In questo elaborato andremo ad analizzare uno strumento in grado di offrire un supporto alla gestione della Supply Chain (SCM). Tale strumento è il Distribution Requirements Planning (DRP) che permette di pianificare la fase di distribuzione analogamente a come avviene con il Material Requirements Planning per la fase di produzione. Nel primo capitolo esamineremo le caratteristiche generali, gli obiettivi e le principali funzioni che il DRP svolge, valutando inoltre vantaggi e svantaggi che questo strumento offre. Successivamente analizzeremo i principi di funzionamento del Distribution Requirements Planning: la struttura ad albero organizzata a più livelli su cui si basa, la tabella DRP con i relativi elementi chiave, che mostra i risultati della pianificazione in termini di quantità e tempi di riordino e l’uso combinato di strategie Pull e Push. Descriveremo inoltre sedApta, un gruppo sviluppatosi negli ultimi anni, che attraverso l’uso di strumenti tecnologici permette l’ottimizzazione dei flussi della Supply Chain, supportando il DRP nella gestione della distribuzione. Visto il campo d’azione del DRP, che agisce direttamente sulla fase di distribuzione e poi sull’intera catena di approvvigionamento, il capitolo 3 è dedicato ad una descrizione generale della Supply Chain e ad un confronto tra vari i metodi utilizzabili per la sua gestione. DRP, a partire dai fabbisogni dei centri di distribuzione, dal dimensionamento dei lotti e dai rispettivi lead time, definisce la quantità di prodotto da inviare ad ogni centro e il momento di emissione ordine, al fine di soddisfare la domanda evitando ritardi; dato quindi il ruolo cruciale che esso svolge, è bene che possa funzionare al meglio, massimizzando le proprie performance e con esso il risultato aziendale. Per tale motivo andremo a definire: due requisiti necessari da rispettare (previsioni accurate e processi stabili), le problematiche ad essi connesse e le possibili soluzioni adottabili per fronteggiare questi problemi. L’efficienza della pianificazione migliora ulteriormente con un corretto dimensionamento, sia della scorta di sicurezza (necessarie per combattere le avversità), sia dei lotti di spedizione, che dimensioneremo secondo due tecniche. Infine, attraverso un esempio di un’efficiente gestione dell’inventario con distribuzione multilivello, andremo a esaminare un metodo euristico che può essere utilizzato in alternativa al tradizionale per semplificare i calcoli in caso di domanda probabilistica.
Analisi dello strumento DRP
MAROZZI, DOMENICO
2022/2023
Abstract
In questo elaborato andremo ad analizzare uno strumento in grado di offrire un supporto alla gestione della Supply Chain (SCM). Tale strumento è il Distribution Requirements Planning (DRP) che permette di pianificare la fase di distribuzione analogamente a come avviene con il Material Requirements Planning per la fase di produzione. Nel primo capitolo esamineremo le caratteristiche generali, gli obiettivi e le principali funzioni che il DRP svolge, valutando inoltre vantaggi e svantaggi che questo strumento offre. Successivamente analizzeremo i principi di funzionamento del Distribution Requirements Planning: la struttura ad albero organizzata a più livelli su cui si basa, la tabella DRP con i relativi elementi chiave, che mostra i risultati della pianificazione in termini di quantità e tempi di riordino e l’uso combinato di strategie Pull e Push. Descriveremo inoltre sedApta, un gruppo sviluppatosi negli ultimi anni, che attraverso l’uso di strumenti tecnologici permette l’ottimizzazione dei flussi della Supply Chain, supportando il DRP nella gestione della distribuzione. Visto il campo d’azione del DRP, che agisce direttamente sulla fase di distribuzione e poi sull’intera catena di approvvigionamento, il capitolo 3 è dedicato ad una descrizione generale della Supply Chain e ad un confronto tra vari i metodi utilizzabili per la sua gestione. DRP, a partire dai fabbisogni dei centri di distribuzione, dal dimensionamento dei lotti e dai rispettivi lead time, definisce la quantità di prodotto da inviare ad ogni centro e il momento di emissione ordine, al fine di soddisfare la domanda evitando ritardi; dato quindi il ruolo cruciale che esso svolge, è bene che possa funzionare al meglio, massimizzando le proprie performance e con esso il risultato aziendale. Per tale motivo andremo a definire: due requisiti necessari da rispettare (previsioni accurate e processi stabili), le problematiche ad essi connesse e le possibili soluzioni adottabili per fronteggiare questi problemi. L’efficienza della pianificazione migliora ulteriormente con un corretto dimensionamento, sia della scorta di sicurezza (necessarie per combattere le avversità), sia dei lotti di spedizione, che dimensioneremo secondo due tecniche. Infine, attraverso un esempio di un’efficiente gestione dell’inventario con distribuzione multilivello, andremo a esaminare un metodo euristico che può essere utilizzato in alternativa al tradizionale per semplificare i calcoli in caso di domanda probabilistica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/13906