Il cuore può essere visto come un motore biologico che produce lavoro meccanico, una pompa che, per mezzo di variazioni di pressione, si contrae (sistole) e si rilassa (diastole), consentendo la sinergia di due circuiti: la circolazione polmonare, nella quale il sangue povero di ossigeno e nutrienti viene portato nei polmoni per ossigenarlo, e la circolazione sistemica, in cui il sangue ossigenato viene distribuito ai tessuti del corpo. La presenza del setto interatriale e interventricolare isola la parte destra del cuore da quella sinistra, permettendo la separazione delle due circolazioni, mentre le valvole cardiache assicurano l’unidirezionalità del sangue, impedendo il reflusso tra atri e ventricoli o tra ventricoli e vasi sanguigni. Il coordinamento del ciclo cardiaco è affidato ai potenziali d’azione generati dalle cellule pacemaker e propagati dalle cellule contrattili. I processi di depolarizzazione e ripolarizzazione possono essere misurati nel tempo ed in termini di differenze di potenziale, utilizzando un elettrocardiografo. Oltre a valutare la conduzione elettrica attraverso il tracciato elettrocardiografico, sfruttando gli ultrasuoni tramite l’ecocardiografia, è possibile osservare la struttura ed il funzionamento cardiaco. Un’analisi meno approfondita ma più versatile è attuabile con i sensori indossabili che permettono di monitorare i parametri di salute personali e di quantificare le prestazioni ed i livelli di fitness. L’attività fisica, se svolta regolarmente e per lunghi periodi, può determinare adattamenti morfologici, funzionali e regolatori del sistema cardiovascolare che consentono di migliorare le prestazioni atletiche e che caratterizzano il cuore dell’atleta. Le modificazioni dipendono da diversi fattori, tra cui la tipologia di sport praticato (di resistenza, di potenza o misto). È essenziale riuscire a differenziare le peculiarità del rimodellamento cardiaco dalle condizioni patologiche per prevenire una morta improvvisa da sport (MIS). La MIS è spesso associata a malattie cardiovascolari preesistenti, molte delle quali silenti. Un modo per tradurre numericamente il rischio cardiovascolare è definire l’età del cuore. Il calcolo può essere effettuato partendo da un elettrocardiogramma analizzato tramite modelli statistici, di machine learning o di deep learning, oppure applicando l’analisi radiomica nella diagnostica per immagini. Utilizzando il calcolatore della “Heart foundation” è stata calcolata l’età del cuore per tre database e sono stati effettuati due confronti: “fumatori e non” e “uomini e donne”. È stato osservato che il fumo ha un impatto negativo sulla salute cardiovascolare, determinando un aumento dell’età cardiaca in tutti i soggetti esaminati; un’ulteriore constatazione è che a seconda del sesso varia l’andamento dell’età cardiaca: è stato riscontrato uno scostamento tra età stimata ed età cronologica tendenzialmente maggiore negli uomini ed una maggiore variabilità nelle donne. L’età del cuore potrebbe essere inserita nelle routine di screening di atleti professionisti o amatori. Tuttavia, al momento non risulta adeguata a tale scopo poiché esclude dalla valutazione le fasce d’età più giovani
ETÀ CARDIACA: METODI DI STIMA E VALUTAZIONE DEL SUO UTILIZZO COME INDICE DI PREVENZIONE PER LA MORTE CARDIACA IMPROVVISA DA SPORT
GALLI, AURORA
2023/2024
Abstract
Il cuore può essere visto come un motore biologico che produce lavoro meccanico, una pompa che, per mezzo di variazioni di pressione, si contrae (sistole) e si rilassa (diastole), consentendo la sinergia di due circuiti: la circolazione polmonare, nella quale il sangue povero di ossigeno e nutrienti viene portato nei polmoni per ossigenarlo, e la circolazione sistemica, in cui il sangue ossigenato viene distribuito ai tessuti del corpo. La presenza del setto interatriale e interventricolare isola la parte destra del cuore da quella sinistra, permettendo la separazione delle due circolazioni, mentre le valvole cardiache assicurano l’unidirezionalità del sangue, impedendo il reflusso tra atri e ventricoli o tra ventricoli e vasi sanguigni. Il coordinamento del ciclo cardiaco è affidato ai potenziali d’azione generati dalle cellule pacemaker e propagati dalle cellule contrattili. I processi di depolarizzazione e ripolarizzazione possono essere misurati nel tempo ed in termini di differenze di potenziale, utilizzando un elettrocardiografo. Oltre a valutare la conduzione elettrica attraverso il tracciato elettrocardiografico, sfruttando gli ultrasuoni tramite l’ecocardiografia, è possibile osservare la struttura ed il funzionamento cardiaco. Un’analisi meno approfondita ma più versatile è attuabile con i sensori indossabili che permettono di monitorare i parametri di salute personali e di quantificare le prestazioni ed i livelli di fitness. L’attività fisica, se svolta regolarmente e per lunghi periodi, può determinare adattamenti morfologici, funzionali e regolatori del sistema cardiovascolare che consentono di migliorare le prestazioni atletiche e che caratterizzano il cuore dell’atleta. Le modificazioni dipendono da diversi fattori, tra cui la tipologia di sport praticato (di resistenza, di potenza o misto). È essenziale riuscire a differenziare le peculiarità del rimodellamento cardiaco dalle condizioni patologiche per prevenire una morta improvvisa da sport (MIS). La MIS è spesso associata a malattie cardiovascolari preesistenti, molte delle quali silenti. Un modo per tradurre numericamente il rischio cardiovascolare è definire l’età del cuore. Il calcolo può essere effettuato partendo da un elettrocardiogramma analizzato tramite modelli statistici, di machine learning o di deep learning, oppure applicando l’analisi radiomica nella diagnostica per immagini. Utilizzando il calcolatore della “Heart foundation” è stata calcolata l’età del cuore per tre database e sono stati effettuati due confronti: “fumatori e non” e “uomini e donne”. È stato osservato che il fumo ha un impatto negativo sulla salute cardiovascolare, determinando un aumento dell’età cardiaca in tutti i soggetti esaminati; un’ulteriore constatazione è che a seconda del sesso varia l’andamento dell’età cardiaca: è stato riscontrato uno scostamento tra età stimata ed età cronologica tendenzialmente maggiore negli uomini ed una maggiore variabilità nelle donne. L’età del cuore potrebbe essere inserita nelle routine di screening di atleti professionisti o amatori. Tuttavia, al momento non risulta adeguata a tale scopo poiché esclude dalla valutazione le fasce d’età più giovaniFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/19437