L'ecografia infermieristica come supporto tecnico-valutativo assistenziale

INTRODUCTION: Nursing ultrasound is a new method used to improve the quality of care and as a technical-evaluation support. The use in nursing is purely of support in the various procedures and evaluations such as finding difficult venous accesses, bladder evaluation and real-time catheterization, evaluation of device placement, such as nose-gastric tube and bladder catheter; the importance is also highlighted in existing protocols such as FAST/e-FAST. MATERIALS AND METHODS: "Could the programming of a nursing ultrasound laboratory improve the expectations of learning, performing skills in clinical practice and easier post-graduate employment, students enrolled in the third year of the course, in the care settings in which they carry out the clinical internship?". The study included 577 nurses from the operative settings where the students of the Ascoli Piceno office of the Polytechnic University of the Marche carry out their clinical internship. A cognitive questionnaire was administered, modified with the author’s permission and an exploratory study of monocentric cross-observational type was conducted, aimed at investigating the perception and actual use of the ultrasound by nurses. The Sample Size has been calculated with a confidence level of 95% and a confidence interval of 5%. 231 replies were obtained (40.5%). The limitations of the study were: the lack of adherence on the part of nurses, the impossibility of comparison with other similar studies due to the use of different instruments and the instrument used not validated. RESULTS: The data collection ended on 15 September 2023, with the return of 234 completed questionnaires. The questionnaire consists of 26 questions, subsequently divided into three dimensions: anagraphic, perception of the use of the ultrasound and actual use of the ultrasound. The data shows that 92.7% (No. 217) believe that ultrasound can be a nursing practice, 41.5% (No. 97) believes that it can speed up time and 64.5% (No. 151) that it can increase the quality of care. 36.3% (No. 85) say they use the ultrasound, not continuously, mainly in the vascular area, 57.8% (No. 37) and bladder 25% (No. 16). In addition, 94.4% (No. 221) of respondents believe that ultrasound can allow greater professional autonomy. ANALYSIS: The data processing was carried out through the creation of a database, built with the Microsoft Excel® calculation sheet. of the Microsoft 365® software; A statistical analysis was performed by calculating the total absolute frequencies and the relative percentage frequencies of the categorical variables, the mean and standard deviation relative to the responses of the quantitative variables, obtained from the data collection. DISCUSSION AND CONCLUSION: From the data obtained, it emerges that the nurse who uses the ultrasound most, has a degree equal to or higher than the three-year degree, is aged between 21 and 40 years, works in the department of critical area or in the medical department. The ultrasound is identified as a tool to increase the quality of care and confidence of patients, reducing unsuccessful attempts. It can be assumed that a basic and post-basic high-performance training can encourage the increase of the quality of the assistance, allowing the acquisition of specific and advanced skills. In this regard, the realization of a structured training project aimed at students in the third year of the degree course in Nursing, divided into a theoretical part, for the acquisition of basic knowledge and a practical part, for the acquisition of technical skills on simulation tools.

INTRODUZIONE: L’ecografia infermieristica è una nuova metodica utilizzata per migliorare la qualità dell’assistenza e come supporto tecnico-valutativo. L’utilizzo in ambito infermieristico è prettamente di supporto nelle varie procedure e valutazioni come il reperimento di accessi venosi difficili, valutazione vescicale e cateterismo real-time, valutazione del posizionamento di device, quali sondino naso-gastrico e catetere vescicale; si evidenzia anche l’importanza in protocolli già esistenti come il FAST/e-FAST. MATERIALI E METODI: È stato formulato il quesito di ricerca: “La Programmazione di un laboratorio di ecografia infermieristica, potrebbe migliorare le aspettative di apprendimento, di capacità performanti nella pratica clinica e di più facile impiego post-laurea, agli studenti iscritti al 3° anno di corso, nei setting assistenziali nei quali effettuano il tirocinio clinico?”. Sono stati inclusi 577 infermieri dei setting operativi dove gli studenti della sede di Ascoli Piceno dell’Università Politecnica delle Marche effettuano stabilmente il loro tirocinio clinico. È stato somministrato un questionario conoscitivo, modificato previa autorizzazione dell’autore e condotto uno studio esplorativo di tipo osservazionale trasversale monocentrico, tendente ad indagare la percezione e l’uso effettivo dell’ecografo da parte degli infermieri. È stato calcolato il Sample Size con un livello di confidenza del 95% e un intervallo di confidenza del 5%, che risulta essere 231, le risposte ottenute sono state 234 (40,5%). I limiti dello studio sono stati: la poca aderenza da parte degli infermieri, la non possibilità di confronto con altri studi analoghi a causa dell’utilizzo di strumenti diversi e lo strumento utilizzato non validato. RISULTATI: La raccolta dati si è conclusa il 15 settembre 2023, con la restituzione di 234 questionari compilati. Il questionario è composto da 26 domande, successivamente divise in tre dimensioni: anagrafica, percezione dell’uso dell’ecografo e uso effettivo dell’ecografo. Dai dati risulta che il 92,7% (N. 217) ritiene che l’ecografia possa essere una pratica infermieristica, il 41,5% (N. 97) ritiene che possa velocizzare i tempi e il 64,5% (N. 151) che possa incrementare la qualità dell’assistenza. Il 36,3% (N. 85) afferma di utilizzare l’ecografo, non con continuità, principalmente nell’ambito vascolare, 57,8% (N. 37) e vescicale 25% (N. 16). Inoltre, il 94,4% (N. 221) degli intervistati ritiene che l’ecografia possa consentire una maggiore autonomia professionale. ANALISI: L’elaborazione dei dati è avvenuta attraverso la realizzazione di un database, costruito con il foglio di calcolo Microsoft Excel® del software Microsoft 365®; È stata eseguita un’analisi statistica calcolando le frequenze assolute totali e le relative frequenze percentuali delle variabili categoriche e media e deviazione standard relative alle risposte delle variabili quantitative. DISCUSSIONE E CONCLUSIONE: Dai dati ottenuti, emerge che l’infermiere che usa maggiormente l’ecografo, possiede un titolo di studio uguale o superiore alla laurea triennale, ha un’età compresa tra 21 e 40 anni, lavora nel dipartimento di area critica o nel dipartimento medico. L’ecografo è identificato come uno strumento che consente di incrementare la qualità dell’assistenza e la fiducia dei pazienti, riducendo i tentativi infruttuosi. Si può dire quindi, che una formazione performante di base e post-base, possa favorire l’incremento della qualità dell’assistenza, permettendo l’acquisizione di competenze specifiche e avanzate. A questo proposito, si ipotizza la realizzazione di un progetto formativo strutturato rivolto agli studenti del terzo anno del corso di laurea di Infermieristica, suddiviso in una parte teorica, per l’acquisizione delle conoscenze base e una parte pratica, per l’acquisizione delle abilità tecniche su strumenti di simulazione.