Introduction: in recent years, ultrasound has become a multidisciplinary tool not only for diagnosis but also as support for therapeutic procedures. It is used not only by physicians but also by properly trained nurses who require a rapid and non-invasive approach to patient care. The use of ultrasound for interventional purposes by nurses aims to improve the efficiency and effectiveness of the care process. **Objective:** To assess the effectiveness of nursing ultrasound and its implications in nursing practice. It aims to analyze how the use of ultrasound affects nurses' decision-making abilities, reduces diagnostic wait times, minimizes the need for invasive procedures, and promotes safer, more accurate, and personalized patient management. Materials and Methods: a literature review was conducted by consulting scientific databases such as PubMed, CINAHL, and Cochrane Library. Articles published from 2013 to 2024 that analyzed the use of ultrasound by nurses in specific clinical contexts were selected. The keywords used were "ultrasound," "nurse," "bladder scanner," "vascular access," and "nasogastric tube," combined using the boolean operator "AND." Results and Discussion: the applicability of nursing ultrasound is demonstrated across various care pathways. It is used in the identification of urinary retention, significantly reducing the use of urinary catheters and lowering the risk of urinary tract infections. Additionally, high sensitivity has been demonstrated in confirming the correct placement of nasogastric tubes, reducing the need for radiography. Regarding peripheral venous access, ultrasound has decreased the number of attempts required, reducing patient discomfort and improving workflow. Conclusions: nursing ultrasound proves to be an effective and versatile tool that enhances the quality of care, helps reduce complications, optimizes diagnosis and treatment times, and increases nurses' autonomy. Furthermore, it allows for safer and more personalized patient management.

Introduzione: negli ultimi anni l’ecografia è diventata un mezzo multidisciplinare non solo di diagnosi, ma anche di supporto alle procedure terapeutiche. Viene impiegata non solo da medici ma anche da infermieri, debitamente formati, che abbiano la necessità di implementare un approccio rapido e non invasivo all’assistito. L’ecografia a scopo interventistica utilizzata dagli infermieri è finalizzata a migliorare in termini di efficienza ed efficacia il percorso assistenziale. Obiettivo: valutare l’efficacia dell’ecografia infermieristica e le sue implicazioni nella pratica assistenziale. Mira ad analizzare come l’impiego dell’ecografia influenzi le capacità decisionali degli infermieri, riduca i tempi di attesa per le diagnosi, minimizzi la necessità di procedure invasive e favorisca una gestione del paziente più sicura, accurata e personalizzata. Materiali e Metodi: è stata effettuata una revisione della letteratura mediante consultazione di banche dati scientifiche come PubMed, CINAHL, Cochrene Library. Sono stati selezionati articoli pubblicati dal 2013 al 2024 che analizzavano l’uso dell’ecografia da parte di infermieri in contesti clinici specifici. Le parole chiave impiegate sono state “ultrasound”,“nurse”, “bladder scanner”, “vascular access”, “nasogastric tube”, utilizzando l’operatore booleano “AND” per combinare i termini. Risultati e discussione: l’applicabilità è dimostrata in vari percorsi assistenziali. E’ utilizzata nell’identificazione della ritenzione urinaria riducendo significativamente l’uso di cateteri vescicali, abbassando il rischio di infezioni urinarie. Inoltre, è stata dimostrata un’elevata sensibilità nel confermare il corretto posizionamento del sondino nasogastrico, riducendo la necessità di radiografie. Per quanto riguarda gli accessi venosi periferici, l’ecografia ha diminuito il numero di tentativi necessari, riducendo il disagio del paziente e migliorando il flusso di lavoro. Conclusioni: l’ecografia infermieristica si rileva uno strumento efficace e versatile che migliora la qualità dell’assistenza, contribuisce a ridurre le complicanze, ottimizza i tempi di diagnosi e trattamento ed aumenta l’autonomia degli infermieri; inoltre, consente una gestione del paziente più sicura e personalizzata.

EFFICACIA DELL'ECOGRAFIA INFERMIERISTICA ED IMPLICAZIONI NELLA PRATICA CLINICA: REVISIONE DELLA LETTERATURA

IACOPONI, MARIA
2023/2024

Abstract

Introduction: in recent years, ultrasound has become a multidisciplinary tool not only for diagnosis but also as support for therapeutic procedures. It is used not only by physicians but also by properly trained nurses who require a rapid and non-invasive approach to patient care. The use of ultrasound for interventional purposes by nurses aims to improve the efficiency and effectiveness of the care process. **Objective:** To assess the effectiveness of nursing ultrasound and its implications in nursing practice. It aims to analyze how the use of ultrasound affects nurses' decision-making abilities, reduces diagnostic wait times, minimizes the need for invasive procedures, and promotes safer, more accurate, and personalized patient management. Materials and Methods: a literature review was conducted by consulting scientific databases such as PubMed, CINAHL, and Cochrane Library. Articles published from 2013 to 2024 that analyzed the use of ultrasound by nurses in specific clinical contexts were selected. The keywords used were "ultrasound," "nurse," "bladder scanner," "vascular access," and "nasogastric tube," combined using the boolean operator "AND." Results and Discussion: the applicability of nursing ultrasound is demonstrated across various care pathways. It is used in the identification of urinary retention, significantly reducing the use of urinary catheters and lowering the risk of urinary tract infections. Additionally, high sensitivity has been demonstrated in confirming the correct placement of nasogastric tubes, reducing the need for radiography. Regarding peripheral venous access, ultrasound has decreased the number of attempts required, reducing patient discomfort and improving workflow. Conclusions: nursing ultrasound proves to be an effective and versatile tool that enhances the quality of care, helps reduce complications, optimizes diagnosis and treatment times, and increases nurses' autonomy. Furthermore, it allows for safer and more personalized patient management.
2023
2024-11-20
Effectiveness of Nurse-Performed Ultrasound and Implications in Clinical Practice: A Literature Review
Introduzione: negli ultimi anni l’ecografia è diventata un mezzo multidisciplinare non solo di diagnosi, ma anche di supporto alle procedure terapeutiche. Viene impiegata non solo da medici ma anche da infermieri, debitamente formati, che abbiano la necessità di implementare un approccio rapido e non invasivo all’assistito. L’ecografia a scopo interventistica utilizzata dagli infermieri è finalizzata a migliorare in termini di efficienza ed efficacia il percorso assistenziale. Obiettivo: valutare l’efficacia dell’ecografia infermieristica e le sue implicazioni nella pratica assistenziale. Mira ad analizzare come l’impiego dell’ecografia influenzi le capacità decisionali degli infermieri, riduca i tempi di attesa per le diagnosi, minimizzi la necessità di procedure invasive e favorisca una gestione del paziente più sicura, accurata e personalizzata. Materiali e Metodi: è stata effettuata una revisione della letteratura mediante consultazione di banche dati scientifiche come PubMed, CINAHL, Cochrene Library. Sono stati selezionati articoli pubblicati dal 2013 al 2024 che analizzavano l’uso dell’ecografia da parte di infermieri in contesti clinici specifici. Le parole chiave impiegate sono state “ultrasound”,“nurse”, “bladder scanner”, “vascular access”, “nasogastric tube”, utilizzando l’operatore booleano “AND” per combinare i termini. Risultati e discussione: l’applicabilità è dimostrata in vari percorsi assistenziali. E’ utilizzata nell’identificazione della ritenzione urinaria riducendo significativamente l’uso di cateteri vescicali, abbassando il rischio di infezioni urinarie. Inoltre, è stata dimostrata un’elevata sensibilità nel confermare il corretto posizionamento del sondino nasogastrico, riducendo la necessità di radiografie. Per quanto riguarda gli accessi venosi periferici, l’ecografia ha diminuito il numero di tentativi necessari, riducendo il disagio del paziente e migliorando il flusso di lavoro. Conclusioni: l’ecografia infermieristica si rileva uno strumento efficace e versatile che migliora la qualità dell’assistenza, contribuisce a ridurre le complicanze, ottimizza i tempi di diagnosi e trattamento ed aumenta l’autonomia degli infermieri; inoltre, consente una gestione del paziente più sicura e personalizzata.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/19892