Through the study of the ammonite and nannofossil faunas it was possible to date the section of Monte Cipollara (Cerreto d’Esi, Marche region, Italy), for a period between the middle Tithonian and the upper part of lower Barremian (between 145.4 and 124.8 My). In particular, the calcareous nannofossil Zones C. mexicana, N. steinmannii, R. angustiforata, L. bollii and M. hoschulzii have been recognised. Quantitative studies on nannoflores have shown, starting from the upper Valanginian, a 40% decrease in nannoconids and a 6% increase in Diazomatolithus lehmanii. At the same time, thanks to the study of the isotopic ratios of Carbon, an increase of 1.5‰ of the d13C curve was found. These variations can be attributed to one of the most significant paleo-climatological events of the Lower Cretaceous, called “Weissert Event”, whose effects on paleo-productivity and nannofossils fluxes extend up to the Hauterivian. Quantitative studies on nannoflora have also been performed in late Hauterivian-Barremian black shales. Only two anoxic clay interlayers (samples F1 and F2) have allowed to reconstruct the palaeo-ecological context of sedimentation as the others resulted devoid, or with a low content, of species with a certain paleo-ecological affinity and rich in those with an affinity still do not confirm. The studies conducted on the ammonites have made it possible to date quite precisely some intervals of the section confined to the bed and at its top. At 225 meters of the section, a level was identified, 25 cm thick, made up of laminated gray limestone, rich in small heteromorphic ammonites, of which Karsteniceras ternbergense is the most represented species, so much so that the level was identified as Karsteniceras level. It is described for the first time in Italy in the present work but has also been identified in other areas including Tunisia, Southern France, Spain, Austria, the Czech Republic. The one identified at Monte Cipollara is confined within the K. compressissima Zone, H. fallax sub-zone of the lower Barremian and depending on its areal extension, to be verified in other sections of the district, could assume the status of biostratigraphic horizon. It would have deposited under hypoxic conditions, which occurred due to the low recirculation of water column caused by a period of low continental run-off, which depleted the waters of nutrients. These conditions determined the proliferation of opportunistics species.

La sezione di Monte Cipollara (Cerreto d’Esi, Marche, Italia), descritta per la prima volta nel presente lavoro, è stata datata sulla base di ammoniti e nannofossili calcarei, ad un periodo compreso tra Titoniano medio e la parte superiore del Barremiano inferiore (tra 145,4 e 124,8 Ma). In particolare sono state riconosciute le Zone a nannofossili calcarei C. mexicana, N. steinmannii, R. angustiforata, L. bollii e M. hoschulzii. Gli studi condotti sulle ammoniti hanno permesso di datare in maniera piuttosto precisa alcuni intervalli della sezione confinati al letto e al tetto della stessa. Gli studi quantitativi sulle nannoflore hanno evidenziato, a partire dal Valanginiano superiore, una diminuzione del 40% dei nannoconidi ed un aumento del 6% della specie Diazomatolithus lehmanii. Contestualmente a queste variazioni, grazie allo studio degli isotopi stabili del Carbonio, è stato osservato un aumento di 1,5‰ d13C che permettono di riferire tali variazioni al cosiddetto Weissert Event, i cui effetti sulla paleo-produttività si prolungarono fino all’Hauteriviano. Studi quantitativi sulle nannoflore sono stati effettuati anche nei black shales tardo Hauteriviani-Barremiani. Di questi, soltanto due interstrati argillosi anossici (campioni F1 e F2) hanno permesso di ricostruire il contesto paleo-ecologico di sedimentazione in quanto gli altri sono risultati privi, o dal basso contenuto, di specie ad affinità paleo-ecologica certa e ricchi di quelle ad affinità ancora incerte. Al metro 225 della sezione è stato individuato un livello, dello spessore di 25 cm costituito da calcari laminati grigi, ricco di piccole ammoniti eteromorfe, di cui Karsteniceras ternbergense è la specie maggiormente rappresentata, tanto che il livello è stato individuato come Karsteniceras level. Esso è descritto per la prima volta in Italia nel presente lavoro ma è stato individuato anche in altre aree tra cui Tunisia, Francia del Sud, Spagna, Austria, Repubblica Ceca. Quello individuato a Monte Cipollara risulta confinato all’interno della Zona a K. compressissima Sub-Zona a H. fallax del Barremiano inferiore e dipendentemente dalla sua estensione areale, da verificare in altre sezioni del comprensorio, potrebbe assumere lo status di orizzonte biostratigrafico. Esso si sarebbe depositato in condizioni ipossiche, verificatesi a causa del basso ricircolo della colonna d’acqua determinato da un periodo di basso run-off continentale, il quale impoverì le acque di nutrienti. Queste condizioni determinarono la proliferazione di specie opportuniste.

STUDIO CRONOSTRATIGRAFICO e BIOSTRATIGRAFICO DELLA SEZIONE DI MONTE CIPOLLARA. CAMBIAMENTI AMBIENTALI DEL CRETACEO INFERIORE E SEGNALAZIONE DEL “KARSTENICERAS LEVEL”

CONTI, CHRISTIAN
2022/2023

Abstract

Through the study of the ammonite and nannofossil faunas it was possible to date the section of Monte Cipollara (Cerreto d’Esi, Marche region, Italy), for a period between the middle Tithonian and the upper part of lower Barremian (between 145.4 and 124.8 My). In particular, the calcareous nannofossil Zones C. mexicana, N. steinmannii, R. angustiforata, L. bollii and M. hoschulzii have been recognised. Quantitative studies on nannoflores have shown, starting from the upper Valanginian, a 40% decrease in nannoconids and a 6% increase in Diazomatolithus lehmanii. At the same time, thanks to the study of the isotopic ratios of Carbon, an increase of 1.5‰ of the d13C curve was found. These variations can be attributed to one of the most significant paleo-climatological events of the Lower Cretaceous, called “Weissert Event”, whose effects on paleo-productivity and nannofossils fluxes extend up to the Hauterivian. Quantitative studies on nannoflora have also been performed in late Hauterivian-Barremian black shales. Only two anoxic clay interlayers (samples F1 and F2) have allowed to reconstruct the palaeo-ecological context of sedimentation as the others resulted devoid, or with a low content, of species with a certain paleo-ecological affinity and rich in those with an affinity still do not confirm. The studies conducted on the ammonites have made it possible to date quite precisely some intervals of the section confined to the bed and at its top. At 225 meters of the section, a level was identified, 25 cm thick, made up of laminated gray limestone, rich in small heteromorphic ammonites, of which Karsteniceras ternbergense is the most represented species, so much so that the level was identified as Karsteniceras level. It is described for the first time in Italy in the present work but has also been identified in other areas including Tunisia, Southern France, Spain, Austria, the Czech Republic. The one identified at Monte Cipollara is confined within the K. compressissima Zone, H. fallax sub-zone of the lower Barremian and depending on its areal extension, to be verified in other sections of the district, could assume the status of biostratigraphic horizon. It would have deposited under hypoxic conditions, which occurred due to the low recirculation of water column caused by a period of low continental run-off, which depleted the waters of nutrients. These conditions determined the proliferation of opportunistics species.
2022
2023-10-16
CHRONOSTRATIGRAPHIC AND BIOSTRATIGRAPHIC STUDY OF MONTE CIPOLLARA OUTCROP. LOWER CRETACEOUS ENVIROMENTAL CHANGE AND REPORT OF “KARSTENICERAS LEVEL”
La sezione di Monte Cipollara (Cerreto d’Esi, Marche, Italia), descritta per la prima volta nel presente lavoro, è stata datata sulla base di ammoniti e nannofossili calcarei, ad un periodo compreso tra Titoniano medio e la parte superiore del Barremiano inferiore (tra 145,4 e 124,8 Ma). In particolare sono state riconosciute le Zone a nannofossili calcarei C. mexicana, N. steinmannii, R. angustiforata, L. bollii e M. hoschulzii. Gli studi condotti sulle ammoniti hanno permesso di datare in maniera piuttosto precisa alcuni intervalli della sezione confinati al letto e al tetto della stessa. Gli studi quantitativi sulle nannoflore hanno evidenziato, a partire dal Valanginiano superiore, una diminuzione del 40% dei nannoconidi ed un aumento del 6% della specie Diazomatolithus lehmanii. Contestualmente a queste variazioni, grazie allo studio degli isotopi stabili del Carbonio, è stato osservato un aumento di 1,5‰ d13C che permettono di riferire tali variazioni al cosiddetto Weissert Event, i cui effetti sulla paleo-produttività si prolungarono fino all’Hauteriviano. Studi quantitativi sulle nannoflore sono stati effettuati anche nei black shales tardo Hauteriviani-Barremiani. Di questi, soltanto due interstrati argillosi anossici (campioni F1 e F2) hanno permesso di ricostruire il contesto paleo-ecologico di sedimentazione in quanto gli altri sono risultati privi, o dal basso contenuto, di specie ad affinità paleo-ecologica certa e ricchi di quelle ad affinità ancora incerte. Al metro 225 della sezione è stato individuato un livello, dello spessore di 25 cm costituito da calcari laminati grigi, ricco di piccole ammoniti eteromorfe, di cui Karsteniceras ternbergense è la specie maggiormente rappresentata, tanto che il livello è stato individuato come Karsteniceras level. Esso è descritto per la prima volta in Italia nel presente lavoro ma è stato individuato anche in altre aree tra cui Tunisia, Francia del Sud, Spagna, Austria, Repubblica Ceca. Quello individuato a Monte Cipollara risulta confinato all’interno della Zona a K. compressissima Sub-Zona a H. fallax del Barremiano inferiore e dipendentemente dalla sua estensione areale, da verificare in altre sezioni del comprensorio, potrebbe assumere lo status di orizzonte biostratigrafico. Esso si sarebbe depositato in condizioni ipossiche, verificatesi a causa del basso ricircolo della colonna d’acqua determinato da un periodo di basso run-off continentale, il quale impoverì le acque di nutrienti. Queste condizioni determinarono la proliferazione di specie opportuniste.
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