BACKGROUND: in this paper we wanted to describe Alzheimer's dementia, which affects approximately 4.4% of the population over sixty-five and approximately 20% of the population over ninety, with a particular note on occupational therapy, i.e. all those attitudes put into practice to purpose of temporarily alleviating or improving symptoms and improving quality of life. OBJECTIVE: identify the best strategies to improve the quality of life in patients suffering from Alzheimer's dementia. METERIALS AND METHODS: review of the scientific literature present in the PubMed and Google Scholar databases. The results were obtained by using the following keywords and the Boolean operator "AND": Alzheimer disease, Alzheimer disease/communication, Alzheimer disease/doll therapy, Alzheimer disease/nursing. DISCUSSION AND CONCLUSIONS: There are currently no effective treatments capable of stopping the progression of Alzheimer's dementia. Some non-drug therapies, such as reminiscence therapy, music therapy, aromatherapy, pet therapy, and doll therapy (DT), have been shown to be effective in temporarily alleviating or improving symptoms and improving the quality of life. Among these, DT has been studied for its simplicity and cost-effectiveness. It is effective in promoting and maintaining the affective-relational dimension of caregiving attachment and the attentive dimension of exploration in patients with advanced dementia, thus promoting clinically significant improvements in the ability to relate to the surrounding world. It was found that patients using Doll Therapy showed significant improvement in language, place evaluation, memory, movement and cognitive function compared to patients in the control group (treated with conventional therapy). Patients followed with DT showed significant improvements in agitation, irritability, and other psychological symptoms compared to controls; Patients' interaction and familiarity with dolls facilitated the formation of communication and attachment relationships, reduced behavioral and emotional disorders, delayed disease progression to a certain extent, and improved patients' cognitive function.

BACKGROUND: in questo elaborato si è voluto descrivere la demenza di Alzheimer, che colpisce circa il 4,4% della popolazione ultrasessantacinquenne e circa il 20% della popolazione ultranovantenne, con un particolare appunto sulla terapia occupazionale, cioè tutti quei atteggiamenti messi ina atto allo scopo di alleviare o migliorare temporaneamente i sintomi e migliorare la qualità della vita. OBIETTIVO: individuare le migliori strategie per migliorare la qualità della vita nei pazienti affetti da demenza di Alzheimer. METERIALI E METODI: revisione della letteratura scientifica presente nelle banche dati di PubMed e Google Scholar. I risultati sono stati ottenuti mediante l’utilizzo delle seguenti parole chiave e dell’ operatore boleano “AND”: Alzheimer disease, Alzheimer disease/comunication, Alzheimer disease/doll therapy, Alzheimer disease/nursing. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI: attualmente non esistono trattamenti efficaci in grado di fermare la progressione della demenza di Alzheimer. Alcune terapie non farmacologiche, come la terapia della reminiscenza, la musicoterapia, l'aromaterapia, la pet therapy e la terapia con le bambole (DT), hanno dimostrato di essere efficaci nell'alleviare o migliorare temporaneamente i sintomi e nel migliorare la qualità della vita. Tra questi, il DT è stato studiato per la sua semplicità ed efficacia in termini di costi. È efficace nel promuovere e mantenere la dimensione affettivo-relazionale dell'attaccamento caregiving e la dimensione attenta dell'esplorazione nei pazienti con stadio avanzato di demenza, promuovendo così miglioramenti clinicamente significativi nella capacità di relazionarsi con il mondo circostante. È stato scoperto che i pazienti che utilizzavano la Doll Therapy mostravano un miglioramento significativo del linguaggio, della valutazione del luogo, della memoria, del movimento e della funzione cognitiva rispetto ai pazienti del gruppo di controllo (trattati con la terapia convenzionale). I pazienti seguiti con la DT hanno mostrato miglioramenti significativi nell'agitazione, nell'irritabilità e in altri sintomi psicologici rispetto ai controlli; l'interazione e la familiarità dei pazienti con le bambole ha facilitato la formazione di relazioni di comunicazione e attaccamento, ridotto i disturbi comportamentali ed emotivi, ritardato in una certa misura la progressione della malattia e migliorato la funzione cognitiva dei pazienti.  

Doll Therapy: un approccio non farmacologico alla demenza di Alzheimer

IUDICE, ANTONIO
2022/2023

Abstract

BACKGROUND: in this paper we wanted to describe Alzheimer's dementia, which affects approximately 4.4% of the population over sixty-five and approximately 20% of the population over ninety, with a particular note on occupational therapy, i.e. all those attitudes put into practice to purpose of temporarily alleviating or improving symptoms and improving quality of life. OBJECTIVE: identify the best strategies to improve the quality of life in patients suffering from Alzheimer's dementia. METERIALS AND METHODS: review of the scientific literature present in the PubMed and Google Scholar databases. The results were obtained by using the following keywords and the Boolean operator "AND": Alzheimer disease, Alzheimer disease/communication, Alzheimer disease/doll therapy, Alzheimer disease/nursing. DISCUSSION AND CONCLUSIONS: There are currently no effective treatments capable of stopping the progression of Alzheimer's dementia. Some non-drug therapies, such as reminiscence therapy, music therapy, aromatherapy, pet therapy, and doll therapy (DT), have been shown to be effective in temporarily alleviating or improving symptoms and improving the quality of life. Among these, DT has been studied for its simplicity and cost-effectiveness. It is effective in promoting and maintaining the affective-relational dimension of caregiving attachment and the attentive dimension of exploration in patients with advanced dementia, thus promoting clinically significant improvements in the ability to relate to the surrounding world. It was found that patients using Doll Therapy showed significant improvement in language, place evaluation, memory, movement and cognitive function compared to patients in the control group (treated with conventional therapy). Patients followed with DT showed significant improvements in agitation, irritability, and other psychological symptoms compared to controls; Patients' interaction and familiarity with dolls facilitated the formation of communication and attachment relationships, reduced behavioral and emotional disorders, delayed disease progression to a certain extent, and improved patients' cognitive function.
2022
2024-04-18
Doll Therapy: a non-pharmacological approach to Alzheimer's disease
BACKGROUND: in questo elaborato si è voluto descrivere la demenza di Alzheimer, che colpisce circa il 4,4% della popolazione ultrasessantacinquenne e circa il 20% della popolazione ultranovantenne, con un particolare appunto sulla terapia occupazionale, cioè tutti quei atteggiamenti messi ina atto allo scopo di alleviare o migliorare temporaneamente i sintomi e migliorare la qualità della vita. OBIETTIVO: individuare le migliori strategie per migliorare la qualità della vita nei pazienti affetti da demenza di Alzheimer. METERIALI E METODI: revisione della letteratura scientifica presente nelle banche dati di PubMed e Google Scholar. I risultati sono stati ottenuti mediante l’utilizzo delle seguenti parole chiave e dell’ operatore boleano “AND”: Alzheimer disease, Alzheimer disease/comunication, Alzheimer disease/doll therapy, Alzheimer disease/nursing. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI: attualmente non esistono trattamenti efficaci in grado di fermare la progressione della demenza di Alzheimer. Alcune terapie non farmacologiche, come la terapia della reminiscenza, la musicoterapia, l'aromaterapia, la pet therapy e la terapia con le bambole (DT), hanno dimostrato di essere efficaci nell'alleviare o migliorare temporaneamente i sintomi e nel migliorare la qualità della vita. Tra questi, il DT è stato studiato per la sua semplicità ed efficacia in termini di costi. È efficace nel promuovere e mantenere la dimensione affettivo-relazionale dell'attaccamento caregiving e la dimensione attenta dell'esplorazione nei pazienti con stadio avanzato di demenza, promuovendo così miglioramenti clinicamente significativi nella capacità di relazionarsi con il mondo circostante. È stato scoperto che i pazienti che utilizzavano la Doll Therapy mostravano un miglioramento significativo del linguaggio, della valutazione del luogo, della memoria, del movimento e della funzione cognitiva rispetto ai pazienti del gruppo di controllo (trattati con la terapia convenzionale). I pazienti seguiti con la DT hanno mostrato miglioramenti significativi nell'agitazione, nell'irritabilità e in altri sintomi psicologici rispetto ai controlli; l'interazione e la familiarità dei pazienti con le bambole ha facilitato la formazione di relazioni di comunicazione e attaccamento, ridotto i disturbi comportamentali ed emotivi, ritardato in una certa misura la progressione della malattia e migliorato la funzione cognitiva dei pazienti.  
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/17404