Competenze infermieristiche in stroke unit

Introduction: among acute cerebrovascular diseases, the best known is stroke, which counting about 80% of the events is undoubtedly the most frequent syndrome. Globally, WHO estimates that in 2019 stroke caused 6.55 million deaths (10-12% of all deaths per year), making it the second leading cause of death. In Italy, about one million people have outcomes of a previous acute cerebrovascular event in which partial or total impairment of activities of daily living is observed, resulting in increased dependence on other figures, professional, family and social, as well as reduced quality of life. Objectives: starting from a practical experience carried out in the Stroke Unit of the Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, this thesis proposes to analyze and describe, in the light of recent literature, the care of the stroke patient and nursing care within the Stroke Unit, addressing problems and situations of nursing expertise. Materials and Methods: A review of the literature was conducted considering especially the international guidelines and the Marche Region's diagnostic therapeutic care pathway regarding the management of the acute cerebrovascular event. An analysis was performed from the practical experience carried out at the Stroke Unit of the University Hospital of the Marche Region. Results: With the improvement in the effectiveness of therapeutic and care measures and through the increase in preventive measures in all its degrees, including the increased nationwide spread of Stroke Centers or Stroke Units, a progressive reduction in incidence and mortality has been observed in recent decades. Stroke sufferers should be treated immediately in specialized departments such as Stroke Units, according to the motto "Time is Brain," where any delay in providing relief leads to irreversible loss of nerve cells, increasing the risk of permanent disability and death. Discussion: through clinical and nursing skills, the nurse has great responsibility for continuous monitoring of vital and neurological functions, especially in the first 24-48 hours after the acute event, continuous surveillance using specific rating scales, administration of specific therapy, and communication for understanding of care needs, a communication that is often not easy hampered by typical signs and symptoms of stroke. Conclusions: since the advent of Stroke Units and stroke code in most of the national territory, stroke patients, record a better prognosis and quality of life, this also thanks to a comprehensive care and from a multidisciplinary approach. In this regard, a standardized nursing process, such as the one proposed by the latest Marche PDTA of 2016, in which diagnosis and nursing interventions are proposed that are globally applicable to the stroke victim, determines a correct approach to the care pathway. At the same time, personalization of care aimed at the individual proves necessary; this allows better management of patient-specific issues and better collaboration with other professionals.

Introduzione: tra le patologie cerebrovascolari acute la più nota è l’ictus, che contando circa l’80% degli eventi costituisce senza dubbio la sindrome più frequente. A livello globale l’OMS stima che nel 2019 l’ictus abbia causato 6,55 milioni di decessi (10-12% di tutti i decessi per anno), risultando la seconda causa di morte. In Italia, circa un milione di persone presenta esiti di un pregresso evento cerebrovascolare acuto in cui si osserva una compromissione parziale o totale delle attività della vita quotidiana, con conseguente incremento della dipendenza da altre figure, professionali, familiari e sociali, nonché della riduzione della qualità di vita. Obiettivi: a partire da un’esperienza pratica effettuata nella Stroke Unit dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, questa tesi propone di analizzare e descrivere, alla luce della letteratura recente, la presa in carico del paziente affetto da ictus cerebrale e l’assistenza infermieristica all’interno della Stroke Unit, affrontando problemi e situazioni di competenza infermieristica. Materiali e Metodi: è stata effettuata una revisione della letteratura considerando in particolar modo le linee guida internazionali e il percorso diagnostico terapeutico assistenziale della Regione Marche riguardo la gestione dell’evento cerebrovascolare acuto. È stata effettuata un'analisi a partire dall’esperienza pratica effettuata presso il reparto di Stroke Unit dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche. Risultati: con il miglioramento dell’efficacia delle misure terapeutiche e assistenziali e grazie all’incremento delle misure preventive in tutti i suoi gradi, inclusa la maggior diffusione su tutto il territorio nazionale dei Centri Ictus o Stroke Unit, negli ultimi decenni si è osservata una progressiva riduzione dell’incidenza e della mortalità. I soggetti colpiti da ictus devono essere trattati immediatamente in reparti specializzati come le Stroke Unit, secondo il motto "tempo è cervello" (Time is Brain), dove ogni ritardo nella fornitura di soccorso porta alla perdita irreversibile di cellule nervose, aumentando il rischio di disabilità permanente e morte. Discussione: attraverso competenze cliniche e assistenziali, l’infermiere ha grande responsabilità nel continuo monitoraggio delle funzioni vitali e neurologiche, soprattutto nelle prime 24-48 ore dall’evento acuto, nella continua sorveglianza utilizzando specifiche scale di valutazione, nella somministrazione di terapia specifica e nella comunicazione per la comprensione dei bisogni assistenziali, una comunicazione spesso non facile ostacolata da segni e sintomi tipici dell’ictus. Conclusioni: dall’avvento delle Stroke Unit e del codice ictus nella maggior parte del territorio Nazionale, i pazienti vittime di ictus cerebrale, registrano una prognosi e qualità di vita migliori, questo anche grazie ad una presa in carico globale e da un approccio multidisciplinare. A riguardo, un processo infermieristico standardizzato, come quello proposto dall'ultimo PDTA Marche del 2016, in cui si propongono diagnosi e interventi infermieristici globalmente applicabili al soggetto vittima di ictus, determina un corretto approccio al percorso assistenziale. Contemporaneamente si rivela necessaria la personalizzazione dell’assistenza rivolta al singolo individuo, questa permette una migliore gestione delle problematiche specifiche del paziente e migliore collaborazione con le altre figure professionali.