Lo sviluppo del cervello umano è un processo molto complesso, inizia a partire dalla terza settimana di gestazione e continua fino all’inizio dell’età adulta. Qualsiasi interferenza con il sistema endocrino potrebbe influenzare questo processo e provocare risultati deleteri. Gli interferenti endocrini sono sostanze chimiche che minano la nostra salute, alterando la segnalazione degli ormoni tiroidei e sessuali. In merito a ciò sono stati condotti numerosi studi epidemiologici e sperimentali che hanno verificato l’impatto degli interferenti endocrini sullo sviluppo neurologico. Per questo studio di coorte longitudinale sono state reclutate 1938 donne in gravidanza, le partecipanti hanno compilato questionari sui dati sociodemografici, tra cui l'età materna, l'etnia, il livello di istruzione e il reddito familiare. Le donne hanno fornito campioni di urina del secondo trimestre per misurare le concentrazioni del Bisfenolo A (BPA) e al Bisfenolo S (BPS) e campioni di sangue per valutare lo stato nutrizionale materno (selenio) e la co-esposizione ai metalli pesanti (cadmio) durante la gravidanza. Il neurosviluppo infantile invece è stato valutato con le Bayley Scales of Infant Development-III (Bayley-III) all'età di 2 anni. Tra i nutrienti e i metalli neurotossici, il selenio (Se) e il cadmio (Cd) sono stati i predittori più significativi dei punteggi della scala Bayley-III. Anche il sesso del bambino, l'etnia e il reddito familiare erano significativamente associati ai punteggi Bayley-III. Gli interferenti endocrini costituiscono un rischio significativo per lo sviluppo neurologico, modulato da variabili come il sesso del bambino e lo stato nutrizionale materno. L'esposizione al cadmio risulta essere un importante fattore di rischio. Questi risultati sottolineano la necessità di politiche di riduzione dell'esposizione agli interferenti endocrini e di ulteriori studi per comprendere meglio i meccanismi biologici sottostanti.

ESPOSIZIONE A SOSTANZE CHIMICHE CHE ALTERANO IL SISTEMA ENDOCRINO E IMPLICAZIONI PER LO SVILUPPO NEUROLOGICO

BELLABARBA, SARA
2023/2024

Abstract

Lo sviluppo del cervello umano è un processo molto complesso, inizia a partire dalla terza settimana di gestazione e continua fino all’inizio dell’età adulta. Qualsiasi interferenza con il sistema endocrino potrebbe influenzare questo processo e provocare risultati deleteri. Gli interferenti endocrini sono sostanze chimiche che minano la nostra salute, alterando la segnalazione degli ormoni tiroidei e sessuali. In merito a ciò sono stati condotti numerosi studi epidemiologici e sperimentali che hanno verificato l’impatto degli interferenti endocrini sullo sviluppo neurologico. Per questo studio di coorte longitudinale sono state reclutate 1938 donne in gravidanza, le partecipanti hanno compilato questionari sui dati sociodemografici, tra cui l'età materna, l'etnia, il livello di istruzione e il reddito familiare. Le donne hanno fornito campioni di urina del secondo trimestre per misurare le concentrazioni del Bisfenolo A (BPA) e al Bisfenolo S (BPS) e campioni di sangue per valutare lo stato nutrizionale materno (selenio) e la co-esposizione ai metalli pesanti (cadmio) durante la gravidanza. Il neurosviluppo infantile invece è stato valutato con le Bayley Scales of Infant Development-III (Bayley-III) all'età di 2 anni. Tra i nutrienti e i metalli neurotossici, il selenio (Se) e il cadmio (Cd) sono stati i predittori più significativi dei punteggi della scala Bayley-III. Anche il sesso del bambino, l'etnia e il reddito familiare erano significativamente associati ai punteggi Bayley-III. Gli interferenti endocrini costituiscono un rischio significativo per lo sviluppo neurologico, modulato da variabili come il sesso del bambino e lo stato nutrizionale materno. L'esposizione al cadmio risulta essere un importante fattore di rischio. Questi risultati sottolineano la necessità di politiche di riduzione dell'esposizione agli interferenti endocrini e di ulteriori studi per comprendere meglio i meccanismi biologici sottostanti.
2023
2024-07-22
EXPOSURE TO ENDOCRINE- DISRUPTING CHEMICALS AND IMPLICATIONS FOR NEURODEVELOPMENT
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/18153