La sclerosi laterale amiotrofica, o SLA, è una malattia neurodegenerativa progressiva del motoneurone, che colpisce selettivamente sia i motoneuroni centrali sia quelli periferici. I primi riferimenti certi della malattia risalgono al 1824 da parte di Charles Bell, tuttavia la patologia fu battezzata SLA solo nel 1874. La SLA rimase per diversi decenni una malattia poco conosciuta finché, nel 1939, colpì il famoso giocatore di baseball Lou Gehrig, catturando l'attenzione pubblica. Il tasso annuale di incidenza nei paesi industrializzati viene stimato pari a 2 casi ogni 100000 abitanti, solo in Italia vivono 3600 pazienti affetti da questa patologia. Ad oggi rimangono ancora molti aspetti da chiarire sui fattori scatenanti, in particolare sono state distinte due forme principali: quella di origine genetica e quella sporadica. Sulla prima, che riguarda il 5-10% dei casi sono state fatte recenti scoperte di rilievo che aiuteranno lo sviluppo di trattamenti efficaci, sulla seconda si sono avanzate diverse ipotesi, ma ancora rimangono molte incertezze. In assenza di cure specifiche, il decorso della SLA va normalmente dai 3 ai 5 anni: durante questo periodo i pazienti vengono sottoposti a sessioni di fisioterapia periodiche che permettono ai medici specialisti di rilevare lo stato di avanzamento della malattia. I dati raccolti in questo modo, oltre a chiarire al paziente la sua condizione clinica, sono cruciali per la ricerca, in particolare per valutare l'efficacia dei trattamenti che vengono continuamente sperimentati. In questo senso sono state proposte diverse scale di valutazione che, attraverso l'esecuzione di esercizi specifici, permettono di "quantificare" al meglio la gravità della malattia. Purtroppo i protocolli formali definiti in queste scale da soli non sono sufficienti a garantire un'elevata oggettivizzazione del dati raccolti. Infatti, molti degli esercizi previsti sono valutati direttamente dal clinico senza l'ausilio di alcuno strumento. Inevitabilmente la raccolta di questi parametri rimane ancora affetta da errori individuali e difficilmente ripetibile, rendendo difficoltoso il confronto tra pazienti seguiti da strutture diverse. Oggetto della presente tesi è l'approfondimento di una di queste scale valutative: il Profilo Robertson. In particolare di quest'ultimo vengono considerati gli esercizi vocali che rimangono tra i più complessi da misurare quantitativamente e per i quali sono presentate tre soluzioni software. L'obiettivo di questi sistemi è supportare il clinico durate la valutazione, permettendo la raccolta di misure quantitative e ripetibili. La tesi si struttura in 5 capitoli: nel primo viene trattata in modo più dettagliato la malattia e viene presentato il Profilo Robertson. Nel successivo vengono formalizzati alcuni esercizi della scala in modo da rintracciare in letteratura tecniche ed approcci utili alla loro valutazione oggettiva. Nel terzo capitolo sono presentate due soluzioni originali per affrontare una particolare tipologia di esercizio e nel capitolo seguente sono mostrati e discussi i risultati raggiunti. Infine, nell'ultimo capitolo, vengono tratte le conclusioni sull'efficacia e l'applicabilità dei metodi affrontati.
Metodi automatici a supporto della stima dell'intelligibilità nell'ambito della riabilitazione vocale dei pazienti affetti da malattie neurologiche
SCOPPOLINI MASSINI, LORENZO
2020/2021
Abstract
La sclerosi laterale amiotrofica, o SLA, è una malattia neurodegenerativa progressiva del motoneurone, che colpisce selettivamente sia i motoneuroni centrali sia quelli periferici. I primi riferimenti certi della malattia risalgono al 1824 da parte di Charles Bell, tuttavia la patologia fu battezzata SLA solo nel 1874. La SLA rimase per diversi decenni una malattia poco conosciuta finché, nel 1939, colpì il famoso giocatore di baseball Lou Gehrig, catturando l'attenzione pubblica. Il tasso annuale di incidenza nei paesi industrializzati viene stimato pari a 2 casi ogni 100000 abitanti, solo in Italia vivono 3600 pazienti affetti da questa patologia. Ad oggi rimangono ancora molti aspetti da chiarire sui fattori scatenanti, in particolare sono state distinte due forme principali: quella di origine genetica e quella sporadica. Sulla prima, che riguarda il 5-10% dei casi sono state fatte recenti scoperte di rilievo che aiuteranno lo sviluppo di trattamenti efficaci, sulla seconda si sono avanzate diverse ipotesi, ma ancora rimangono molte incertezze. In assenza di cure specifiche, il decorso della SLA va normalmente dai 3 ai 5 anni: durante questo periodo i pazienti vengono sottoposti a sessioni di fisioterapia periodiche che permettono ai medici specialisti di rilevare lo stato di avanzamento della malattia. I dati raccolti in questo modo, oltre a chiarire al paziente la sua condizione clinica, sono cruciali per la ricerca, in particolare per valutare l'efficacia dei trattamenti che vengono continuamente sperimentati. In questo senso sono state proposte diverse scale di valutazione che, attraverso l'esecuzione di esercizi specifici, permettono di "quantificare" al meglio la gravità della malattia. Purtroppo i protocolli formali definiti in queste scale da soli non sono sufficienti a garantire un'elevata oggettivizzazione del dati raccolti. Infatti, molti degli esercizi previsti sono valutati direttamente dal clinico senza l'ausilio di alcuno strumento. Inevitabilmente la raccolta di questi parametri rimane ancora affetta da errori individuali e difficilmente ripetibile, rendendo difficoltoso il confronto tra pazienti seguiti da strutture diverse. Oggetto della presente tesi è l'approfondimento di una di queste scale valutative: il Profilo Robertson. In particolare di quest'ultimo vengono considerati gli esercizi vocali che rimangono tra i più complessi da misurare quantitativamente e per i quali sono presentate tre soluzioni software. L'obiettivo di questi sistemi è supportare il clinico durate la valutazione, permettendo la raccolta di misure quantitative e ripetibili. La tesi si struttura in 5 capitoli: nel primo viene trattata in modo più dettagliato la malattia e viene presentato il Profilo Robertson. Nel successivo vengono formalizzati alcuni esercizi della scala in modo da rintracciare in letteratura tecniche ed approcci utili alla loro valutazione oggettiva. Nel terzo capitolo sono presentate due soluzioni originali per affrontare una particolare tipologia di esercizio e nel capitolo seguente sono mostrati e discussi i risultati raggiunti. Infine, nell'ultimo capitolo, vengono tratte le conclusioni sull'efficacia e l'applicabilità dei metodi affrontati.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi Magistrale.pdf
Open Access dal 17/07/2023
Dimensione
1.96 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.96 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.12075/1563