Introduzione L’Italia è uno dei pochi Paesi europei a non aver ancora promulgato leggi a favore dell’eutanasia o del suicidio assistito, al tal riguardo il percorso sembra essere ancora lungo ed incerto. Le nuove esigenze riferite dai pazienti sono, in ogni caso, un campanello d’allarme per i professionisti sanitari, specialmente per le figure più a stretto contatto con il paziente ovvero gli infermieri. Quest’ultimi si trovano in una condizione di bivalenza tra la necessità di far fronte alle esigenze dei propri pazienti e, al col tempo, l’obbligo di rispettare leggi che, talvolta, non rispecchiano i bisogni del cittadino. Obiettivo Analizzare l’opinione degli studenti del corso di Laurea in Infermieristica nella sede di Macerata dell’Università Politecnica delle Marche riguardo l’eutanasia e il suicidio assistito, individuare i fattori che incidono sulla concezione in materia ed individuare i soggetti disposti a mettere in atto le pratiche descritte. Materiali e metodi Lo studio osservazionale descrittivo è stato sviluppato attraverso l’utilizzo dell’Euthanasia Questionnaire, tale strumento di valutazione è stato somministrato a tutti gli studenti di Infermieristica del polo di Macerata dell’Università Politecnica delle Marche. È stato mantenuto l’anonimato delle risposte, mentre la raccolta dei dati è avvenuta tramite Google Moduli. Risultati La maggior parte (circa 70/80%) del campione è favorevole alle pratiche di eutanasia e suicidio assistito e di conseguenza anche alla loro promulgazione di leggi legalizzanti nel contesto italiano. Nonostante il timore di ripercussioni legali e valori personali e/o professionali hanno inficiato nelle considerazioni in materia, uno studente su due sarebbe disposto a praticare l’eutanasia e/o il suicidio assistito. Infine, essendo la legalizzazione di suddette pratiche ancora solamente un’ipotesi, alternative, come una maggiore attenzione alla qualità della vita e al controllo del dolore, sono considerate valide dal campione. Conclusioni I futuri infermieri avvertono la necessità di essere tutelati dallo Stato e dalla propria professione nel mettere in atto tutte quelle pratiche considerate adatte alla situazione del paziente, anche se queste implicano il porre fine alla vita del malato. Il tabù della morte è un argomento molto sensibile, non tutti riescono a essere al proprio agio nel trattarlo o nell’averci a che fare, nonostante questo è stato riscontrato un elevato interessa nel lavorare in ambiti sanitari a stretto contatto con la morte. I professionisti attendono un cambiamento del sistema tale da permettere loro di poter far fronte a tutti i possibili bisogni avvertiti dai pazienti. Parole chiave: eutanasia, suicidio assistito, studenti infermieri, atteggiamenti.

Il diritto ad una morte degna e libera: il punto di vista degli studenti del corso di laurea in infermieristica

COCCIARINI, SARA
2021/2022

Abstract

Introduzione L’Italia è uno dei pochi Paesi europei a non aver ancora promulgato leggi a favore dell’eutanasia o del suicidio assistito, al tal riguardo il percorso sembra essere ancora lungo ed incerto. Le nuove esigenze riferite dai pazienti sono, in ogni caso, un campanello d’allarme per i professionisti sanitari, specialmente per le figure più a stretto contatto con il paziente ovvero gli infermieri. Quest’ultimi si trovano in una condizione di bivalenza tra la necessità di far fronte alle esigenze dei propri pazienti e, al col tempo, l’obbligo di rispettare leggi che, talvolta, non rispecchiano i bisogni del cittadino. Obiettivo Analizzare l’opinione degli studenti del corso di Laurea in Infermieristica nella sede di Macerata dell’Università Politecnica delle Marche riguardo l’eutanasia e il suicidio assistito, individuare i fattori che incidono sulla concezione in materia ed individuare i soggetti disposti a mettere in atto le pratiche descritte. Materiali e metodi Lo studio osservazionale descrittivo è stato sviluppato attraverso l’utilizzo dell’Euthanasia Questionnaire, tale strumento di valutazione è stato somministrato a tutti gli studenti di Infermieristica del polo di Macerata dell’Università Politecnica delle Marche. È stato mantenuto l’anonimato delle risposte, mentre la raccolta dei dati è avvenuta tramite Google Moduli. Risultati La maggior parte (circa 70/80%) del campione è favorevole alle pratiche di eutanasia e suicidio assistito e di conseguenza anche alla loro promulgazione di leggi legalizzanti nel contesto italiano. Nonostante il timore di ripercussioni legali e valori personali e/o professionali hanno inficiato nelle considerazioni in materia, uno studente su due sarebbe disposto a praticare l’eutanasia e/o il suicidio assistito. Infine, essendo la legalizzazione di suddette pratiche ancora solamente un’ipotesi, alternative, come una maggiore attenzione alla qualità della vita e al controllo del dolore, sono considerate valide dal campione. Conclusioni I futuri infermieri avvertono la necessità di essere tutelati dallo Stato e dalla propria professione nel mettere in atto tutte quelle pratiche considerate adatte alla situazione del paziente, anche se queste implicano il porre fine alla vita del malato. Il tabù della morte è un argomento molto sensibile, non tutti riescono a essere al proprio agio nel trattarlo o nell’averci a che fare, nonostante questo è stato riscontrato un elevato interessa nel lavorare in ambiti sanitari a stretto contatto con la morte. I professionisti attendono un cambiamento del sistema tale da permettere loro di poter far fronte a tutti i possibili bisogni avvertiti dai pazienti. Parole chiave: eutanasia, suicidio assistito, studenti infermieri, atteggiamenti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/12924