La malattia di Alzheimer (AD), risulta essere caratterizzata dall’accumolo a livello del cervello di placche senili extracellulari e da grovigli fibrillari neuronali intracellulari. Le cellule della microglia, «macrofagi» del sistema nervoso centrale,risultano essere coinvolte nella neuroinfiammazione. Queste ultime vanno ad assumere nell’AD e in molte altre malattie neurodegenerative un fenotipo patologico cronicamente infiammatorio e neurotossico specifico (MGnD). Importante per lo studio è il recettore TREM2, espresso principalmente dalla microglia supportandone la sopravvivenza e stimolandone la proliferazione. Le rare varianti eterozigoti di questo recettore risultano essere collegate ad un aumento del rischio di sviluppare AD ad esordio tardivo (LOAD) e, in modo specifico, la via TREM2-APOE è coinvolta nel cambiamento del fenotipo della microglia nelle malattie neurodegenerative. Si sono eseguiti una serie di test in vitro utilizzando modelli cellulari neuronali umani (SH-SY5Y) e microgliali (BV2 e C13N);le cellule sono state trattate in modo differenziale con polifenoli di olio extra vergine di oliva (EVOO), tra cui Oleuropeina aglicone (OleA) e idrossitirosolo (HT) prima di aggiungere LPS. Successivamente, grazie ad una serie di test biochimici e di biologia cellulare come , ELISA, MTT, rilevamento ROS, Western blotting e immunofluorescenza sono state valutate le proprietà anti-neuroinfiammatorie di OleA e HT e il loro possibile utilizzo per ritardare o migliorare l’insorgenza e la progressione della neurodegenerazione cronica. I risultati ottenuti dai vari test testimoniano che i due polifenoli agiscono in termini di : -riduzione dello stress ossidativo e del danno mitocondriale; - riduzione del rilascio di citochine proinfiammatorie (IL-6, IL-8, IP-10 e RANTES); - diminuizione della traslocazione nucleare di Nf-kB e miglioramento dello squilibrio della segnalazione TREM2; - potenziamento dell’attività protettiva della microglia favorendo il fenotipo di polarizazione 2. Tali risultati forniscono nuove importanti intuizioni sui meccanismi attraverso i quali i polifenoli alimentari delle olive potrebbero essere utilizzati per migliorare l’attività protettiva della microglia e per apportare benefici contro la neuroinfiammazione e deterioramento neuronale.
I polifenoli EVOO esercitano effetti antinfiammatori sulle Cellule della microglia attraverso la via di segnalazione TREM2
BIGELLI, GIULIA
2022/2023
Abstract
La malattia di Alzheimer (AD), risulta essere caratterizzata dall’accumolo a livello del cervello di placche senili extracellulari e da grovigli fibrillari neuronali intracellulari. Le cellule della microglia, «macrofagi» del sistema nervoso centrale,risultano essere coinvolte nella neuroinfiammazione. Queste ultime vanno ad assumere nell’AD e in molte altre malattie neurodegenerative un fenotipo patologico cronicamente infiammatorio e neurotossico specifico (MGnD). Importante per lo studio è il recettore TREM2, espresso principalmente dalla microglia supportandone la sopravvivenza e stimolandone la proliferazione. Le rare varianti eterozigoti di questo recettore risultano essere collegate ad un aumento del rischio di sviluppare AD ad esordio tardivo (LOAD) e, in modo specifico, la via TREM2-APOE è coinvolta nel cambiamento del fenotipo della microglia nelle malattie neurodegenerative. Si sono eseguiti una serie di test in vitro utilizzando modelli cellulari neuronali umani (SH-SY5Y) e microgliali (BV2 e C13N);le cellule sono state trattate in modo differenziale con polifenoli di olio extra vergine di oliva (EVOO), tra cui Oleuropeina aglicone (OleA) e idrossitirosolo (HT) prima di aggiungere LPS. Successivamente, grazie ad una serie di test biochimici e di biologia cellulare come , ELISA, MTT, rilevamento ROS, Western blotting e immunofluorescenza sono state valutate le proprietà anti-neuroinfiammatorie di OleA e HT e il loro possibile utilizzo per ritardare o migliorare l’insorgenza e la progressione della neurodegenerazione cronica. I risultati ottenuti dai vari test testimoniano che i due polifenoli agiscono in termini di : -riduzione dello stress ossidativo e del danno mitocondriale; - riduzione del rilascio di citochine proinfiammatorie (IL-6, IL-8, IP-10 e RANTES); - diminuizione della traslocazione nucleare di Nf-kB e miglioramento dello squilibrio della segnalazione TREM2; - potenziamento dell’attività protettiva della microglia favorendo il fenotipo di polarizazione 2. Tali risultati forniscono nuove importanti intuizioni sui meccanismi attraverso i quali i polifenoli alimentari delle olive potrebbero essere utilizzati per migliorare l’attività protettiva della microglia e per apportare benefici contro la neuroinfiammazione e deterioramento neuronale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/16165