La Malattia di Parkinson è un disordine neurodegenerativo cronico progressivo, rappresenta il disordine del movimento più comune al mondo e la seconda patologia degenerativa del sistema nervoso centrale dopo la malattia di Alzheimer. La malattia è causata prevalentemente, ma non esclusivamente, dalla morte precoce dei neuroni dopaminergici nella pars compacta della substantia nigra. La conseguente carenza di dopamina nei gangli della base conduce ad un disordine del movimento caratterizzato da sintomi motori quali bradicinesia, rigidità muscolare, tremore a riposo e deterioramento della postura e del cammino. La terapia farmacologica è da sempre la prima scelta nel trattamento sintomatico della patologia, l’approccio neurochirurgico, rappresentato dalla stimolazione cerebrale profonda, rappresenta però un presidio fondamentale per la gestione della patologia avanzata, quando i farmaci non riescono più a controllare la sintomatologia in maniera soddisfacente e determinano la comparsa di effetti collaterali invalidanti. Gli obiettivi di questo studio sono analizzare gli effetti della Deep Brain Stimulation a lungo termine, sia in termini di outcome che di complicanze e fornire dati alla comunità scientifica su quale siano il paziente ed il timing ideali per porre l’indicazione all’intervento.
Analisi dell'outcome e delle complicanze nei pazienti con Morbo di Parkinson trattati con Deep Brain Stimulation
BELCECCHI, SOFIA
2022/2023
Abstract
La Malattia di Parkinson è un disordine neurodegenerativo cronico progressivo, rappresenta il disordine del movimento più comune al mondo e la seconda patologia degenerativa del sistema nervoso centrale dopo la malattia di Alzheimer. La malattia è causata prevalentemente, ma non esclusivamente, dalla morte precoce dei neuroni dopaminergici nella pars compacta della substantia nigra. La conseguente carenza di dopamina nei gangli della base conduce ad un disordine del movimento caratterizzato da sintomi motori quali bradicinesia, rigidità muscolare, tremore a riposo e deterioramento della postura e del cammino. La terapia farmacologica è da sempre la prima scelta nel trattamento sintomatico della patologia, l’approccio neurochirurgico, rappresentato dalla stimolazione cerebrale profonda, rappresenta però un presidio fondamentale per la gestione della patologia avanzata, quando i farmaci non riescono più a controllare la sintomatologia in maniera soddisfacente e determinano la comparsa di effetti collaterali invalidanti. Gli obiettivi di questo studio sono analizzare gli effetti della Deep Brain Stimulation a lungo termine, sia in termini di outcome che di complicanze e fornire dati alla comunità scientifica su quale siano il paziente ed il timing ideali per porre l’indicazione all’intervento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/13446