Questo progetto vuole analizzare in primis lo sviluppo del linguaggio nel bambino ipovedente e successivamente andare a rispondere a tale interrogativo: "è corretto valutare il linguaggio nei bambini ipovedenti attraverso test che utilizzano materiale standardizzato per soggetti che non presentano disabilità visiva? " Considerando il TVL (Test per la Valutazione del Linguaggio) e le sue immagini è stato possibile riscontrare con facilità delle caratteristiche non particolarmente appropriate per bambini con deficit visivo. Per questo motivo, analizzando e utilizzando le "Leggi della percezione visiva”, si è provveduto alla modifica delle immagini soffermandosi con particolare attenzione su soggetti, bordi e colori. Analizzando quindi, un campione che avesse come criteri di inclusione: - quelli richiesti dal TVL (Test di valutazione del linguaggio) principalmente cioè l’età compresa tra i 2,5 e i 6 anni, - un grado di ipovisione accertato; si è provveduto alla somministrazione del test in versione originale e successivamente con gli stimoli modificati. È importante affermare che il campione considerato non risulta particolarmente ampio e che quindi la validità di tale studio risulta limitata. Tuttavia, elaborando i risultati ottenuti è possibile affermare che tutti i bambini hanno riscontrato maggiore facilità nell’individuare a livello visivo gli items corretti, mantenendo talvolta gli errori che venivano commessi a prescindere dalla percezione visiva e quindi rappresentativi di un’effettiva difficoltà di linguaggio. I corrispettivi valori accertati dalle due versioni del test, per ogni singolo caso clinico, risultano identificare differenti livelli linguistici. Questo dimostra che talvolta il profilo linguistico stilato da tale valutazione è influenzato negativamente dalle caratteristiche qualitative dalle immagini del test originale. Per questo, si ritiene non effettivamente adeguato valutare bambini con disabilità visiva attraverso l’utilizzo di test che presentino immagine standardizzate per normovedenti.
Sviluppo del linguaggio e percezione visiva nel bambino ipovedente. Indagine sul TVL : criticità e considerazioni per una corretta valutazione del linguaggio
FEDERICI, AURORA
2023/2024
Abstract
Questo progetto vuole analizzare in primis lo sviluppo del linguaggio nel bambino ipovedente e successivamente andare a rispondere a tale interrogativo: "è corretto valutare il linguaggio nei bambini ipovedenti attraverso test che utilizzano materiale standardizzato per soggetti che non presentano disabilità visiva? " Considerando il TVL (Test per la Valutazione del Linguaggio) e le sue immagini è stato possibile riscontrare con facilità delle caratteristiche non particolarmente appropriate per bambini con deficit visivo. Per questo motivo, analizzando e utilizzando le "Leggi della percezione visiva”, si è provveduto alla modifica delle immagini soffermandosi con particolare attenzione su soggetti, bordi e colori. Analizzando quindi, un campione che avesse come criteri di inclusione: - quelli richiesti dal TVL (Test di valutazione del linguaggio) principalmente cioè l’età compresa tra i 2,5 e i 6 anni, - un grado di ipovisione accertato; si è provveduto alla somministrazione del test in versione originale e successivamente con gli stimoli modificati. È importante affermare che il campione considerato non risulta particolarmente ampio e che quindi la validità di tale studio risulta limitata. Tuttavia, elaborando i risultati ottenuti è possibile affermare che tutti i bambini hanno riscontrato maggiore facilità nell’individuare a livello visivo gli items corretti, mantenendo talvolta gli errori che venivano commessi a prescindere dalla percezione visiva e quindi rappresentativi di un’effettiva difficoltà di linguaggio. I corrispettivi valori accertati dalle due versioni del test, per ogni singolo caso clinico, risultano identificare differenti livelli linguistici. Questo dimostra che talvolta il profilo linguistico stilato da tale valutazione è influenzato negativamente dalle caratteristiche qualitative dalle immagini del test originale. Per questo, si ritiene non effettivamente adeguato valutare bambini con disabilità visiva attraverso l’utilizzo di test che presentino immagine standardizzate per normovedenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/19648