Processo di nursing applicato al paziente sottoposto ad ECMO come ponte per il trapianto del polmone. Revisione sistematica della letteratura

Introduction: for extracorporeal membrane oxygenation (ECMO) we refer to a technique of temporary extracorporeal circulation, which allows to support the circulatory and pulmonary functions in patients suffering from cardiac and respiratory insufficiency. Its use has increased significantly following the advent of the Sars-CoV-2 virus and has become commonly used in the clinical practice of the numerous centers that treat serious cardio-pulmonary dysfunctions. Lung transplant applications to treat end-stage diseases have increased, although the limited number of donors must always be considered, which is why ECMO has been used as a bridge for those patients waiting for a lung transplant. Objective: define which are the best nursing procedures to implement in patients suffering from acute respiratory distress syndrome (ARDS) and subjected to veno-venous extracorporeal membrane oxygenation as a bridge to lung transplantation. Materials and methods: a systematic review of the primary and secondary literature was performed by consulting the electronic databases MEDLINE with PubMed search engine, Cochrane Database of Systematic Review and Google Scholar database. In addition, the Guidelines of the Extracorporeal Life Support Organization (ELSO) for the management of extracorporeal life support, personal documents and reference lists were consulted. The research was conducted retroactively for ten years, from January 2013 to February 2023, limited to English and Italian. Results: 17 studies were examined, of which five are Narrative Reviews of the literature, two are Systematic Reviews of the literature, two are Systematic Reviews of the literature with related Meta-Analysis, six are Observational Studies and two Descriptive Studies. Discussion: to provide safe and high-quality care, the development of adequate skills and knowledge on the part of staff, as well as respect for the nurse-patient ratio of 1:1, appear to be of absolute importance. Critical patients are evaluated through the use of the ABCDE technique, to then integrate the secondary evaluation through the execution of the head-to-foot examination. One of the most delicate moments of nursing care is represented by the care and medication of the cannulas, as systemic anticoagulation exposes the patient to a high risk of bleeding and the latter can only be reduced through correct titration of the anticoagulant therapy. Finally, particular attention must also be paid to the entry of air into the bloodstream and to the pharmacokinetics of the main classes of drugs that are used for the management of patients undergoing venous ECMO. Conclusions: the use of V-V ECMO has significantly increased worldwide over the past decade. In fact, the Extracorporeal Life Support Organization (ELSO) registry has reported approximately 31,000 cases of venous ECMO use in adults over the past five years. The role of nurses has proved to be of fundamental importance in providing high quality care for these patients, even if the complications they may face remain relevant. Keywords: venovenous extracorporeal oxygenation, lung transplantation, nursing, intensive care, management.

Background: per extracorporeal membrane oxygenation (ECMO) ci si riferisce ad una tecnica di circolazione extracorporea temporanea, che permette di supportare le funzioni circolatorie e polmonari in pazienti affetti da insufficienza cardiaca e respiratoria. Il suo utilizzo è aumentato notevolmente in seguito all’avvento del virus Sars-CoV-2 ed è diventato di comune impiego nella pratica clinica dei numerosi centri che trattano gravi disfunzioni cardio-polmonari. Le domande di trapianto di polmone per trattare patologie relative allo stadio terminale sono aumentate, anche se bisogna sempre considerare il numero limitato di donatori, ragion per cui si è ricorsi all’utilizzo dell’ECMO come ponte per quei pazienti in attesa di trapianto di polmone. Obiettivo: definire quali sono le migliori procedure infermieristiche da attuare nei confronti dei pazienti affetti da sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) e sottoposti a veno-venous extracorporeal membrane oxygenation come ponte verso il trapianto di polmone. Materiali e metodi: è stata eseguita una revisione sistematica della letteratura primaria e secondaria attraverso la consultazione delle banche dati elettroniche MEDLINE con motore di ricerca PubMed, Cochrane Database of Systematic Re-view e Google Scholar database. Inoltre, sono state consultate le Linee Guida dell’Extracorporeal Life Support Organization (ELSO) per la gestione del supporto extracorporeo, documenti personali ed elenchi di referenze. La ricerca è stata condotta in modo retroattivo di dieci anni, da gennaio 2013 a febbraio 2023, limitandola alla lingua inglese ed italiana. Risultati: sono stati presi in esame 17 studi, di cui cinque sono Revisioni Narrative della letteratura, due sono Revisioni Sistematiche della letteratura, due sono Revisioni Sistematiche della letteratura con relativa Metanalisi, sei sono Studi Osservazionali e due Studi Descrittivi. Discussione: per fornire cure sicure e di alta qualità appaiono di assoluta importanza lo sviluppo di competenze e conoscenze adeguate da parte del personale, oltre che al rispetto del rapporto infermiere-pazienti di 1:1. I pazienti critici vengono valutati attraverso l’utilizzo della tecnica ABCDE, per poi integrare la valutazione secondaria attraverso l’esecuzione dell’esame testa-piedi. Uno dei momenti più delicati dell’assistenza infermieristica è rappresentato dalla cura e medicazione delle cannule, in quanto l’anticoagulazione sistemica espone il paziente ad un alto rischio di sanguinamento e, quest’ultimo, può essere ridotto solamente attraverso una corretta titolazione della terapia anticoagulante. Infine, particolare attenzione deve essere posta anche all’ingresso di aria nel torrente ematico e alla farmacocinetica delle principali classi di farmaci che vengono utilizzati per la gestione dei pazienti sottoposti ad ECMO venovenoso. Conclusione: negli ultimi dieci anni l’utilizzo dell’ECMO V-V è notevolmente aumentato in tutto il mondo. Difatti, il registro Extracorporeal Life Support Organization (ELSO), negli ultimi cinque anni, ha riportato circa 31000 casi di uso di ECMO venovenoso negli adulti. Il ruolo degli infermieri è risultato essere di fondamentale importanza nel fornire cure di alta qualità nei confronti di questi pazienti, anche se le complicanze a cui possono andare incontro rimangono comunque rilevanti. Parole chiave: venovenous extracorporeal oxygenation, lung transplantation, nursing, intensive care, management.