Introduzione: Il delirium, definito come un'insufficienza cerebrale acuta, ha un impatto significativo e un'alta incidenza nelle unità operative di terapia intensiva; la prevalenza descritta in letteratura varia dal 30 all’80%, il che lo rende una condizione grave associata a importanti esiti negativi. La sua insorgenza durante il ricovero in terapia intensiva è associata a una serie di esiti avversi, tra cui prolungamenti della degenza, aumento delle complicanze mediche, maggior rischio di disabilità e mortalità. Di conseguenza, la prevenzione, la diagnosi precoce e la gestione efficace del delirium rivestono un'importanza cruciale per garantire il benessere e l'outcome positivo dei pazienti critici. In questo contesto, il presente studio si propone di esplorare e descrivere le strategie infermieristiche volte a prevenire, identificare precocemente e trattare il delirium durante il ricovero in terapia intensiva, al fine di migliorare l'esito complessivo dei pazienti affetti da questa condizione. La revisione si concentrerà sull’approccio non farmacologico al delirium, risorsa essenziale in cui l’infermiere, in quanto professionista chiave nell'assistenza al paziente in terapia intensiva, riveste un ruolo fondamentale. Obiettivo: Lo studio si propone di delineare le strategie infermieristiche che possono essere adottate per prevenire, diagnosticare precocemente e gestire il delirio nei pazienti ricoverati in terapia intensiva, in modo da trasmettere le conoscenze da mettere in atto nella pratica professionale e favorire un esito positivo al momento della dimissione. Materiali e metodi: È stata condotta una revisione della letteratura secondaria e primaria sulle banche dati PubMed e Cinahl. I filtri utilizzati nelle ricerche di entrambe le banche dati sono stati la presenza di free full text e la data di pubblicazione inclusa negli ultimi 10 anni (dal 2014 al 2024). Nella ricerca i criteri di inclusione impiegati sono stati: il riferimento dell’articolo ad un intervento di natura non farmacologica rivolto alla prevenzione del delirium, gli studi ambientati in terapia intensiva, la disponibilità dell’articolo in lingua inglese o italiana e l’identificazione del delirium attraverso strumento validato come CAM-ICU o ICDSC; mentre sono stati esclusi dalla revisione gli articoli riguardanti la sfera pediatrica e articoli riguardanti interventi esclusivamente farmacologici. Risultati: Gli studi esaminati indicano che il personale infermieristico può adottare diverse strategie non farmacologiche efficaci nella prevenzione del delirium nei pazienti ricoverati in terapia intensiva, queste includono il riorientamento spazio-temporale, il miglioramento del sonno, riducendo i disturbi ambientali come luci e rumori durante le ore di riposo, per alterare il meno possibile il ritmo circadiano, un ambiente ospedaliero accogliente e confortevole, ed il coinvolgimento della famiglia come supporto emotivo. Adottare tali approcci è essenziale per garantire la salute mentale ed il benessere psicofisico dei pazienti durante il loro ricovero, alla base di tutti gli interventi è fondamentale la consapevolezza ed una formazione di base ed avanzata del personale che presta assistenza nel setting intensivo. Conclusioni: Gli studi presi in esame sostengono che l’infermiere ha un ruolo chiave nel riconoscimento e nella gestione dell’ICU-delirium. Vi è la necessità di accrescere la conoscenza relativa al problema, di favorire la valutazione e l’accertamento del delirium nella pratica clinica quotidiana. Tuttavia, tutti i ricercatori concordano nell’affermare che sono necessari ulteriori studi randomizzati e controllati per valutare l'effetto degli interventi non farmacologici sul delirio. Parole chiave: intensive care unit, delirium, nurse, non-pharmacological interventions.

Strategie non farmacologiche per la prevenzione e la gestione del delirium in terapia intensiva: revisione della letteratura.

ROCCHETTI, MARIA
2022/2023

Abstract

Introduzione: Il delirium, definito come un'insufficienza cerebrale acuta, ha un impatto significativo e un'alta incidenza nelle unità operative di terapia intensiva; la prevalenza descritta in letteratura varia dal 30 all’80%, il che lo rende una condizione grave associata a importanti esiti negativi. La sua insorgenza durante il ricovero in terapia intensiva è associata a una serie di esiti avversi, tra cui prolungamenti della degenza, aumento delle complicanze mediche, maggior rischio di disabilità e mortalità. Di conseguenza, la prevenzione, la diagnosi precoce e la gestione efficace del delirium rivestono un'importanza cruciale per garantire il benessere e l'outcome positivo dei pazienti critici. In questo contesto, il presente studio si propone di esplorare e descrivere le strategie infermieristiche volte a prevenire, identificare precocemente e trattare il delirium durante il ricovero in terapia intensiva, al fine di migliorare l'esito complessivo dei pazienti affetti da questa condizione. La revisione si concentrerà sull’approccio non farmacologico al delirium, risorsa essenziale in cui l’infermiere, in quanto professionista chiave nell'assistenza al paziente in terapia intensiva, riveste un ruolo fondamentale. Obiettivo: Lo studio si propone di delineare le strategie infermieristiche che possono essere adottate per prevenire, diagnosticare precocemente e gestire il delirio nei pazienti ricoverati in terapia intensiva, in modo da trasmettere le conoscenze da mettere in atto nella pratica professionale e favorire un esito positivo al momento della dimissione. Materiali e metodi: È stata condotta una revisione della letteratura secondaria e primaria sulle banche dati PubMed e Cinahl. I filtri utilizzati nelle ricerche di entrambe le banche dati sono stati la presenza di free full text e la data di pubblicazione inclusa negli ultimi 10 anni (dal 2014 al 2024). Nella ricerca i criteri di inclusione impiegati sono stati: il riferimento dell’articolo ad un intervento di natura non farmacologica rivolto alla prevenzione del delirium, gli studi ambientati in terapia intensiva, la disponibilità dell’articolo in lingua inglese o italiana e l’identificazione del delirium attraverso strumento validato come CAM-ICU o ICDSC; mentre sono stati esclusi dalla revisione gli articoli riguardanti la sfera pediatrica e articoli riguardanti interventi esclusivamente farmacologici. Risultati: Gli studi esaminati indicano che il personale infermieristico può adottare diverse strategie non farmacologiche efficaci nella prevenzione del delirium nei pazienti ricoverati in terapia intensiva, queste includono il riorientamento spazio-temporale, il miglioramento del sonno, riducendo i disturbi ambientali come luci e rumori durante le ore di riposo, per alterare il meno possibile il ritmo circadiano, un ambiente ospedaliero accogliente e confortevole, ed il coinvolgimento della famiglia come supporto emotivo. Adottare tali approcci è essenziale per garantire la salute mentale ed il benessere psicofisico dei pazienti durante il loro ricovero, alla base di tutti gli interventi è fondamentale la consapevolezza ed una formazione di base ed avanzata del personale che presta assistenza nel setting intensivo. Conclusioni: Gli studi presi in esame sostengono che l’infermiere ha un ruolo chiave nel riconoscimento e nella gestione dell’ICU-delirium. Vi è la necessità di accrescere la conoscenza relativa al problema, di favorire la valutazione e l’accertamento del delirium nella pratica clinica quotidiana. Tuttavia, tutti i ricercatori concordano nell’affermare che sono necessari ulteriori studi randomizzati e controllati per valutare l'effetto degli interventi non farmacologici sul delirio. Parole chiave: intensive care unit, delirium, nurse, non-pharmacological interventions.
2022
2024-04-19
Non-pharmacological strategies for the prevention and management of delirium in the intensive care unit: review of the literature.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/17377