INDAGINE CONOSCITIVA SULLE COMPETENZE INFERMIERISTICHE AVANZATE TRA GLI INFERMIERI DEL SET 118 NEL TERRITORIO DELL’AST 5

INTRODUCTION: the topic of skills and in particular that of advanced skills has long been at the center of heated discussions within the nursing profession. However, the evolution of the nursing profession has led to the birth of an autonomous professional nurse also in the territorial emergency setting with advanced and cutting-edge skills thanks to basic and continuous training. OBJECTIVE: the study in question aims to investigate the advanced knowledge of the nursing staff of the pre-hospital emergency services and investigate the level of knowledge in the use of advanced devices-tools present within the emergency vehicles, creating a tool of advanced skills mapping regarding the appropriateness and safety of care introduced by Law 24/2017 (Gelli Law). MATERIALS AND METHODS: the study design is multicenter descriptive observational. The sample taken into account is made up of 45 nurses working in the 118 territorial emergency sector of Ascoli Piceno and San Benedetto del Tronto. The data collection tool is represented by a questionnaire constructed ad hoc and administered using CAWI methods. The collected data were subjected to statistical processing through univariate analysis of absolute and percentage frequencies. RESULTS AND ANALYSIS: from the results, 100% of nurses state that it is very important to standardize and standardize behaviors and therefore follow guidelines, protocols and procedures within the territorial emergency sector, but at the same time 71.1% report the presence of a limited number of protocols validated at regional level. Furthermore, analyzing the response to best practices in relation to the use of advanced tools, 28.9% do not feel autonomous in the management of supraglottic devices such as LMA, 33.3% do not feel autonomous in the management of an intraosseous access. 62.3% do not feel confident using the Shiller defibrillator compared to the traditional Lifepak defibrillator. DISCUSSIONS: nurses have important experience in various healthcare settings, but also in Setting 118; probably the almost absence of nursing protocols and the basic knowledge of the advanced tools present inside the ambulance leads to the suppression of advanced skills and not to applying them in their entirety. CONCLUSIONS: it emerged that the nurse in out-of-hospital emergency care is subjected to a high source of stress related to physical effort, difficulty, the severity of the choices required and the evaluation of the concomitant reality of high risk for the patient. We therefore highlight the need to carry out a review of the protocols by increasing the number of them present within the 118 service and the need to periodically carry out advanced courses to increase the level of performance and renew and expand the basic knowledge of the individual professional.

INTRODUZIONE: il tema delle competenze ed in particolar modo quello delle competenze avanzate è da tempo al centro di accesi confronti all’interno della professione infermieristica. Tuttavia, l’evoluzione della professione infermieristica ha portato alla nascita di un infermiere professionista autonomo anche nel setting dell’emergenza territoriale con capacità avanzate e all’avanguardia grazie alla formazione base e continua. OBIETTIVO: lo studio in oggetto si pone l’obiettivo di indagare le conoscenze avanzate del personale infermieristico dei servizi di emergenza preospedaliera e indagare il livello di conoscenza nell’utilizzo di presidi-strumenti avanzati presenti all’interno dei mezzi di soccorso, creando uno strumento di mappatura delle competenze avanzate riguardante l’appropriatezza e sicurezza delle cure introdotta dalla L. 24/2017 (Legge Gelli). MATERIALI E METODI: il disegno di studio è di tipo osservazionale descrittivo multicentrico. Il campione preso in oggetto è costituito da 45 infermieri operanti nel settore dell’emergenza territoriale 118 di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. Lo strumento di raccolta dati è rappresentato da un questionario costruito ad hoc e somministrato con modalità CAWI. I dati raccolti sono stati sottoposti ad elaborazione statistica attraverso l’analisi univariata delle frequenze assolute e percentuali. RISULTATI E ANALISI: dai risultati il 100% degli infermieri afferma che è molto importante standardizzare e uniformare i comportamenti e quindi seguire linee guida, protocolli e procedure all’interno del settore dell’emergenza territoriale, ma parallelamente il 71,1% riferisce la presenza di un numero limitato di protocolli validati a livello regionale. Inoltre, analizzando la risposta alle best practice in relazione all’utilizzo di strumenti avanzati, il 28,9 % non si sente autonomo nella gestione di presidi sopraglottici come LMA, il 33,3 % non si sente autonomo nella gestione di un accesso intraosseo. Il 62,3 % non si sente sicuro di utilizzare il defibrillatore Shiller rispetto al defibrillatore tradizionale Lifepak. DISCUSSIONI: gli infermieri hanno un’esperienza importante nei vari setting assistenziali, ma anche nel Setting 118; probabilmente la quasi assenza di protocolli infermieristici e la conoscenza basilare degli strumenti avanzati presenti all’interno dell’ambulanza, porta a sopprimere le competenze avanzate e non ad applicarle nella loro totalità. CONCLUSIONI: è emerso che l’infermiere nel soccorso extraospedaliero è sottoposto a un’alta fonte di stress correlato a sforzo fisico, alla difficoltà, alla gravità delle scelte richieste e alla valutazione della realtà concomitante a elevato rischio per il paziente. Si evidenzia pertanto la necessità di effettuare una revisione dei protocolli aumentando il numero degli stessi presenti all’interno del servizio 118 e la necessità di effettuare periodicamente dei corsi advanced per aumentare il livello di performance e rinnovare ed ampliare le conoscenze di base del singolo professionista.