Strumentazione di misura “liquida”: applicazione allo studio di dispositivi piezoelettrici

La presente tesi di laurea è il risultato di un approfondito studio volto ad approfondire il comportamento di dispositivi piezoelettrici, sollecitati dalla pressione manuale, attraverso l’utilizzo della strumentazione liquida. In un primo momento si è andati a valutare la carica e la scarica del condensatore in un circuito, con un condensatore in serie al parallelo tra due resistenze uguali, per approfondire la conoscenza dello strumento: l’oscilloscopio del Moku. Il circuito è composto da elementi affetti da incertezza che contribuiscono a dare un contributo di incertezza tipo composta, alla costante di tempo. Si misura la carica e la scarica del condensatore partendo dalle leggi costitutive ricavate dalla risoluzione di un circuito RC ideale. Dopo aver approfondito le diverse funzioni dello strumento, si è andati a studiare il comportamento dei dispositivi piezoelettrici sollecitati dalla pressione manuale su di essi. Attraverso numerose prove si è voluto evidenziare come, nelle medesime condizioni in fase di misura, la forma d’onda di tensione presenti andamenti non perfettamente sovrapponibili gli uni con gli altri. In questa seconda parte si sono effettuate due analisi: una prima analisi sperimentale in cui, viene prelevata l’onda di tensione con l’oscilloscopio del Moku, picchiettando il dispositivo sulla parte superficiale; mentre nella seconda parte si è fatta un’analisi approfondita dei risultati attraverso il linguaggio di programmazione Matlab.