Sebbene le città stiano progredendo nell’applicazione delle strategie e piani di adattamento al cambiamento climatico, le amministrazioni locali non sempre coinvolgono in questo processo i cittadini che abitano e vivono il territorio. In questo modo le Pubbliche Amministrazioni perdono, da una parte, l’opportunità di capitalizzare le energie e le conoscenze locali, e dall’altra, di sostenere una cultura dell’adattamento. Avvicinare il tema della pianificazione climatica a quello dei processi partecipativi è cruciale nello sviluppo della resilienza climatica delle comunità locali. Con questa tesi si si è scelto di sviluppare un ragionamento circa il potenziale ruolo dei Patti di Collaborazione per l'amministrazione condivisa dei Beni Comuni ritenendo questi strumenti efficaci per saldare la collaborazione tra cittadini e governo locale, per finalità di interesse generale (come, ad esempio, l’incremento dei servizi ecosistemici in ambito urbano) I patti di Collaborazione danno valore giuridico e collocano la volontaria azione di cura della comunità al centro dell’azione rigenerativa. I risultati di questa ricerca hanno mostrato come il coinvolgimento dei cittadini nella salvaguardia e sviluppo dei Beni Comuni Urbani “Ambientali” sia una strategia capace di mettere in rete processi di governance condivisa della cosa pubblica e di incentivare efficacemente i meccanismi di rigenerazione diffusa nell’adattamento ai cambiamenti climatici. Fra gli outputs dei Patti di Collaborazione vi è certamente l’aumento della resilienza del sistema sociale-ecologico alla scala locale. Parole chiave: adattamento climatico, città, amministrazione condivisa, beni comuni, processi partecipativi
LA GESTIONE CONDIVISA DEI BENI COMUNI URBANI COME PRATICA PER L’ADATTAMENTO CLIMATICO NELLE CITTÀ
SESTILLI, GIULIA
2023/2024
Abstract
Sebbene le città stiano progredendo nell’applicazione delle strategie e piani di adattamento al cambiamento climatico, le amministrazioni locali non sempre coinvolgono in questo processo i cittadini che abitano e vivono il territorio. In questo modo le Pubbliche Amministrazioni perdono, da una parte, l’opportunità di capitalizzare le energie e le conoscenze locali, e dall’altra, di sostenere una cultura dell’adattamento. Avvicinare il tema della pianificazione climatica a quello dei processi partecipativi è cruciale nello sviluppo della resilienza climatica delle comunità locali. Con questa tesi si si è scelto di sviluppare un ragionamento circa il potenziale ruolo dei Patti di Collaborazione per l'amministrazione condivisa dei Beni Comuni ritenendo questi strumenti efficaci per saldare la collaborazione tra cittadini e governo locale, per finalità di interesse generale (come, ad esempio, l’incremento dei servizi ecosistemici in ambito urbano) I patti di Collaborazione danno valore giuridico e collocano la volontaria azione di cura della comunità al centro dell’azione rigenerativa. I risultati di questa ricerca hanno mostrato come il coinvolgimento dei cittadini nella salvaguardia e sviluppo dei Beni Comuni Urbani “Ambientali” sia una strategia capace di mettere in rete processi di governance condivisa della cosa pubblica e di incentivare efficacemente i meccanismi di rigenerazione diffusa nell’adattamento ai cambiamenti climatici. Fra gli outputs dei Patti di Collaborazione vi è certamente l’aumento della resilienza del sistema sociale-ecologico alla scala locale. Parole chiave: adattamento climatico, città, amministrazione condivisa, beni comuni, processi partecipativiFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/18475