Il lavoro di tesi che verrà esposto nelle seguenti pagine nasce dal tentativo di dimostrare che nel mondo industriale, in particolare nel settore calzaturiero, è possibile adottare un approccio sostenibile di fronte alla crescente emergenza ambientale. La Life Cycle Assessment è una metodologia che quantifica tutte le emissioni rilevanti e le risorse consumate da un prodotto o servizio, riuscendo a determinare i relativi impatti sull’ambiente e sulla salute dell’ecosistema. Questa metodologia si diffonde a partire dagli anni ’60 quando alcune aziende prendono coscienza del problema del consumo massiccio di risorse energetiche. Attualmente, l’analisi LCA è standardizzata secondo le norme di riferimento UNI EN ISO 14040:2006 e UNI EN ISO 14044:2006, che forniscono una procedura dettagliata ed oggettiva, tale da guidare unanimemente la valutazione degli impatti ambientali di prodotti o servizi. L’impatto ambientale si traduce come uno scambio con la biosfera in termini di input assorbiti e output generati, infatti, nello svolgimento di un’analisi LCA completa, che prevede distinte fasi, si è spesso supportati da strumenti informatici specifici: il software Simapro, grazie a banche dati e metodi di calcolo presenti al suo interno, è capace di supportare la modellazione di un prodotto o servizio, rendendo possibile un’accurata analisi LCA. La calzatura, e nello specifico la scarpa, è un capo d’abbigliamento prodotto principalmente per proteggere il piede e garantire una camminata in totale comodità e/o sicurezza e qualunque siano il modello, la forma e il materiale, è possibile distinguere dei componenti essenziali che rendono tale una scarpa. A fronte dell’emergenza ambientale, il settore calzaturiero sta attuando una progressiva riqualificazione delle produzioni, indirizzandosi verso soluzioni il più possibile sostenibili, sperimentando nuovi processi e nuovi materiali. Fino ad oggi, i sistemi economici hanno visto la supremazia del modello dell’economia lineare, che ha arrecato irreparabili danni all’ambiente. L’innovativa economia circolare si fonda su un processo, appunto circolare, in linea con il cosiddetto principio delle 3R: riduco, riutilizzo e riciclo. La questione della sostenibilità nel campo produttivo viene evidenziata dalla maggior sensibilità dei consumatori, che da qualche tempo stanno acquisendo una certa consapevolezza in merito, nel senso che prima di acquistare un certo prodotto, magari si interrogano sulla storia o su quanto abbia macchiato l’ambiente per realizzarsi. La sostenibilità, però, deve sposarsi anche con le condizioni di sicurezza, che rappresentano il requisito essenziale per la salvaguardia della salute delle persone e della dignità dei lavoratori. Nel caso studio, viene presentato l’innovativo processo dell’azienda Eso Recycling, che restituisce ai materiali esausti una seconda vita, deviandoli dal flusso delle discariche e degli inceneritori, due scenari verranno descritti a livello sia impiantistico sia ambientale, verso un processo virtuoso, che li recupera, ricicla e trasforma. Lo studio LCA di questa tesi prende in considerazione diversi materiali idonei al processo, ciascuno con determinate quantità fisica e composizione chimica, valutando gli impatti ambientali del loro trasporto verso il sito di stoccaggio dell’azienda. Di pari passo, viene quantificato l’impatto del processo di riciclo, in termini di consumo energetico e trasporto verso il sito di produzione della cosiddetta materia prima seconda, e infine, si opera una comparazione quantitativa con gli indesiderati scenari di smaltimento in discarica ed incenerimento. I risultati numerici sono ottenuti dall’esecuzione del software Simapro, che offre a disposizione il database Ecoinvent e il metodo di calcolo EF Method (adapted), passando per la definizione dei confini del sistema e di necessarie assunzioni.

Valutazione degli impatti ambientali di una filiera circolare per il recupero di calzature

MANCINI, LUCA
2021/2022

Abstract

Il lavoro di tesi che verrà esposto nelle seguenti pagine nasce dal tentativo di dimostrare che nel mondo industriale, in particolare nel settore calzaturiero, è possibile adottare un approccio sostenibile di fronte alla crescente emergenza ambientale. La Life Cycle Assessment è una metodologia che quantifica tutte le emissioni rilevanti e le risorse consumate da un prodotto o servizio, riuscendo a determinare i relativi impatti sull’ambiente e sulla salute dell’ecosistema. Questa metodologia si diffonde a partire dagli anni ’60 quando alcune aziende prendono coscienza del problema del consumo massiccio di risorse energetiche. Attualmente, l’analisi LCA è standardizzata secondo le norme di riferimento UNI EN ISO 14040:2006 e UNI EN ISO 14044:2006, che forniscono una procedura dettagliata ed oggettiva, tale da guidare unanimemente la valutazione degli impatti ambientali di prodotti o servizi. L’impatto ambientale si traduce come uno scambio con la biosfera in termini di input assorbiti e output generati, infatti, nello svolgimento di un’analisi LCA completa, che prevede distinte fasi, si è spesso supportati da strumenti informatici specifici: il software Simapro, grazie a banche dati e metodi di calcolo presenti al suo interno, è capace di supportare la modellazione di un prodotto o servizio, rendendo possibile un’accurata analisi LCA. La calzatura, e nello specifico la scarpa, è un capo d’abbigliamento prodotto principalmente per proteggere il piede e garantire una camminata in totale comodità e/o sicurezza e qualunque siano il modello, la forma e il materiale, è possibile distinguere dei componenti essenziali che rendono tale una scarpa. A fronte dell’emergenza ambientale, il settore calzaturiero sta attuando una progressiva riqualificazione delle produzioni, indirizzandosi verso soluzioni il più possibile sostenibili, sperimentando nuovi processi e nuovi materiali. Fino ad oggi, i sistemi economici hanno visto la supremazia del modello dell’economia lineare, che ha arrecato irreparabili danni all’ambiente. L’innovativa economia circolare si fonda su un processo, appunto circolare, in linea con il cosiddetto principio delle 3R: riduco, riutilizzo e riciclo. La questione della sostenibilità nel campo produttivo viene evidenziata dalla maggior sensibilità dei consumatori, che da qualche tempo stanno acquisendo una certa consapevolezza in merito, nel senso che prima di acquistare un certo prodotto, magari si interrogano sulla storia o su quanto abbia macchiato l’ambiente per realizzarsi. La sostenibilità, però, deve sposarsi anche con le condizioni di sicurezza, che rappresentano il requisito essenziale per la salvaguardia della salute delle persone e della dignità dei lavoratori. Nel caso studio, viene presentato l’innovativo processo dell’azienda Eso Recycling, che restituisce ai materiali esausti una seconda vita, deviandoli dal flusso delle discariche e degli inceneritori, due scenari verranno descritti a livello sia impiantistico sia ambientale, verso un processo virtuoso, che li recupera, ricicla e trasforma. Lo studio LCA di questa tesi prende in considerazione diversi materiali idonei al processo, ciascuno con determinate quantità fisica e composizione chimica, valutando gli impatti ambientali del loro trasporto verso il sito di stoccaggio dell’azienda. Di pari passo, viene quantificato l’impatto del processo di riciclo, in termini di consumo energetico e trasporto verso il sito di produzione della cosiddetta materia prima seconda, e infine, si opera una comparazione quantitativa con gli indesiderati scenari di smaltimento in discarica ed incenerimento. I risultati numerici sono ottenuti dall’esecuzione del software Simapro, che offre a disposizione il database Ecoinvent e il metodo di calcolo EF Method (adapted), passando per la definizione dei confini del sistema e di necessarie assunzioni.
2021
2023-05-29
Environmental impacts assessment of a circular supply chain for the recovery of footwear
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Descrizione: Tesi con frontespizio (senza firme) di Mancini Luca
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/13316