Il team extraospedaliero nella gestione avanzata delle vie aeree. Una revisione della letteratura sulle best-practice

Introduzione: L’insufficienza respiratoria rappresenta una delle condizioni presente in numerose situazioni di emergenza, cui conseguono gravi alterazioni della ventilazione e dell’ossigenazione. Obiettivo prioritario dei servizi di emergenza sanitaria in queste circostanze consiste nell’assicurare precocemente la pervietà delle vie aeree attraverso tecniche avanzate, al fine di ridurre la mortalità e la morbilità correlate all’evento emergenza. Obiettivo: L'obiettivo della revisione è valutare i vantaggi e complicanze della gestione avanzata delle vie aeree, in ambiente extraospedaliero, con dispositivo extra-glottico (SGA) ed intubazione endotracheale (ETI) ponendo il focus sul ruolo dell’infermiere in questo setting. Materiali e Metodi: Questa revisione narrativa della letteratura esistente viene svolta attraverso l’elaborazione del quesito di ricerca utilizzando il metodo PICO e l’analisi di articoli ricavati da banche dati ed utilizzando filtri di ricerca e parole chiave. Risultati: Dall’analisi comparativa condotta tra ETI e SAD, possiamo osservare come i dispositivi extraglottici stiano occupando un ruolo sempre maggiore nelle linee guida internazionali, grazie ai vantaggi che offrono in termini di: praticità di utilizzo in ambienti difficili, semplicità di inserimento all’interno delle vie aeree e facilità di apprendimento della tecnica. Tutto questo rafforzato da dati ricavati dalla letteratura esistente dove, oltre ai vantaggi tecnici di questi presidi, si affiancano migliori risultati in termini di outcome neurologici e/o cardiovascolari rispetto all’ETI. Conclusione: I SAD stanno occupando un ruolo sempre maggiore nella pratica clinica anche grazie alle loro caratteristiche che li rendono versatili in un ambiente difficile come quello extraospedaliero. Servizi EMS internazionali sembrano avere già adottato questi dispositivi nei loro protocolli dimostrandone l’efficacia. In Italia, gli infermieri ancora non ricevono il giusto riconoscimento professionale per un utilizzo libero e standardizzato dei SAD.