MARGHERA TRANSITION Strategia di rigenerazione dell’area Ex-Complessi a Porto Marghera

The phenomenon of deindustrialization has profoundly affected urban development globally in the late 20th century, generating urban voids and obsolete industrial sites. Mestre, with a strong industrial footprint, represents a significant example of this change, with areas such as Porto Marghera that have contributed to defining the identity of the place. However, the historical and cultural value of these sites is often overlooked, due to the negative connotations associated with industry, especially in relation to environmental impact and health. This research aims to develop a strategy for the regeneration of abandoned industrial areas, which are currently in a state of degradation. It is essential to recognize the value of these sites as physical testimonies of the past and as opportunities to create new cultural and community spaces. An example of this approach is represented by the M9, the museum of the 20th century in Mestre, which has started a process of urban reuse and regeneration, although it risks remaining isolated in the cultural context. The Villard:25 call, a traveling seminar now in its 25th edition, involves several faculties of architecture and engineering, with the aim of exploring how M9 can act as a cultural platform for the surrounding area. The research is based on preliminary analyses conducted by students, thus helping to define macro-objectives for the general strategy. The territory of Mestre and Porto Marghera presents a series of “monuments” awaiting recovery, which could be transformed into new cultural places through the valorization of their history. The idea of ​​reusing abandoned buildings aims to create cultural spaces accessible to both residents and tourists, in synergy with the M9, promoting themes of progress and sustainability. In a context of growing awareness on the issues of the climate crisis, the research highlights the need to recover the industrial sites of Porto Marghera in a sustainable way, proposing a development model that includes the reuse and recycling of the built heritage. The project focuses on the Ex-complex area of ​​Porto Marghera, currently abandoned, and aims to integrate it into the context of the Polo Vega, an innovation and research center. The recovery of this area includes the creation of new green spaces, residences for workers and visitors, and a museum of science and industry, dedicated to the history of Porto Marghera and education on energy and industrial issues. This approach intends not only to recover the industrial heritage, but also to promote a sustainable future for the community and the territory.

Il fenomeno della deindustrializzazione ha influenzato profondamente lo sviluppo urbano a livello globale nel tardo XX secolo, generando vuoti urbani e siti industriali obsoleti. Mestre, con una forte impronta industriale, rappresenta un esempio significativo di questo cambiamento, con aree come Porto Marghera che hanno contribuito a definire l’identità del luogo. Tuttavia, il valore storico e culturale di questi siti è spesso trascurato, complici le connotazioni negative associate all’industria, specialmente in relazione all’impatto ambientale e alla salute. La presente ricerca si propone di sviluppare una strategia per il recupero delle aree industriali dismesse, che attualmente versano in uno stato di degrado. È fondamentale riconoscere il valore di tali siti come testimonianze fisiche del passato e come opportunità per creare nuovi spazi culturali e di aggregazione per la comunità. Un esempio di questo approccio è rappresentato dall’M9, il museo del ‘900 a Mestre, che ha avviato un processo di riuso urbano e rigenerazione, sebbene rischi di rimanere isolato nel contesto culturale. La call Villard:25, un seminario itinerante giunto alla sua 25esima edizione, coinvolge diverse facoltà di architettura e ingegneria, con l’obiettivo di esplorare come M9 possa fungere da piattaforma culturale per il territorio circostante. La ricerca si basa sulle analisi preliminari condotte dagli studenti, contribuendo così a definire macro-obiettivi per la strategia generale. Il territorio di Mestre e Porto Marghera presenta una serie di “monumenti” in attesa di recupero, che potrebbero trasformarsi in nuovi luoghi culturali attraverso la valorizzazione della loro storia. L’idea di riutilizzare edifici dismessi mira a creare spazi culturali accessibili sia ai residenti che ai turisti, in sinergia con l’M9, promuovendo tematiche di progresso e sostenibilità. In un contesto di crescente consapevolezza sui temi della crisi climatica, la ricerca evidenzia la necessità di recuperare i siti industriali di Porto Marghera in modo sostenibile, proponendo un modello di sviluppo che include il riuso e il riciclo del patrimonio costruito. Il progetto si concentra sull’area Ex-complessi di Porto Marghera, attualmente abbandonata, e mira a integrarla nel contesto del Polo Vega, un centro di innovazione e ricerca. Il recupero di quest’area prevede la creazione di nuovi spazi verdi, residenze per lavoratori e visitatori, e un museo della scienza e dell’industria, dedicato alla storia di Porto Marghera e all’educazione su tematiche energetiche e industriali. Questo approccio intende non solo recuperare il patrimonio industriale, ma anche promuovere un futuro sostenibile per la comunità e il territorio.