Monitoraggio ed Identificazione degli Imenotteri Apoidei dell'Oasi WWF - Riserva di Ripa Bianca

Pollinators are animals, and especially insects, that are fundamental to the maintenance of biological diversity, as they are one of the building blocks in the provision of specific ecosystem services; they promote the reproduction of wild and cultivated plants, indirectly helping humans in the cultivation of many food species. Among the very large group of pollinators, the Apoidea (Hymenoptera, Apoidea) are the most important taxonomic group, due to their strictly plant-based diet of pollen and nectar, contributing to the reproduction of most Angiosperms. Italy has not a particularly large surface area, however it is a country that boasts a high level of biodiversity, both plant and animal, due to its geographical position in the heart of the Mediterranean, its consequent climatic diversity and its morphological and orographic complexity. However, little is still known about the numerous species of Apoidea that inhabit this peninsula (around a thousand). Therefore, we can assume that from a great territorial diversity, comes an equally great distributive variety of this species. Understanding how the diversity of pollinators can be structured and improved at a local level and, above all, in areas where there is still little data, is of vital importance for the maintenance and conservation of the environment. The present study is a qualitative investigation into the entomofauna of Hymenoptera Apoidea in a specific area of the Marche region of Italy: the WWF Oasis – Ripa Bianca Reserve and a contribution to the recognition and cataloguing of these important pollinators in the Marche area and, specifically, in the area of Jesi town. At the same time, a comparison will be made with a similar study carried out fifteen years ago, with the aim of highlighting the differences that have arisen over time. Finally, possible changes in the management of the flora in the Reserve will be proposed in order to improve the quality of the area, thus favouring the presence of wild Apoidea.

Gli impollinatori sono animali, per la maggior parte insetti, fondamentali per il mantenimento della diversità biologica, poiché sono uno degli elementi portanti nell’erogazione di specifici servizi ecosistemici; i benefici che derivano da essi sono infatti di vario tipo: promuovono la riproduzione di piante selvatiche e coltivate, aiutano indirettamente l’essere umano nella coltivazione di molte specie alimentari, sono infine specie particolarmente sensibili a determinati tipi di inquinanti e possono quindi essere utilizzate come indicatori dello stato di salute dell’ambiente. Tra il vasto gruppo di impollinatori, gli Apoidei (Hymenoptera, Apoidea) sono il gruppo tassonomico più importante, grazie alla loro dieta strettamente vegetale, a base di polline e nettare, contribuiscono alla riproduzione della maggior parte delle Angiosperme. L’Italia, nonostante la sua superficie non particolarmente estesa, è un paese che può vantare un alto livello di biodiversità, sia vegetale che animale, dovuto alla sua posizione geografica nel cuore del Mediterraneo, alla conseguente diversità climatica e alla sua complessità morfologica e orografica. Tuttavia si conosce ancora poco riguardo alle numerose specie di Apoidei che popolano questa penisola (circa un migliaio). È lecito quindi pensare che da una grande diversità territoriale, derivi una altrettanto grande varietà distributiva di questa specie. Comprendere come la diversità degli impollinatori può essere strutturata e migliorata a livello locale e, soprattutto, in aree in cui esistono ancora pochi dati, è di vitale importanza per il mantenimento e la conservazione dell’ambiente. Il presente studio è un’indagine di tipo qualitativo sull’entomofauna di Imenotteri Apoidei in un’area specifica delle Marche, l’Oasi WWF – Riserva di Ripa Bianca, e un contributo al riconoscimento e alla catalogazione di questi importanti impollinatori sul territorio marchigiano e in particolar modo quello jesino. Al tempo stesso verrà eseguito un confronto con uno studio analogo, effettuato quindici anni fa, con lo scopo di far emergere le differenze sorte nel corso del tempo. Infine, qualora si ritenessero necessarie, verranno proposte eventuali modifiche riguardo la gestione della flora nella Riserva, al fine di migliorare la qualità dell’area, favorendo quindi la presenza degli Apoidei selvatici.