, sometimes, give rise to seismic events with enormous damages in terms of victims and environmental disasters. Damages very often amplified by the vulnerability of civil buildings and infrastructures, unsuitable for the geophysical conditions of the subsoil. These seismic events, sometimes of considerable size and gravity, make the consequent catastrophic effects difficult to manage and control, especially if engaged in the field, are only the internal forces (e.g. Fire Brigade), in a context of non-cooperation. In this situation, the available resources are less than the necessary resources, consequently, there are difficulties in limiting the damages, the number of victims, the medical assistance and the effects produced. In order to optimize and improve the efficiency and effectiveness of rescue operations and limit the number of victims involved in the seismic, this work compares a context of non-cooperation, supported only by the National Fire Brigade, with a context of active cooperation, with the intervention also of the Fire Brigades of foreign countries bordering Italy. To support this comparison, we will examine an area of Friuli Venezia Giulia, already in the past the scene of a disastrous event, and we will evaluate the dynamics of how this event can be faced both by the Italian CNVVF USAR M and USAR H Teams alone, and in cooperation with the fire departments of neighboring foreign countries. The subsequent analytical evaluation, the reasoning on the characteristics of these teams and the consequent comparison of the results obtained, leads to the estimation that a strategy which envisages international cooperation, with the forces of the affected country flanked by the forces of neighboring countries, involves a lower percentage of deaths among people involved in the event, compared to a non-cooperation strategy, where the event is handled only by the forces of the affected country. Therefore, the timeliness of the interventions, the cooperation and the common strategies implemented, have their determining value.

La vita del nostro pianeta dipende costantemente dalle caratteristiche fisiche e geologiche del sottosuolo, in continua evoluzione, che, a volte, danno luogo a eventi sismici con enormi danni in termini di vittime e disastri ambientali. Danni molto spesso amplificati dalla vulnerabilità di edifici e infrastrutture civili, inadatti alle condizioni geofisiche del sottosuolo. Tali eventi sismici, talvolta di notevole entità e gravità, rendono i conseguenti effetti catastrofici difficilmente gestibili e controllabili, soprattutto se impegnate sul campo, sono solo le forze interne (es. Vigili del Fuoco), in un contesto di non collaborazione. In questa situazione, le risorse disponibili sono inferiori a quelle necessarie, di conseguenza, si fatica a limitare i danni, il numero delle vittime, l'assistenza medica e gli effetti prodotti. Al fine di ottimizzare e migliorare l'efficienza e l'efficacia delle operazioni di soccorso e limitare il numero delle vittime coinvolte nel sisma, questo lavoro confronta un contesto di non collaborazione, supportato solo dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con un contesto di cooperazione attiva, con l'intervento anche dei Vigili del Fuoco dei Paesi esteri confinanti con l'Italia. A supporto di questo confronto, prenderemo in esame un'area del Friuli Venezia Giulia, già in passato teatro di un evento disastroso, e valuteremo le dinamiche di come questo evento può essere affrontato sia dai Team Italiani CNVVF USAR M che USAR H da solo e in collaborazione con i vigili del fuoco dei paesi esteri limitrofi. La successiva valutazione analitica, il ragionamento sulle caratteristiche di queste squadre e il conseguente confronto dei risultati ottenuti, porta a stimare che una strategia che preveda la cooperazione internazionale, con le forze del Paese colpito affiancate dalle forze dei Paesi limitrofi, comporta una percentuale inferiore di decessi tra le persone coinvolte nell'evento, rispetto a una strategia di non cooperazione, in cui l'evento viene gestito solo dalle forze del Paese colpito. Pertanto, la tempestività degli interventi, la cooperazione e le strategie comuni messe in atto, hanno il loro valore determinante.

Eventi sismici e cooperazione internazionale: valutazione del miglioramento dell'efficienza nella gestione del Soccorso Tecnico Urgente nel caso di cooperazione tra i Corpi dei Vigili del Fuoco di Stati confinanti.

URSI, GHERARDO
2021/2022

Abstract

The life of our planet constantly depends on the physical and geological characteristics of the subsoil, in constant evolution, which, sometimes, give rise to seismic events with enormous damages in terms of victims and environmental disasters. Damages very often amplified by the vulnerability of civil buildings and infrastructures, unsuitable for the geophysical conditions of the subsoil. These seismic events, sometimes of considerable size and gravity, make the consequent catastrophic effects difficult to manage and control, especially if engaged in the field, are only the internal forces (e.g. Fire Brigade), in a context of non-cooperation. In this situation, the available resources are less than the necessary resources, consequently, there are difficulties in limiting the damages, the number of victims, the medical assistance and the effects produced. In order to optimize and improve the efficiency and effectiveness of rescue operations and limit the number of victims involved in the seismic, this work compares a context of non-cooperation, supported only by the National Fire Brigade, with a context of active cooperation, with the intervention also of the Fire Brigades of foreign countries bordering Italy. To support this comparison, we will examine an area of Friuli Venezia Giulia, already in the past the scene of a disastrous event, and we will evaluate the dynamics of how this event can be faced both by the Italian CNVVF USAR M and USAR H Teams alone, and in cooperation with the fire departments of neighboring foreign countries. The subsequent analytical evaluation, the reasoning on the characteristics of these teams and the consequent comparison of the results obtained, leads to the estimation that a strategy which envisages international cooperation, with the forces of the affected country flanked by the forces of neighboring countries, involves a lower percentage of deaths among people involved in the event, compared to a non-cooperation strategy, where the event is handled only by the forces of the affected country. Therefore, the timeliness of the interventions, the cooperation and the common strategies implemented, have their determining value.
2021
2023-02-21
Seismic events and international cooperation: efficiency improvement evaluation in the management of Urgent Technical Aid in case of cooperation among the Fire-Fighters Brigades of neighboring States.
La vita del nostro pianeta dipende costantemente dalle caratteristiche fisiche e geologiche del sottosuolo, in continua evoluzione, che, a volte, danno luogo a eventi sismici con enormi danni in termini di vittime e disastri ambientali. Danni molto spesso amplificati dalla vulnerabilità di edifici e infrastrutture civili, inadatti alle condizioni geofisiche del sottosuolo. Tali eventi sismici, talvolta di notevole entità e gravità, rendono i conseguenti effetti catastrofici difficilmente gestibili e controllabili, soprattutto se impegnate sul campo, sono solo le forze interne (es. Vigili del Fuoco), in un contesto di non collaborazione. In questa situazione, le risorse disponibili sono inferiori a quelle necessarie, di conseguenza, si fatica a limitare i danni, il numero delle vittime, l'assistenza medica e gli effetti prodotti. Al fine di ottimizzare e migliorare l'efficienza e l'efficacia delle operazioni di soccorso e limitare il numero delle vittime coinvolte nel sisma, questo lavoro confronta un contesto di non collaborazione, supportato solo dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con un contesto di cooperazione attiva, con l'intervento anche dei Vigili del Fuoco dei Paesi esteri confinanti con l'Italia. A supporto di questo confronto, prenderemo in esame un'area del Friuli Venezia Giulia, già in passato teatro di un evento disastroso, e valuteremo le dinamiche di come questo evento può essere affrontato sia dai Team Italiani CNVVF USAR M che USAR H da solo e in collaborazione con i vigili del fuoco dei paesi esteri limitrofi. La successiva valutazione analitica, il ragionamento sulle caratteristiche di queste squadre e il conseguente confronto dei risultati ottenuti, porta a stimare che una strategia che preveda la cooperazione internazionale, con le forze del Paese colpito affiancate dalle forze dei Paesi limitrofi, comporta una percentuale inferiore di decessi tra le persone coinvolte nell'evento, rispetto a una strategia di non cooperazione, in cui l'evento viene gestito solo dalle forze del Paese colpito. Pertanto, la tempestività degli interventi, la cooperazione e le strategie comuni messe in atto, hanno il loro valore determinante.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/12475