Il presente lavoro di tesi affronta lo studio dell’area industriale storica dell’ex Conceria Ottolina e delle limitrofe Cartiere cinquecentesche del Comune di Esanatoglia, in provincia di Macerata. Il caso degli opifici in questione costituisce un esempio di impianto manifatturiero strettamente legato alle caratteristiche fisiche del territorio, così come tutta l’architettura manifatturiera regionale, costituita da cartiere, concerie, filande, fornaci ecc., sorta a cavallo tra Ottocento e Novecento, in prevalenza nelle vicinanze dei corsi d’acqua. Il fiume Esino, il cui corso ha origine nello stesso Comune, fece da elezione per la posizione di tali opifici, i quali ne sfruttavano le acque come forza motrice e come materia prima dei processi di lavorazione. Partendo dall’individuazione dei caratteri identitari di tale luogo e dall’approfondimento del processo storico di sviluppo e crescita economica che i manufatti architettonici hanno alle spalle, la tesi fornisce una delle molteplici e possibili letture del processo di riappropriazione dell'antico insediamento abbandonato. Nell’affrontare il progetto di recupero dell’area ex industriale storica si è proceduto attraverso una progressiva discesa di scala: per la rigenerazione urbana si è considerata tutta l’area ricadente nell’immediato intorno degli edifici, per il progetto di riuso ci si è focalizzati solo sulle volumetrie dell’ex Conceria, per il progetto architettonico si sono considerati alcuni di questi edifici esistenti e i nuovi volumi da realizzare nel sito, per il progetto degli interventi strutturali si è scelto di approfondire l’edificio dello spazio polifunzionale. Il progetto architettonico prevede nuove spazialità idonee ad accogliere diversi scenari di rifunzionalizzazione, con differenti combinazioni di destinazioni d’uso attuabili, senza forzare il progetto alle finalità della fruizione ad ogni costo. Il progetto degli interventi di adeguamento sulla struttura esistente in muratura predilige l’acciaio come materiale per la realizzazione di una struttura intelaiata interna ed ancorata alle strutture perimetrali in muratura. Lo studio della vulnerabilità statica e sismica viene condotto facendo riferimento alla situazione post-intervento e alla nuova destinazione d'uso. Il progetto assume un atteggiamento di massimo rispetto per l’architettura storica, per le dinamiche che li hanno coinvolti e le relazioni che ne sono determinate. Le proposte di innesto di elementi contemporanei nelle compagini antiche mettono in evidenza come, fra le ragioni della storia e quelle della contemporaneità, si possa trovare una convergenza. La riflessione sul rapporto tra la preesistenza e il nuovo, genera la consapevolezza che solo attraverso la conoscenza dei processi storici si può interpretare un organismo edilizio ed elaborare una circostanziata, motivata, proposta di intervento.
Riqualificazione dell'area industriale storica del complesso ex Conceria Ottolina e Cartiere di Esanatoglia (MC): dal recupero funzionale al riuso attraverso demolizione e ricostruzione
FORESTI, EMMA
2022/2023
Abstract
Il presente lavoro di tesi affronta lo studio dell’area industriale storica dell’ex Conceria Ottolina e delle limitrofe Cartiere cinquecentesche del Comune di Esanatoglia, in provincia di Macerata. Il caso degli opifici in questione costituisce un esempio di impianto manifatturiero strettamente legato alle caratteristiche fisiche del territorio, così come tutta l’architettura manifatturiera regionale, costituita da cartiere, concerie, filande, fornaci ecc., sorta a cavallo tra Ottocento e Novecento, in prevalenza nelle vicinanze dei corsi d’acqua. Il fiume Esino, il cui corso ha origine nello stesso Comune, fece da elezione per la posizione di tali opifici, i quali ne sfruttavano le acque come forza motrice e come materia prima dei processi di lavorazione. Partendo dall’individuazione dei caratteri identitari di tale luogo e dall’approfondimento del processo storico di sviluppo e crescita economica che i manufatti architettonici hanno alle spalle, la tesi fornisce una delle molteplici e possibili letture del processo di riappropriazione dell'antico insediamento abbandonato. Nell’affrontare il progetto di recupero dell’area ex industriale storica si è proceduto attraverso una progressiva discesa di scala: per la rigenerazione urbana si è considerata tutta l’area ricadente nell’immediato intorno degli edifici, per il progetto di riuso ci si è focalizzati solo sulle volumetrie dell’ex Conceria, per il progetto architettonico si sono considerati alcuni di questi edifici esistenti e i nuovi volumi da realizzare nel sito, per il progetto degli interventi strutturali si è scelto di approfondire l’edificio dello spazio polifunzionale. Il progetto architettonico prevede nuove spazialità idonee ad accogliere diversi scenari di rifunzionalizzazione, con differenti combinazioni di destinazioni d’uso attuabili, senza forzare il progetto alle finalità della fruizione ad ogni costo. Il progetto degli interventi di adeguamento sulla struttura esistente in muratura predilige l’acciaio come materiale per la realizzazione di una struttura intelaiata interna ed ancorata alle strutture perimetrali in muratura. Lo studio della vulnerabilità statica e sismica viene condotto facendo riferimento alla situazione post-intervento e alla nuova destinazione d'uso. Il progetto assume un atteggiamento di massimo rispetto per l’architettura storica, per le dinamiche che li hanno coinvolti e le relazioni che ne sono determinate. Le proposte di innesto di elementi contemporanei nelle compagini antiche mettono in evidenza come, fra le ragioni della storia e quelle della contemporaneità, si possa trovare una convergenza. La riflessione sul rapporto tra la preesistenza e il nuovo, genera la consapevolezza che solo attraverso la conoscenza dei processi storici si può interpretare un organismo edilizio ed elaborare una circostanziata, motivata, proposta di intervento.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Tesi di Laurea di Emma Foresti
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/15193