Efficacia della tigeciclina nella guarigione delle ustioni infettate da stafilococco aureo meticillino-resistente

A burn is an alteration induced by a damaging agent placed in contact with a living tissue, for a guaranteed time along a tissue damage. It represents the fourth most common type of trauma in the world. The pathophysiology of burns is complex: although the state identifies different phases of the host's response to a burn injury, it is not yet well understood how in which sequence these moments interact with each other. What is certain is that the damaging agents (thermal, physical, chemical or electrical) trigger a first local and then systemic inflammatory response that is responsible for the damage, and in which it follows the healing process. The burn diagnosis is inspective. There are several systems for classifying burns, which evaluate the depth of the lesion and its extent: they guide the therapeutic process. Burn therapy includes resuscitation and support therapy, with personalized fluid therapy, medical therapy, with topical antibiotics, and surgical therapy, with debridement of burnt and necrotic tissue which can be followed by instructions for autologous skin grafts or heterologous, and finally rehabilitation. Even after good therapy, complications such as hypertrophic and keloid scars at the local level and multi-organ dysfunction at the systemic level can occur; we must also consider the significant impact that the eyes of a burn injury have on the quality of life, both physically and mentally. The objective of the present and future research in the medical field is to improve the management of a burn wound, especially in the long term; for example, in terms of treatment, we identify the drugs that facilitate the healing of the burn wound and promote its functional and aesthetic restitutio ad integrum. The experimental study object of this thesis is part of this furrow, which explores in vivo on mouse models the efficacy of tigecycline in the treatment of wounds from burns infected with methicillin-resistant Staphylococcus aureus (MRSA).

Un’ustione è un’alterazione indotta da un agente lesivo posto a contatto con un tessuto vivente, per un tempo sufficientemente lungo a produrre un danno tissutale. Essa rappresenta il quarto tipo di trauma più comune al mondo. La fisiopatologia delle ustioni è complessa: sebbene siano state identificate differenti fasi della risposta dell’ospite a una lesione da ustioni, non è ancora ben compreso come e in quale sequenza questi momenti interagiscano tra di loro. Certo è che gli agenti lesivi (termici, fisici, chimici o elettrici) innescano una risposta infiammatoria prima locale e poi sistemica che è responsabile del danno, e a cui segue il processo di guarigione. La diagnosi di ustione è ispettiva. Esistono diversi sistemi di classificazione delle ustioni, che valutano la profondità della lesione e la sua estensione: essi guidano l’iter terapeutico. La terapia delle ustioni include la terapia rianimatoria e di supporto, con fluidoterapia personalizzata, la terapia medica, con antibiotici a uso topico, e la terapia chirurgica, con debridement del tessuto ustionato e necrotico a cui può seguire l’utilizzo di innesti di cute autologa o eterologa, e infine la riabilitazione. Anche dopo una buona terapia si possono presentare complicanze come cicatrici ipertrofiche e cheloidi a livello locale e disfunzione multiorgano a livello sistemico; occorre anche considerare l’impatto significativo che gli esiti di una ferita da ustione hanno sulla qualità della vita, dal punto di vista fisico e mentale. L’obiettivo della attuale e futura ricerca in campo medico è perfezionare la gestione di una ferita da ustioni soprattutto a lungo termine; per esempio sul piano del trattamento occorre individuare farmaci che facilitino la guarigione della ferita da ustione e ne favoriscano la restitutio ad integrum funzionale ed estetica. In questo solco si inserisce lo studio sperimentale oggetto di questa tesi, che esplora in vivo su modelli murini l’efficacia della tigeciclina nel trattamento delle ferite da ustioni infette con Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA).