Introduzione e Obiettivi: I disturbi dello spettro autistico (dall’inglese Autism Spectrum Disorders, ASD) sono un insieme di disturbi del neurosviluppo caratterizzati da deficit persistente nella comunicazione sociale e nell’interazione sociale in molteplici contesti e pattern di comportamenti, interessi o attività ristretti, ripetitivi. L’autismo colpisce 1 bambino su 77 nella fascia d’età tra i 7 e i 9 anni ed è un disturbo che influenza notevolmente la vita della persona che ne è affetta e non di meno, della sua famiglia. Inoltre, non ha una cura definitiva, sia perché ancora non si è pienamente a conoscenza di tutti i fattori eziologici e dei meccanismi fisiopatologici che sono alla base dell’insorgenza di questa condizione, sia perché è un disturbo che si manifesta in molti modi diversi, più o meno gravi e per questo si parla di Spettro Autistico. Tutto questo fa capire che è essenziale costruire un adeguato piano terapeutico e ri-abilitativo, al fine di garantire la migliore qualità di vita possibile per la persona che ne è affetta. In base alla necessità di assistenza e al livello di autonomia, le persone affette da ASD sono seguite in diverse strutture sociosanitarie, in cui lavorano principalmente educatori, psicologi e psichiatri e, a volte, infermieri. L’elaborato si pone come obiettivo quello di analizzare le competenze infermieristiche per capire quale possa essere il suo contributo e di indagare in che misura è presente l’infermiere in questo specifico setting per comprendere se è necessario implementarne la presenza. Materiali e Metodi: il lavoro ha coinvolto 26 strutture socioriabilitative presenti nell’Osservatorio Nazionale Autismo. Queste sono state contattate via mail e telefonicamente per ottenere informazioni riguardo la presenza o meno dell’infermiere e definirne i ruoli e riguardo le modalità di assistenza della persona affetta da disturbo dello spettro autistico. Una struttura ha richiesto un colloquio in presenza. Sono stati riscontrate in totale 18 risposte. Unitamente è stata condotta una ricerca bibliografica sulle principali banche dati, previa formulazione del PICO e della stringa di ricerca. Risultati: è emerso che la figura infermieristica è scarsamente presente nelle strutture considerate. In alcuni casi è presente per fasce orarie durante la giornata, in altri è presente in continuo nelle 24 ore. Principalmente esegue attività di gestione della farmacoterapia. Discussione: riprendendo ciò che è enunciato nel Profilo Professionale dell’Infermiere e nel Codice Deontologico, l’infermiere è una professione sanitaria che ha le competenze per poter lavorare non solo in un contesto prettamente clinico, ma anche in un contesto a carattere sociale e abilitativo come quello che interessa il Disturbo dello Spettro Autistico. È necessario, quindi, implementare la sua presenza nelle strutture socioriabilitative, in quanto è in grado di fornire un prezioso contribuito durante il percorso assistenziale della persona affetta da ASD. I campi che sono stati analizzati in cui potrebbe agire sono: l’educazione, la comunicazione, la continuità assistenziale e il ruolo nel team multidisciplinare. Parole chiave: persona affetta da disturbo dello spettro autistico, strutture socioriabilitative, ruolo infermieristico, relazione infermiere-assistito.
Relazione infermiere - persona affetta da disturbo dello spettro autistico: indagine preliminare su possibili sviluppi di competenze tecniche e relazionali
MERCORELLI, LAURA
2021/2022
Abstract
Introduzione e Obiettivi: I disturbi dello spettro autistico (dall’inglese Autism Spectrum Disorders, ASD) sono un insieme di disturbi del neurosviluppo caratterizzati da deficit persistente nella comunicazione sociale e nell’interazione sociale in molteplici contesti e pattern di comportamenti, interessi o attività ristretti, ripetitivi. L’autismo colpisce 1 bambino su 77 nella fascia d’età tra i 7 e i 9 anni ed è un disturbo che influenza notevolmente la vita della persona che ne è affetta e non di meno, della sua famiglia. Inoltre, non ha una cura definitiva, sia perché ancora non si è pienamente a conoscenza di tutti i fattori eziologici e dei meccanismi fisiopatologici che sono alla base dell’insorgenza di questa condizione, sia perché è un disturbo che si manifesta in molti modi diversi, più o meno gravi e per questo si parla di Spettro Autistico. Tutto questo fa capire che è essenziale costruire un adeguato piano terapeutico e ri-abilitativo, al fine di garantire la migliore qualità di vita possibile per la persona che ne è affetta. In base alla necessità di assistenza e al livello di autonomia, le persone affette da ASD sono seguite in diverse strutture sociosanitarie, in cui lavorano principalmente educatori, psicologi e psichiatri e, a volte, infermieri. L’elaborato si pone come obiettivo quello di analizzare le competenze infermieristiche per capire quale possa essere il suo contributo e di indagare in che misura è presente l’infermiere in questo specifico setting per comprendere se è necessario implementarne la presenza. Materiali e Metodi: il lavoro ha coinvolto 26 strutture socioriabilitative presenti nell’Osservatorio Nazionale Autismo. Queste sono state contattate via mail e telefonicamente per ottenere informazioni riguardo la presenza o meno dell’infermiere e definirne i ruoli e riguardo le modalità di assistenza della persona affetta da disturbo dello spettro autistico. Una struttura ha richiesto un colloquio in presenza. Sono stati riscontrate in totale 18 risposte. Unitamente è stata condotta una ricerca bibliografica sulle principali banche dati, previa formulazione del PICO e della stringa di ricerca. Risultati: è emerso che la figura infermieristica è scarsamente presente nelle strutture considerate. In alcuni casi è presente per fasce orarie durante la giornata, in altri è presente in continuo nelle 24 ore. Principalmente esegue attività di gestione della farmacoterapia. Discussione: riprendendo ciò che è enunciato nel Profilo Professionale dell’Infermiere e nel Codice Deontologico, l’infermiere è una professione sanitaria che ha le competenze per poter lavorare non solo in un contesto prettamente clinico, ma anche in un contesto a carattere sociale e abilitativo come quello che interessa il Disturbo dello Spettro Autistico. È necessario, quindi, implementare la sua presenza nelle strutture socioriabilitative, in quanto è in grado di fornire un prezioso contribuito durante il percorso assistenziale della persona affetta da ASD. I campi che sono stati analizzati in cui potrebbe agire sono: l’educazione, la comunicazione, la continuità assistenziale e il ruolo nel team multidisciplinare. Parole chiave: persona affetta da disturbo dello spettro autistico, strutture socioriabilitative, ruolo infermieristico, relazione infermiere-assistito.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/12904