Introduction: Shaken baby syndrome (or abusive head trauma) is a form of child maltreatment, particularly aimed at newborns and infants and is caused by repeated and violent shaking of the child by an adult. This results in neurological or fatal injuries such as coma or death. The triggering factor is the crying of the baby, very frequent in the first months of his life. The adult faced with a child who cries continuously can feel inadequate and frustrated and in an attempt to calm him down, often involuntarily, creates permanent damage. All of this can be prevented through sound information. Objective: the objective of the paper is to understand how much the shaken baby syndrome and its prevention programs are known and investigated from the nursing point of view. Materials and methods: a narrative review of the literature was carried out by drawing information from search engines such as PubMed and the Cochrane Library and articles belonging to the gray literature were also used. Results: the review showed that shaken baby syndrome is known at the nursing level but the topic still requires greater dissemination given the scarcity of articles especially in our country. Despite this, the training programs present are effective in reducing the incidence of the syndrome. Discussion: the results show that nurses are considered by the literature to be the most suitable professional figure for early identification of families at risk of abuse, for holding educational programs for families and for carrying out a correct evaluation of the child after the shaking has already taken place. For this reason the nurse must be responsible for his own training and must maintain an updated level of knowledge in order to provide the best information to all those people who approach the child. Conclusion: from the photograph obtained of the general situation regarding the jobs carried out by nursing staff, it is underlined that further research is needed to encourage the growth of knowledge that can be disseminated to the entire population.

Introduzione: la sindrome del bambino scosso (o trauma cranico d’abuso) è una forma di maltrattamento su minori, rivolta in particolare a neonati e lattanti ed è provocata da uno scuotimento ripetuto e violento del bambino da parte di un adulto. Questo provoca come conseguenza delle lesioni neurologiche o fatali come il coma o la morte. Il fattore scatenante è il pianto del bambino, molto frequente nei primi mesi della sua vita. L’adulto di fronte ad un bambino che piange in maniera continuativa può sentirsi inadeguato e frustrato e nel tentativo di calmarlo, in maniera spesso involontaria, va a creare dei danni permanenti. Tutto questo può essere prevenuto attraverso una sana informazione. Obiettivo: l’obiettivo dell’elaborato è quello di capire quanto la sindrome del bambino scosso ed i suoi programmi di prevenzione siano conosciuti ed indagati dal punto di vista infermieristico. Materiali e metodi: è stata effettuata una revisione narrativa della letteratura andando ad attingere informazioni da motori di ricerca come PubMed e Cochrane Library e sono stati utilizzati anche articoli appartenenti alla letteratura grigia. Risultati: dalla revisione è emerso che la sindrome del bambino scosso è conosciuta a livello infermieristico ma l’argomento richiede ancora una maggiore diffusione vista la scarsità degli articoli soprattutto nel nostro Paese. Nonostante questo, i programmi di formazione presenti sono efficaci nel ridurre l’incidenza della sindrome. Discussione: dai risultati si evince che gli infermieri sono considerati dalla letteratura come la figura professionale più adeguata a identificare precocemente le famiglie a rischio di abuso, a tenere programmi educativi alle famiglie e ad eseguire una corretta valutazione del bambino a seguito dello scuotimento già avvenuto. Per questo motivo l’infermiere deve essere responsabile della propria formazione e deve sostenere un livello di conoscenza aggiornato in modo da fornire le migliori informazioni a tutte quelle persone che si approcciano con il bambino. Conclusione: dalla fotografia ottenuta della situazione generale riguardo i lavori svolti da personale infermieristico si sottolinea che è necessario un ulteriore approfondimento sul piano della ricerca per favorire la crescita delle conoscenze da poter diffondere a tutta la popolazione.

sindrome del bambino scosso: una revisione narrativa della letteratura

FIORI, NICOLE
2021/2022

Abstract

Introduction: Shaken baby syndrome (or abusive head trauma) is a form of child maltreatment, particularly aimed at newborns and infants and is caused by repeated and violent shaking of the child by an adult. This results in neurological or fatal injuries such as coma or death. The triggering factor is the crying of the baby, very frequent in the first months of his life. The adult faced with a child who cries continuously can feel inadequate and frustrated and in an attempt to calm him down, often involuntarily, creates permanent damage. All of this can be prevented through sound information. Objective: the objective of the paper is to understand how much the shaken baby syndrome and its prevention programs are known and investigated from the nursing point of view. Materials and methods: a narrative review of the literature was carried out by drawing information from search engines such as PubMed and the Cochrane Library and articles belonging to the gray literature were also used. Results: the review showed that shaken baby syndrome is known at the nursing level but the topic still requires greater dissemination given the scarcity of articles especially in our country. Despite this, the training programs present are effective in reducing the incidence of the syndrome. Discussion: the results show that nurses are considered by the literature to be the most suitable professional figure for early identification of families at risk of abuse, for holding educational programs for families and for carrying out a correct evaluation of the child after the shaking has already taken place. For this reason the nurse must be responsible for his own training and must maintain an updated level of knowledge in order to provide the best information to all those people who approach the child. Conclusion: from the photograph obtained of the general situation regarding the jobs carried out by nursing staff, it is underlined that further research is needed to encourage the growth of knowledge that can be disseminated to the entire population.
2021
2023-04-21
Shaken baby syndrome: a narrative review of the literature
Introduzione: la sindrome del bambino scosso (o trauma cranico d’abuso) è una forma di maltrattamento su minori, rivolta in particolare a neonati e lattanti ed è provocata da uno scuotimento ripetuto e violento del bambino da parte di un adulto. Questo provoca come conseguenza delle lesioni neurologiche o fatali come il coma o la morte. Il fattore scatenante è il pianto del bambino, molto frequente nei primi mesi della sua vita. L’adulto di fronte ad un bambino che piange in maniera continuativa può sentirsi inadeguato e frustrato e nel tentativo di calmarlo, in maniera spesso involontaria, va a creare dei danni permanenti. Tutto questo può essere prevenuto attraverso una sana informazione. Obiettivo: l’obiettivo dell’elaborato è quello di capire quanto la sindrome del bambino scosso ed i suoi programmi di prevenzione siano conosciuti ed indagati dal punto di vista infermieristico. Materiali e metodi: è stata effettuata una revisione narrativa della letteratura andando ad attingere informazioni da motori di ricerca come PubMed e Cochrane Library e sono stati utilizzati anche articoli appartenenti alla letteratura grigia. Risultati: dalla revisione è emerso che la sindrome del bambino scosso è conosciuta a livello infermieristico ma l’argomento richiede ancora una maggiore diffusione vista la scarsità degli articoli soprattutto nel nostro Paese. Nonostante questo, i programmi di formazione presenti sono efficaci nel ridurre l’incidenza della sindrome. Discussione: dai risultati si evince che gli infermieri sono considerati dalla letteratura come la figura professionale più adeguata a identificare precocemente le famiglie a rischio di abuso, a tenere programmi educativi alle famiglie e ad eseguire una corretta valutazione del bambino a seguito dello scuotimento già avvenuto. Per questo motivo l’infermiere deve essere responsabile della propria formazione e deve sostenere un livello di conoscenza aggiornato in modo da fornire le migliori informazioni a tutte quelle persone che si approcciano con il bambino. Conclusione: dalla fotografia ottenuta della situazione generale riguardo i lavori svolti da personale infermieristico si sottolinea che è necessario un ulteriore approfondimento sul piano della ricerca per favorire la crescita delle conoscenze da poter diffondere a tutta la popolazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/12898