Obiettivo: I pazienti con MDS sono ad elevato rischio di sviluppare infezioni, che rappresentano ancora oggi le complicanze più frequenti e la principale causa di mortalità e morbidità. Abbiamo condotto uno studio retrospettivo con l’obiettivo di valutare incidenza, caratteristiche e outcome degli eventi infettivi nei pazienti con sindromi mielodisplastiche (MDS) e i fattori di rischio che si associano ad essi. Materiali e metodi: Sono stati inclusi 200 pazienti con MDS o LMMC seguiti dalla Clinica di Ematologia di Ancona negli ultimi 15 anni. Risultati: Su una coorte di 200 pazienti abbiamo rilevato 65 casi di infezioni di grado superiore al terzo secondo WHO. La polmonite è l’infezione più frequente, soprattutto su base batterica. Fattori di rischio che hanno dimostrato associazione significativa con le infezioni ≥ G3 sono: comorbidità (p = 0,0086), livello di emoglobina (P = 0,0111), neutropenia (P = 0,0152), trasfusione dipendenza durante il corso della malattia (P < 0,0001) e terapia con ipometilanti (P = 0,0014). Una subanalisi ha confermato le comorbidità come fattori di rischio per lo sviluppo di polmonite (P = 0,0322) e la terapia con azacitidina come fattore di rischio per sepsi (P = 0,0038). La sopravvivenza globale della coorte è di circa 7 mesi e mezzo e i fattori predittivi di sopravvivenza sono età del paziente (P = 0,0005), classe WHO di malattia (P = 0,001), R-IPSS (P < 0,0001) e trasfusione-dipendenza durante il corso della malattia (P < 0,0001). L’analisi multivariata ha confermato come predittori di sopravvivenza l’età (P = 0,0002), l’R-IPSS (P = 0,0043) e la trasfusione-dipendenza (P = 0,0006). Le infezioni di grado superiore al terzo non impattano sulla sopravvivenza. Diversamente, si è evidenziato un trend di ridotta sopravvivenza nei pazienti che hanno avuto una polmonite (P = 0,0612) o una sepsi (P = 0,0927). Conclusione: I pazienti con MDS hanno una elevata probabilità di andare incontro ad una problematica infettiva nel corso della storia naturale della malattia. In un caso su cinque gli eventi infettivi sono più di uno. Particolarmente a rischio di infezione sono i pazienti con comorbidità, neutropenia (PMN < 800/mm³), fabbisogno trasfusionale importante e in terapia con agenti ipometilanti. Questi pazienti devono essere attentamente monitorati per complicanze infettive.
Epidemiologia e rischio di infezioni nei pazienti con sindromi mielodisplastiche
PIANELLI, MICHELANGELO
2020/2021
Abstract
Obiettivo: I pazienti con MDS sono ad elevato rischio di sviluppare infezioni, che rappresentano ancora oggi le complicanze più frequenti e la principale causa di mortalità e morbidità. Abbiamo condotto uno studio retrospettivo con l’obiettivo di valutare incidenza, caratteristiche e outcome degli eventi infettivi nei pazienti con sindromi mielodisplastiche (MDS) e i fattori di rischio che si associano ad essi. Materiali e metodi: Sono stati inclusi 200 pazienti con MDS o LMMC seguiti dalla Clinica di Ematologia di Ancona negli ultimi 15 anni. Risultati: Su una coorte di 200 pazienti abbiamo rilevato 65 casi di infezioni di grado superiore al terzo secondo WHO. La polmonite è l’infezione più frequente, soprattutto su base batterica. Fattori di rischio che hanno dimostrato associazione significativa con le infezioni ≥ G3 sono: comorbidità (p = 0,0086), livello di emoglobina (P = 0,0111), neutropenia (P = 0,0152), trasfusione dipendenza durante il corso della malattia (P < 0,0001) e terapia con ipometilanti (P = 0,0014). Una subanalisi ha confermato le comorbidità come fattori di rischio per lo sviluppo di polmonite (P = 0,0322) e la terapia con azacitidina come fattore di rischio per sepsi (P = 0,0038). La sopravvivenza globale della coorte è di circa 7 mesi e mezzo e i fattori predittivi di sopravvivenza sono età del paziente (P = 0,0005), classe WHO di malattia (P = 0,001), R-IPSS (P < 0,0001) e trasfusione-dipendenza durante il corso della malattia (P < 0,0001). L’analisi multivariata ha confermato come predittori di sopravvivenza l’età (P = 0,0002), l’R-IPSS (P = 0,0043) e la trasfusione-dipendenza (P = 0,0006). Le infezioni di grado superiore al terzo non impattano sulla sopravvivenza. Diversamente, si è evidenziato un trend di ridotta sopravvivenza nei pazienti che hanno avuto una polmonite (P = 0,0612) o una sepsi (P = 0,0927). Conclusione: I pazienti con MDS hanno una elevata probabilità di andare incontro ad una problematica infettiva nel corso della storia naturale della malattia. In un caso su cinque gli eventi infettivi sono più di uno. Particolarmente a rischio di infezione sono i pazienti con comorbidità, neutropenia (PMN < 800/mm³), fabbisogno trasfusionale importante e in terapia con agenti ipometilanti. Questi pazienti devono essere attentamente monitorati per complicanze infettive.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/1736