Introduzione: In Italia negli ultimi anni si sta assistendo ad un costante cambiamento demografico, sanitario e sociale; l'età della popolazione sta aumentando e con essa la frequenza di persone affette da una o più malattie croniche quali scompenso cardiaco, ipertensione e diabete. L’introduzione della figura dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFeC) nel Servizio Sanitario Nazionale italiano, è in grado di rappresentare un approccio assistenziale mirato per favorire la presa in carico della persona con patologie croniche. Alla luce di queste nuove necessità, la valorizzazione della comunicazione in sanità e la sistematizzazione delle tecniche di produzione, gestione e trasmissione delle informazioni sono una esigenza ineludibile per avere uno sviluppo scientifico migliore ed una gestione rispondente alle aspettative delle persone. Obiettivo: Migliorare la presa in carico degli assistiti da parte dell'IFeC mediante l'utilizzo di piani assistenziali semi-standardizzati, descrivere uno strumento informatizzato che garantisca una corretta ed accurata registrazione della pianificazione, interventi, valutazione, oltre che la trasmissibilità dei dati in modo oggettivo. Materiali e metodi: In una prima fase è stato scelto un approccio di indagine mediante la consultazione di articoli rinvenuti online sulla piattaforma PubMed, al fine di recuperare ed approfondire le fonti normative ed i fondamenti teorico-pratici del ruolo dell'IFeC. La seconda fase è stata incentrata sull'intervista diretta del professionista IFeC che opera nel quartiere Ponterosso di Ancona, eseguita con lo scopo di raccogliere più informazioni possibili. Successivamente nella terza fase sono state identificati i criteri per la selezione delle diagnosi da inserire nei piani di assistenza. Infine si è passati alla realizzazione della vera e propria scheda informatizzata, sulla base di un foglio di lavoro del software Microsoft Excel. Risultati: Dalla ricerca bibliografica sono stati estrapolati una serie di articoli che hanno permesso di inquadrare meglio le caratteristiche utili per lo sviluppo della scheda informatizzata, i dati sono stati successivamente uniti con l'esperienza clinica documentata dall'IFeC di Ancona, sono state selezionate le diagnosi infermieristiche che compongono i 5 piani di assistenza semi-standardizzati, infine il tutto è stato implementato in una cartella informatizzata, testata direttamente all'interno dall'ambulatorio di Famiglia e di Comunità situato nel quartiere Ponterosso nell'AST di Ancona. Discussione e conclusioni: Dopo un periodo di utilizzo di 7 mesi, è emerso che la suddetta scheda informatizzata ottimizza la presa in carico dell'assistito sotto molti aspetti: migliorando le comunicazioni tra le figure professionali delle cure primarie, ponendo il focus su specifiche patologie, favorendo la possibilità di monitoraggio nel tempo degli indicatori NOC individuati. L'utilizzo del software, ha dunque portato ad una serie di riscontri positivi in tutto il periodo di applicazione sia dal punto di vista del professionista, che dal lato utente, ne consegue che l'implementazione di questa metodologia di lavoro, in maniera più omogenea e consistente rappresenta un'innovazione chiave per l'assistenza territoriale. Keywords: "chronic patient", "primary care nursing", "public health", "nurse".
L' Infermiere di Famiglia e di Comunità: strumento sperimentale informatizzato di presa in carico della persona attraverso piani assistenziali semi-standardizzati nell' Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona
RUSSO, CRISTIANO
2022/2023
Abstract
Introduzione: In Italia negli ultimi anni si sta assistendo ad un costante cambiamento demografico, sanitario e sociale; l'età della popolazione sta aumentando e con essa la frequenza di persone affette da una o più malattie croniche quali scompenso cardiaco, ipertensione e diabete. L’introduzione della figura dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFeC) nel Servizio Sanitario Nazionale italiano, è in grado di rappresentare un approccio assistenziale mirato per favorire la presa in carico della persona con patologie croniche. Alla luce di queste nuove necessità, la valorizzazione della comunicazione in sanità e la sistematizzazione delle tecniche di produzione, gestione e trasmissione delle informazioni sono una esigenza ineludibile per avere uno sviluppo scientifico migliore ed una gestione rispondente alle aspettative delle persone. Obiettivo: Migliorare la presa in carico degli assistiti da parte dell'IFeC mediante l'utilizzo di piani assistenziali semi-standardizzati, descrivere uno strumento informatizzato che garantisca una corretta ed accurata registrazione della pianificazione, interventi, valutazione, oltre che la trasmissibilità dei dati in modo oggettivo. Materiali e metodi: In una prima fase è stato scelto un approccio di indagine mediante la consultazione di articoli rinvenuti online sulla piattaforma PubMed, al fine di recuperare ed approfondire le fonti normative ed i fondamenti teorico-pratici del ruolo dell'IFeC. La seconda fase è stata incentrata sull'intervista diretta del professionista IFeC che opera nel quartiere Ponterosso di Ancona, eseguita con lo scopo di raccogliere più informazioni possibili. Successivamente nella terza fase sono state identificati i criteri per la selezione delle diagnosi da inserire nei piani di assistenza. Infine si è passati alla realizzazione della vera e propria scheda informatizzata, sulla base di un foglio di lavoro del software Microsoft Excel. Risultati: Dalla ricerca bibliografica sono stati estrapolati una serie di articoli che hanno permesso di inquadrare meglio le caratteristiche utili per lo sviluppo della scheda informatizzata, i dati sono stati successivamente uniti con l'esperienza clinica documentata dall'IFeC di Ancona, sono state selezionate le diagnosi infermieristiche che compongono i 5 piani di assistenza semi-standardizzati, infine il tutto è stato implementato in una cartella informatizzata, testata direttamente all'interno dall'ambulatorio di Famiglia e di Comunità situato nel quartiere Ponterosso nell'AST di Ancona. Discussione e conclusioni: Dopo un periodo di utilizzo di 7 mesi, è emerso che la suddetta scheda informatizzata ottimizza la presa in carico dell'assistito sotto molti aspetti: migliorando le comunicazioni tra le figure professionali delle cure primarie, ponendo il focus su specifiche patologie, favorendo la possibilità di monitoraggio nel tempo degli indicatori NOC individuati. L'utilizzo del software, ha dunque portato ad una serie di riscontri positivi in tutto il periodo di applicazione sia dal punto di vista del professionista, che dal lato utente, ne consegue che l'implementazione di questa metodologia di lavoro, in maniera più omogenea e consistente rappresenta un'innovazione chiave per l'assistenza territoriale. Keywords: "chronic patient", "primary care nursing", "public health", "nurse".File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/15839