Relazione empatica e cultural competence nell’assistenza infermieristica.

Introduzione Per rafforzare il rapporto tra infermiere e assistito è necessario che si instauri una relazione empatica tra di essi, che consiste da parte dell’operatore sanitario nel “mettersi nei panni del malato”, ossia guardare con la stessa percezione dell’altro, comprendere il significato che questi attribuisce alla sua malattia e rispondere ai suoi bisogni, personalizzando l’assistenza. Ogni essere umano è unico e l’assistenza deve essere centrata sul singolo paziente: questo aspetto un infermiere non deve trascurarlo. La presa in carico dell’assistenza dei pazienti da parte dell’infermiere ha da sempre considerato importanti tutte le variabili che compongono la sfera bio-psicosociale della malattia; assunto che trova riscontro nell’ampia definizione di cultural comptence, intesa come quella capacità dei professionisti di comprendere le prospettive etiche, le tradizioni e i valori, le pratiche e le conoscenze, culturali e familiari di cui individui e comunità sono portatori e fruitori allo stesso tempo nella percezione (illness) della salute e della malattia. La presa in carico del bisogno di salute di ogni persona o di ogni comunità da parte dell’infermiere quindi implica una competenza complessa da acquisire, poiché è un campo sempre in evoluzione e ancora poco esplorato, funzionale a combattere anche le diseguaglianze in salute. Obiettivo Il seguente lavoro ha lo scopo di cogliere il ruolo attribuito all’empatia dalla letteratura scientifica professionale nella visione del piano assistenziale, meglio racchiusa nella definizione di cultural competence, e volta a far spiccare l’unicità delle persone e delle cure che meritano. Materiali e Metodi Per il lavoro proposto verrà svolta una revisione narrativa della letteratura utilizzando i dati disponibili nelle banche dati di Pubmed e Google Scholar, oltre a una ricerca libera. La stringa di ricerca sarà costruita a partire dai seguenti termini: (cultural competence) AND (nurs*) dapprima, per poi restringere il campo di interesse, applicando diversi filtri, volta per volta, nella definizione di diversi criteri di inclusione ed esclusione dei lavori da considerare. La ricerca verrà svolta tra novembre 2023 e gennaio 2024. Risultati Dall’analisi dei 7 articoli selezionati emerge l’importanza di un’adeguata formazione transculturale della figura dell’infermiere. Le abilità sempre più richieste loro sono un’adeguata comprensione e un ascolto attivo dei bisogni non solo fisici, quanto culturali e psicologici del paziente. È essenziale adottare una varietà di approcci integrati per l’apprendimento e l'insegnamento che incoraggino l'impegno interculturale continuo e offrano opportunità per lo sviluppo delle competenze culturali. Discussione/Conclusione È emersa da vari studi la necessità di sviluppare e approfondire la cultural competence tramite programmi formativi che coinvolgano gli studenti anche nella gestione dell’empatia e della diversità culturale per prevenire future situazioni lavorative stressanti.