ABSTRACT INTRODUZIONE: l’incidenza del diabete mellito è aumentata rapidamente in tutto il mondo e la complicanza più frequente e difficile da trattare del diabete è l’ulcera del piede diabetico che è la principale causa di ospedalizzazione nonché di amputazione non traumatica. Le ferite croniche sono difficili da curare e la guarigione è lenta. La guarigione dell’ulcera del piede diabetico può essere ritardata o impedita per molte ragioni, tra cui l’infiammazione cronica, infezione, neuropatia sensoriale, disturbi motori del piede, edema e alti livelli di glucosio nel sangue e nell’area dell’ulcera. La terapia ottimale per le ulcere del piede diabetico rimane poco definita. La garza imbevuta di soluzione salina (MWC = moist wound care) è stata considerata il metodo standard, ma è difficile mantenere costantemente un ambiente umido per la ferita con queste medicazioni (che devono essere sostituite almeno due volte al giorno). Successivamente, sono state sviluppate varie tecnologie avanzate, tra cui la medicazione avanzata per ferite umide (AMWT = advanced moist wound therapy) (idrogel, idrocolloidi, schiume, alginati, ecc.), composti di debridement enzimatici, fattori di crescita, ossigenoterapia iperbarica, sostituti cutanei, terapia a pressione negativa (NPWT = negative pressure wound therapy), ecc. La terapia a pressione negativa, come nuova terapia emergente, è un sistema non invasivo che utilizza una pressione negativa controllata e localizzata in maniera continua o intermittente, tramite una pompa specifica, che è collegata alla medicazione con schiuma a pori aperti, raccoglie gli essudati dalla ferita e è in grado di promuovere la guarigione di vari tipi di ferite tra cui l’ulcera del piede diabetico. OBIETTIVO: revisionare la letteratura, all’interno delle banche dati, per confrontare l’efficacia e la sicurezza della terapia a pressione negativa con la medicazione umida delle ferite nel trattamento delle ulcere del piede diabetico. MATERIALI E METODI: tra marzo 2024 e settembre 2024 è stata realizzata una revisione narrativa della letteratura tramite le banche dati PubMed, Cochrane, utilizzando le parole chiave per la ricerca degli articoli più pertinenti, come “diabetic foot ulcer, negative pressure wound therapy, moist wound therapy”. Sono stati inclusi articoli pubblicati dal 2005 ad oggi, e dalla ricerca effettuata, sono risultati rispondenti al quesito di ricerca 9 articoli. RISULTATI: sono stati inclusi in questo studio 9 articoli e dai risultati della ricerca emerge che un numero maggiore di pazienti sottoposti a terapia a pressione negativa rispetto a quelli sottoposti a medicazione umida ha ottenuto più velocemente la chiusura completa dell’ulcera [Blume, et al [37] 73 pazienti su 169 (43,2%) (NPWT) rispetto 48 pazienti su 166 (28,9%) (AMWT)]. Con la terapia a pressione negativa c’è una maggiore diminuzione dell’area della ferita [Ravari, et al [40] 39,5 ± 9,1 cm2 prima vs. 28,8 ± 8,5 cm2 dopo (NPWT) rispetto a 36,9 ± 10,4 cm2 prima vs. 54,2 ± 12,5 cm 2 dopo (MWC)], aumento più rapido del tasso di comparsa del tessuto di granulazione [El-Barbary, et al [42] 50 giorni (NPWT) rispetto 88 giorni (AMWT)] e un minor rischio di amputazione o resezione [Lone, et al [41] 3,6% (NPWT) rispetto 10,7% (MWC)]. CONCLUSIONE: la terapia a pressione negativa accelera il processo di guarigione della ferita e riduce il rischio di amputazione, senza alcuna frequenza aggiuntiva di eventi avversi rispetto alle medicazioni umide, nei pazienti con ulcere del piede diabetico. La NPWT si è dimostrata sicura e più efficace della medicazione umida per il trattamento delle ferite del piede diabetico. Questa terapia sottovuoto è un metodo ben tollerato con poche controindicazioni o complicazioni, il che rende la terapia altamente raccomandata per il trattamento delle ulcere del piede diabetico.
Wound care del piede diabetico: trattamenti a confronto
CIAFFONI, SAMANTA
2023/2024
Abstract
ABSTRACT INTRODUZIONE: l’incidenza del diabete mellito è aumentata rapidamente in tutto il mondo e la complicanza più frequente e difficile da trattare del diabete è l’ulcera del piede diabetico che è la principale causa di ospedalizzazione nonché di amputazione non traumatica. Le ferite croniche sono difficili da curare e la guarigione è lenta. La guarigione dell’ulcera del piede diabetico può essere ritardata o impedita per molte ragioni, tra cui l’infiammazione cronica, infezione, neuropatia sensoriale, disturbi motori del piede, edema e alti livelli di glucosio nel sangue e nell’area dell’ulcera. La terapia ottimale per le ulcere del piede diabetico rimane poco definita. La garza imbevuta di soluzione salina (MWC = moist wound care) è stata considerata il metodo standard, ma è difficile mantenere costantemente un ambiente umido per la ferita con queste medicazioni (che devono essere sostituite almeno due volte al giorno). Successivamente, sono state sviluppate varie tecnologie avanzate, tra cui la medicazione avanzata per ferite umide (AMWT = advanced moist wound therapy) (idrogel, idrocolloidi, schiume, alginati, ecc.), composti di debridement enzimatici, fattori di crescita, ossigenoterapia iperbarica, sostituti cutanei, terapia a pressione negativa (NPWT = negative pressure wound therapy), ecc. La terapia a pressione negativa, come nuova terapia emergente, è un sistema non invasivo che utilizza una pressione negativa controllata e localizzata in maniera continua o intermittente, tramite una pompa specifica, che è collegata alla medicazione con schiuma a pori aperti, raccoglie gli essudati dalla ferita e è in grado di promuovere la guarigione di vari tipi di ferite tra cui l’ulcera del piede diabetico. OBIETTIVO: revisionare la letteratura, all’interno delle banche dati, per confrontare l’efficacia e la sicurezza della terapia a pressione negativa con la medicazione umida delle ferite nel trattamento delle ulcere del piede diabetico. MATERIALI E METODI: tra marzo 2024 e settembre 2024 è stata realizzata una revisione narrativa della letteratura tramite le banche dati PubMed, Cochrane, utilizzando le parole chiave per la ricerca degli articoli più pertinenti, come “diabetic foot ulcer, negative pressure wound therapy, moist wound therapy”. Sono stati inclusi articoli pubblicati dal 2005 ad oggi, e dalla ricerca effettuata, sono risultati rispondenti al quesito di ricerca 9 articoli. RISULTATI: sono stati inclusi in questo studio 9 articoli e dai risultati della ricerca emerge che un numero maggiore di pazienti sottoposti a terapia a pressione negativa rispetto a quelli sottoposti a medicazione umida ha ottenuto più velocemente la chiusura completa dell’ulcera [Blume, et al [37] 73 pazienti su 169 (43,2%) (NPWT) rispetto 48 pazienti su 166 (28,9%) (AMWT)]. Con la terapia a pressione negativa c’è una maggiore diminuzione dell’area della ferita [Ravari, et al [40] 39,5 ± 9,1 cm2 prima vs. 28,8 ± 8,5 cm2 dopo (NPWT) rispetto a 36,9 ± 10,4 cm2 prima vs. 54,2 ± 12,5 cm 2 dopo (MWC)], aumento più rapido del tasso di comparsa del tessuto di granulazione [El-Barbary, et al [42] 50 giorni (NPWT) rispetto 88 giorni (AMWT)] e un minor rischio di amputazione o resezione [Lone, et al [41] 3,6% (NPWT) rispetto 10,7% (MWC)]. CONCLUSIONE: la terapia a pressione negativa accelera il processo di guarigione della ferita e riduce il rischio di amputazione, senza alcuna frequenza aggiuntiva di eventi avversi rispetto alle medicazioni umide, nei pazienti con ulcere del piede diabetico. La NPWT si è dimostrata sicura e più efficace della medicazione umida per il trattamento delle ferite del piede diabetico. Questa terapia sottovuoto è un metodo ben tollerato con poche controindicazioni o complicazioni, il che rende la terapia altamente raccomandata per il trattamento delle ulcere del piede diabetico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/19876