INTRODUZIONE: Il mio lavoro di Tesi ha come oggetto il cancro del colon-retto, che è una delle patologie che ha più impatto sulla salute pubblica e che inoltre sembra essere in continuo aumento, rappresentando quindi un’importante sfida per il sistema sanitario italiano ed internazionale. Difatti risulta il terzo in ordine di importanza tra le patologie neoplastiche più diagnosticate e secondo tra le cause di morte per patologie cancerose. Fondamentale è il ruolo dell’infermiere nell’educazione alla prevenzione e alla promozione della salute, che comprende la sensibilizzazione sui fattori di rischio, lo screening e la diagnosi precoce dei tumori. OBIETTIVI: La Tesi vuole affrontare la questione dal punto di vista infermieristico, per sottolineare quelli che possono essere i ruoli sia a livello pratico di cura, sia a livello di informazione per la prevenzione. Inoltre, il mio lavoro ha l’obiettivo di analizzare l’ampiezza della consapevolezza nella popolazione rispetto al cancro del colon-retto e alle strategie preventive correlate e quindi comprendere quanto l’informazione medica raggiunga effettivamente gli individui e quale sia il loro grado di comprensione di tale informazione. MATERIALI E METODI: Per valutare quanto le persone comuni sono a conoscenza del cancro del colon-retto, delle sue caratteristiche e dell’importanza della prevenzione viene somministrato un questionario ad un ampio campione di soggetti di diversa età, genere ed estrazione sociale. Oltre a ciò, il questionario propone delle domande su come, quando presenti, sono state reperite le informazioni e quali sono le figure che hanno contribuito ad una maggior consapevolezza. Il metodo utilizzato per raccogliere le risposte dei partecipanti è l’utilizzo di Google Forms. RISULTATI: Il questionario è stato compilato da 240 persone, di cui il 67,1% ha dichiarato di essere a conoscenza del cancro al colon-retto, solo parzialmente il 27,1% e di non aver nessuna informazione una percentuale molto bassa, solo il 5,1%. Nettissima la quantità di soggetti che è stata in grado di dare una corretta definizione di cancro al colon-retto con un 93,3%. Approfondendo la conoscenza dei sintomi, l’informazione risulta meno completa, infatti solo un 31,7% ha dichiarato di conoscere bene i sintomi, il 41,3% solo parzialmente, allo scuro invece ben il 27,1%, un dato troppo alto. I soggetti intervistati sembrano conoscere abbastanza bene i sintomi correlati alla patologia in questione, ma sembrano non essere ben coscienti di quali siano realmente i rischi, dato che la percentuale di questa risposta è solo del 27,5%, mentre un 46,7% ammette di non avere informazione sufficienti. I dati peggiorano ancor di più relativamente alla prevenzione, infatti i consapevoli sono solo il 20,4% del campione. Paradossalmente il 49,6% conferma di conoscere gli esami di screening del cancro al colon-retto, e il 46,7% ha dichiarato di esserne stato messo a conoscenza da un professionista sanitario. Anche le risposte sui tipi di analisi utili allo screening sono consapevoli. Sul consiglio di eseguire uno screening è interessante sottolineare come si evidenzia che il motivo di non averlo seguito è dovuto a pari merito alla paura per gli esami o dei risultati e alla mancanza di informazioni. DISCUSSIONE: Il questionario ha dimostrato come l’informazione sul cancro al colon-retto sia ancora insufficiente, sia in riferimento alla patologia in sé, quanto nei metodi di prevenzione e di diagnosi precoce. Come professionisti della salute, gli infermieri sono in una posizione unica per trasmettere ai pazienti le norme per il corretto stile di vita.
Nursing nella prevenzione del tumore del colon-retto. Ruolo dell'infermiere nell'educazione ai corretti stili di vita.
PAREDES CASTILLO, KATHERINE VERONICA
2022/2023
Abstract
INTRODUZIONE: Il mio lavoro di Tesi ha come oggetto il cancro del colon-retto, che è una delle patologie che ha più impatto sulla salute pubblica e che inoltre sembra essere in continuo aumento, rappresentando quindi un’importante sfida per il sistema sanitario italiano ed internazionale. Difatti risulta il terzo in ordine di importanza tra le patologie neoplastiche più diagnosticate e secondo tra le cause di morte per patologie cancerose. Fondamentale è il ruolo dell’infermiere nell’educazione alla prevenzione e alla promozione della salute, che comprende la sensibilizzazione sui fattori di rischio, lo screening e la diagnosi precoce dei tumori. OBIETTIVI: La Tesi vuole affrontare la questione dal punto di vista infermieristico, per sottolineare quelli che possono essere i ruoli sia a livello pratico di cura, sia a livello di informazione per la prevenzione. Inoltre, il mio lavoro ha l’obiettivo di analizzare l’ampiezza della consapevolezza nella popolazione rispetto al cancro del colon-retto e alle strategie preventive correlate e quindi comprendere quanto l’informazione medica raggiunga effettivamente gli individui e quale sia il loro grado di comprensione di tale informazione. MATERIALI E METODI: Per valutare quanto le persone comuni sono a conoscenza del cancro del colon-retto, delle sue caratteristiche e dell’importanza della prevenzione viene somministrato un questionario ad un ampio campione di soggetti di diversa età, genere ed estrazione sociale. Oltre a ciò, il questionario propone delle domande su come, quando presenti, sono state reperite le informazioni e quali sono le figure che hanno contribuito ad una maggior consapevolezza. Il metodo utilizzato per raccogliere le risposte dei partecipanti è l’utilizzo di Google Forms. RISULTATI: Il questionario è stato compilato da 240 persone, di cui il 67,1% ha dichiarato di essere a conoscenza del cancro al colon-retto, solo parzialmente il 27,1% e di non aver nessuna informazione una percentuale molto bassa, solo il 5,1%. Nettissima la quantità di soggetti che è stata in grado di dare una corretta definizione di cancro al colon-retto con un 93,3%. Approfondendo la conoscenza dei sintomi, l’informazione risulta meno completa, infatti solo un 31,7% ha dichiarato di conoscere bene i sintomi, il 41,3% solo parzialmente, allo scuro invece ben il 27,1%, un dato troppo alto. I soggetti intervistati sembrano conoscere abbastanza bene i sintomi correlati alla patologia in questione, ma sembrano non essere ben coscienti di quali siano realmente i rischi, dato che la percentuale di questa risposta è solo del 27,5%, mentre un 46,7% ammette di non avere informazione sufficienti. I dati peggiorano ancor di più relativamente alla prevenzione, infatti i consapevoli sono solo il 20,4% del campione. Paradossalmente il 49,6% conferma di conoscere gli esami di screening del cancro al colon-retto, e il 46,7% ha dichiarato di esserne stato messo a conoscenza da un professionista sanitario. Anche le risposte sui tipi di analisi utili allo screening sono consapevoli. Sul consiglio di eseguire uno screening è interessante sottolineare come si evidenzia che il motivo di non averlo seguito è dovuto a pari merito alla paura per gli esami o dei risultati e alla mancanza di informazioni. DISCUSSIONE: Il questionario ha dimostrato come l’informazione sul cancro al colon-retto sia ancora insufficiente, sia in riferimento alla patologia in sé, quanto nei metodi di prevenzione e di diagnosi precoce. Come professionisti della salute, gli infermieri sono in una posizione unica per trasmettere ai pazienti le norme per il corretto stile di vita.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/17352