INTRODUCTION: Organ donation is a voluntary, free, and anonymous act that offers a chance at a full life to those awaiting a transplant. It is a complex process involving not only the patient in a brain-death condition but also their family. The final decision of consent or refusal often rests with family members. This study aims to explore the factors that may influence the refusal of donation by families of brain-dead patients, with particular attention to the role of nursing care. MATERIALS AND METHODS:A literature review was conducted with searches in the electronic database “PubMed.” Selection criteria included filters that addressed the formulated research questions, allowing for free full-text or PDF format articles, in English and Portuguese, with accessible abstracts and no restriction on publication date, ensuring all relevant research was captured. Seven articles were selected, including: 2 observational studies, 2 literature reviews, 1 case report, 1 integrative review, and 1 qualitative study. RESULTS:The review found that key factors influencing refusal include a limited understanding of the concept of brain death, lack of knowledge about spinal reflexes, the influence of religious and cultural beliefs, suboptimal communication from healthcare staff, and other factors directly related to the care provided by nurses. Training for nursing staff, valuing their experience, and adopting clearer and more direct communication strategies appear essential to reducing the risk of donation refusal. DISCUSSION:The organ donation process is complex and influenced by various factors that extend beyond clinical aspects, encompassing emotional, cultural, and communicative dimensions. Despite an increase in donor numbers, the rate of opposition to donation remains significant. Nurses play a crucial role in improving donation consent through clearer and more direct communication, effectively addressing family beliefs and emotions, and ensuring respect and dignity by providing comprehensive care to the patient, beyond just clinical considerations. Improving staff training, valuing the experience of seasoned professionals, and raising awareness on topics like brain death and donation among families of patients in these delicate conditions are key interventions to ensure the success of the process.

INTRODUZIONE: La donazione degli organi è un atto volontario, gratuito e anonimo che consente di restituire una piena vita a chi attende un trapianto. È un processo complesso che coinvolge non solo il paziente nella condizione di morte encefalica ma anche la famiglia. La decisione di finale di consenso o negazione spesso spetta ai familiari. Questo studio si propone di esplorare i fattori che possono influenzare il rifiuto della donazione da parte dei familiari di pazienti in morte encefalica, con particolare attenzione al ruolo dell'assistenza infermieristica. MATERIALI E METODI: è stata condotta una revisione della letteratura con ricerca nei database elettronici “PubMed”. Nella scelta degli articoli da selezionare sono stati applicati alcuni criteri tramite filtri che rispondevano alle domande di ricerca formulate, disponibili in free full text o in formato pdf, in lingua inglese e portoghese che presentavano abstract consultabile ma nessun limite per data di pubblicazione, per garantire che venissero catturate tutte le ricerche pertinenti. Sono stati selezionati 7 articoli di cui: 2 studi osservazionali, 2 revisioni della letteratura, 1 case report, 1 revisione integrativa e 1 studio qualitativo. RISULTATI: Dalla revisione è risultato che i principali fattori che influenzano il rifiuto includono la scarsa comprensione del concetto di morte encefalica, la scarsa conoscenza dei riflessi spinali, l’influenza delle credenze religiose e culturali, la comunicazione non ottimale del personale sanitario e altri fattori legati direttamente all’assistenza che l’infermiere presta al paziente. La formazione del personale infermieristico, la valorizzazione dell’esperienza e l’adozione di strategie comunicative più chiare e dirette sembrerebbero essere essenziali per ridurre il rischio di rifiuto di donazione. DISCUSSIONE: Il processo di donazione di organi è complesso e influenzato da vari fattori che vanno oltre l'aspetto clinico, includendo aspetti emotivi, culturali e comunicativi. Nonostante l'aumento del numero di donatori, la percentuale di opposizioni alla donazione resta significativa. L’infermiere gioca un ruolo cruciale nel migliorare il consenso alla donazione grazie ad una comunicazione più chiara e diretta, una corretta gestione delle credenze e delle emozioni della famiglia e la garanzia del rispetto e della dignità attraverso un’attenta cura dell’assistito non solo sotto il punto di vista clinico ma globale. Migliorare la formazione del personale, valorizzare l’esperienza degli operatori più esperti e generare maggiore sensibilità su temi come la morte cerebrale e la donazione nei familiari di pazienti in queste delicate condizioni risultano essere interventi chiave per garantire il successo del processo.

Fattori determinanti nel processo di donazione degli organi e ruolo dell'assistenza infermieristica al paziente in morte encefalica: revisione narrativa della letteratura

MINNUCCI, MASCIA
2023/2024

Abstract

INTRODUCTION: Organ donation is a voluntary, free, and anonymous act that offers a chance at a full life to those awaiting a transplant. It is a complex process involving not only the patient in a brain-death condition but also their family. The final decision of consent or refusal often rests with family members. This study aims to explore the factors that may influence the refusal of donation by families of brain-dead patients, with particular attention to the role of nursing care. MATERIALS AND METHODS:A literature review was conducted with searches in the electronic database “PubMed.” Selection criteria included filters that addressed the formulated research questions, allowing for free full-text or PDF format articles, in English and Portuguese, with accessible abstracts and no restriction on publication date, ensuring all relevant research was captured. Seven articles were selected, including: 2 observational studies, 2 literature reviews, 1 case report, 1 integrative review, and 1 qualitative study. RESULTS:The review found that key factors influencing refusal include a limited understanding of the concept of brain death, lack of knowledge about spinal reflexes, the influence of religious and cultural beliefs, suboptimal communication from healthcare staff, and other factors directly related to the care provided by nurses. Training for nursing staff, valuing their experience, and adopting clearer and more direct communication strategies appear essential to reducing the risk of donation refusal. DISCUSSION:The organ donation process is complex and influenced by various factors that extend beyond clinical aspects, encompassing emotional, cultural, and communicative dimensions. Despite an increase in donor numbers, the rate of opposition to donation remains significant. Nurses play a crucial role in improving donation consent through clearer and more direct communication, effectively addressing family beliefs and emotions, and ensuring respect and dignity by providing comprehensive care to the patient, beyond just clinical considerations. Improving staff training, valuing the experience of seasoned professionals, and raising awareness on topics like brain death and donation among families of patients in these delicate conditions are key interventions to ensure the success of the process.
2023
2024-11-20
Determining factors in the organ donation process and role of nursing care in the brain-dead patient: narrative review of the literature
INTRODUZIONE: La donazione degli organi è un atto volontario, gratuito e anonimo che consente di restituire una piena vita a chi attende un trapianto. È un processo complesso che coinvolge non solo il paziente nella condizione di morte encefalica ma anche la famiglia. La decisione di finale di consenso o negazione spesso spetta ai familiari. Questo studio si propone di esplorare i fattori che possono influenzare il rifiuto della donazione da parte dei familiari di pazienti in morte encefalica, con particolare attenzione al ruolo dell'assistenza infermieristica. MATERIALI E METODI: è stata condotta una revisione della letteratura con ricerca nei database elettronici “PubMed”. Nella scelta degli articoli da selezionare sono stati applicati alcuni criteri tramite filtri che rispondevano alle domande di ricerca formulate, disponibili in free full text o in formato pdf, in lingua inglese e portoghese che presentavano abstract consultabile ma nessun limite per data di pubblicazione, per garantire che venissero catturate tutte le ricerche pertinenti. Sono stati selezionati 7 articoli di cui: 2 studi osservazionali, 2 revisioni della letteratura, 1 case report, 1 revisione integrativa e 1 studio qualitativo. RISULTATI: Dalla revisione è risultato che i principali fattori che influenzano il rifiuto includono la scarsa comprensione del concetto di morte encefalica, la scarsa conoscenza dei riflessi spinali, l’influenza delle credenze religiose e culturali, la comunicazione non ottimale del personale sanitario e altri fattori legati direttamente all’assistenza che l’infermiere presta al paziente. La formazione del personale infermieristico, la valorizzazione dell’esperienza e l’adozione di strategie comunicative più chiare e dirette sembrerebbero essere essenziali per ridurre il rischio di rifiuto di donazione. DISCUSSIONE: Il processo di donazione di organi è complesso e influenzato da vari fattori che vanno oltre l'aspetto clinico, includendo aspetti emotivi, culturali e comunicativi. Nonostante l'aumento del numero di donatori, la percentuale di opposizioni alla donazione resta significativa. L’infermiere gioca un ruolo cruciale nel migliorare il consenso alla donazione grazie ad una comunicazione più chiara e diretta, una corretta gestione delle credenze e delle emozioni della famiglia e la garanzia del rispetto e della dignità attraverso un’attenta cura dell’assistito non solo sotto il punto di vista clinico ma globale. Migliorare la formazione del personale, valorizzare l’esperienza degli operatori più esperti e generare maggiore sensibilità su temi come la morte cerebrale e la donazione nei familiari di pazienti in queste delicate condizioni risultano essere interventi chiave per garantire il successo del processo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/19898