The study focuses on the role of copper in breast cancer progression, analysing how copper chelation can influence various aspects of cancer cell behaviour, in particular EMT. Specifically, different cell lines were treated with TRIEN and subjected to analyses to evaluate the expression of protein markers, cell migration, the expression of specific genes and the metabolic profile. It is shown that the reduction in copper levels has variable effects depending on the cell line considered. In particular, in HER2- cells, it was observed that copper chelation initially increases invasion capacity, but in the long term, it reduces cell aggressiveness. In fact, the changes observed could be linked to differential activation of AKT kinase and repression of STAT3 signalling. Consequently, the overall effect of TRIEN could lead to a reduction in tumour aggressiveness and a better response to treatment. This means that the manipulation of copper levels could have significant implications in new therapeutic strategies for breast cancer.

Lo studio si concentra sul ruolo del rame nella progressione del tumore al seno, analizzando come la chelazione del rame possa influenzare vari aspetti del comportamento delle cellule tumorali, in particolare l’EMT. Nello specifico, le diverse linee cellulari sono state trattate con il TRIEN e sono state sottoposte a delle analisi per valutare l’espressione di marcatori proteici, la migrazione cellulare, l’espressione di specifici geni e il profilo metabolico. Si evidenzia che la riduzione dei livelli di rame ha effetti variabili a seconda della linea cellulare considerata. In particolare, nelle cellule HER2-, è stato osservato che la chelazione del rame inizialmente aumenta la capacità di invasione, ma a lungo termine, riduce l’aggressività delle cellule. Infatti, i cambiamenti osservati potrebbero essere legati all’attivazione differenziale della chinasi AKT e alla repressione della segnalazione STAT3. DI conseguenza, l’effetto complessivo del TRIEN potrebbe condurre a una riduzione dell’aggressività tumorale e a una migliore risposta ai trattamenti. Ciò significa che la manipolazione dei livelli di rame potrebbe avere implicazioni significative nelle nuove strategie terapeutiche per il cancro al seno

Ruolo del Rame nel cancro al seno HER2 negativo: una nuova prospettiva diagnostica

CANDELORI, ARIANNA
2023/2024

Abstract

The study focuses on the role of copper in breast cancer progression, analysing how copper chelation can influence various aspects of cancer cell behaviour, in particular EMT. Specifically, different cell lines were treated with TRIEN and subjected to analyses to evaluate the expression of protein markers, cell migration, the expression of specific genes and the metabolic profile. It is shown that the reduction in copper levels has variable effects depending on the cell line considered. In particular, in HER2- cells, it was observed that copper chelation initially increases invasion capacity, but in the long term, it reduces cell aggressiveness. In fact, the changes observed could be linked to differential activation of AKT kinase and repression of STAT3 signalling. Consequently, the overall effect of TRIEN could lead to a reduction in tumour aggressiveness and a better response to treatment. This means that the manipulation of copper levels could have significant implications in new therapeutic strategies for breast cancer.
2023
2024-10-21
Role of Copper on HER2-negative breast cancer: a new diagnostic perspective
Lo studio si concentra sul ruolo del rame nella progressione del tumore al seno, analizzando come la chelazione del rame possa influenzare vari aspetti del comportamento delle cellule tumorali, in particolare l’EMT. Nello specifico, le diverse linee cellulari sono state trattate con il TRIEN e sono state sottoposte a delle analisi per valutare l’espressione di marcatori proteici, la migrazione cellulare, l’espressione di specifici geni e il profilo metabolico. Si evidenzia che la riduzione dei livelli di rame ha effetti variabili a seconda della linea cellulare considerata. In particolare, nelle cellule HER2-, è stato osservato che la chelazione del rame inizialmente aumenta la capacità di invasione, ma a lungo termine, riduce l’aggressività delle cellule. Infatti, i cambiamenti osservati potrebbero essere legati all’attivazione differenziale della chinasi AKT e alla repressione della segnalazione STAT3. DI conseguenza, l’effetto complessivo del TRIEN potrebbe condurre a una riduzione dell’aggressività tumorale e a una migliore risposta ai trattamenti. Ciò significa che la manipolazione dei livelli di rame potrebbe avere implicazioni significative nelle nuove strategie terapeutiche per il cancro al seno
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/18961