ABSTRACT Introduzione: Il dolore pediatrico è un problema importante che deve essere adeguatamente trattato per non avere ripercussioni gravi su diversi aspetti della vita del bambino. Il bambino ospedalizzato viene sottoposto quotidianamente a procedure dolorose e stressanti, e cattive esperienze ospedaliere in tenera età possono determinare una fobia delle procedure mediche e degli ospedali in età adulta. Un’adeguata valutazione del dolore è il punto di partenza per poter mettere in atto un adeguato piano di gestione e trattamento del dolore. Obiettivo: L’obiettivo di questa revisione è quello di ricercare le migliori evidenze scientifiche sulle tecniche non farmacologiche per ridurre il dolore e lo stress nel bambino ospedalizzato e per migliorarne la qualità di vita. Materiali e metodi: La metodologia impiegata per produrre la ricerca prevede la consultazione di linee guida dell’OMS relative al dolore pediatrico e vari articoli pubblicati nelle banche dati Medline tramite il suo motore di ricerca PubMed e l’editore Elsevier Science Direct. Il limite temporale prende in considerazione gli articoli dal 2000 ad oggi. Risultati: Attraverso la revisione della letteratura possiamo affermare che esistono diversi studi sul trattamento non farmacologico del dolore, e possiamo dividere le tecniche a seconda dell’età del bambino; nei neonati abbiamo la kangaroo care, i succhi non nutritivi e vari dolcificanti, e il posizionamento ad amaca, mentre nei bambini le tecniche di distrazione, la pet therapy, la clown terapia, i robot sociali, la mototerapia e la supehero therapy. Conclusioni: Alla luce di quanto emerso dall’elaborato si può affermare che l’infermiere dovrà implementare l’uso delle tecniche non farmacologiche a quelle farmacologiche per la gestione di stress e dolore nei bambini, in quanto molto efficaci, con costi ridotti o assenti e facili da applicare in ogni contesto assistenziale; inoltre spesso potrebbero essere sufficienti tecniche di distrazione o la creazione di un ambiente tranquillo e giocoso per favorire il benessere del bambino che di conseguenza determinerà una riduzione del dolore senza la necessità di utilizzare tecniche farmacologiche. Questo lavoro di ricerca sulle tecniche non farmacologiche per gestire la sofferenza del bambino, è volto a sottolinearne l’importanza nella loro applicazione per arrivare ad ottenere un “ospedale senza dolore” dove l’attenzione sia focalizzata sul trattamento delle patologie dei neonati e dei bambini cercando di prevenire le sofferenze. Parole chiave: nursing; pain children; newborn; not pharmacological treatment; kangaroo mother care; hammock; pet therapy; glucose; buzzy; shotBlockery; clown therapy; distraction.
Ospedale senza dolore: la rivoluzione nella riduzione dello stress e della sofferenza del bambino
MATELLICANI, BARBARA
2022/2023
Abstract
ABSTRACT Introduzione: Il dolore pediatrico è un problema importante che deve essere adeguatamente trattato per non avere ripercussioni gravi su diversi aspetti della vita del bambino. Il bambino ospedalizzato viene sottoposto quotidianamente a procedure dolorose e stressanti, e cattive esperienze ospedaliere in tenera età possono determinare una fobia delle procedure mediche e degli ospedali in età adulta. Un’adeguata valutazione del dolore è il punto di partenza per poter mettere in atto un adeguato piano di gestione e trattamento del dolore. Obiettivo: L’obiettivo di questa revisione è quello di ricercare le migliori evidenze scientifiche sulle tecniche non farmacologiche per ridurre il dolore e lo stress nel bambino ospedalizzato e per migliorarne la qualità di vita. Materiali e metodi: La metodologia impiegata per produrre la ricerca prevede la consultazione di linee guida dell’OMS relative al dolore pediatrico e vari articoli pubblicati nelle banche dati Medline tramite il suo motore di ricerca PubMed e l’editore Elsevier Science Direct. Il limite temporale prende in considerazione gli articoli dal 2000 ad oggi. Risultati: Attraverso la revisione della letteratura possiamo affermare che esistono diversi studi sul trattamento non farmacologico del dolore, e possiamo dividere le tecniche a seconda dell’età del bambino; nei neonati abbiamo la kangaroo care, i succhi non nutritivi e vari dolcificanti, e il posizionamento ad amaca, mentre nei bambini le tecniche di distrazione, la pet therapy, la clown terapia, i robot sociali, la mototerapia e la supehero therapy. Conclusioni: Alla luce di quanto emerso dall’elaborato si può affermare che l’infermiere dovrà implementare l’uso delle tecniche non farmacologiche a quelle farmacologiche per la gestione di stress e dolore nei bambini, in quanto molto efficaci, con costi ridotti o assenti e facili da applicare in ogni contesto assistenziale; inoltre spesso potrebbero essere sufficienti tecniche di distrazione o la creazione di un ambiente tranquillo e giocoso per favorire il benessere del bambino che di conseguenza determinerà una riduzione del dolore senza la necessità di utilizzare tecniche farmacologiche. Questo lavoro di ricerca sulle tecniche non farmacologiche per gestire la sofferenza del bambino, è volto a sottolinearne l’importanza nella loro applicazione per arrivare ad ottenere un “ospedale senza dolore” dove l’attenzione sia focalizzata sul trattamento delle patologie dei neonati e dei bambini cercando di prevenire le sofferenze. Parole chiave: nursing; pain children; newborn; not pharmacological treatment; kangaroo mother care; hammock; pet therapy; glucose; buzzy; shotBlockery; clown therapy; distraction.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/15759