Introduction: wars have a profound and destabilizing impact on the child's mind, generating mental distress such as anxiety, post-traumatic stress disorder, depression, and sleep disorders; this combined with family loss and participating firsthand in wars generates a state of absolute hopelessness. This is precisely why the need to shed light on this issue arose, because it is topical and is, unfortunately, talked about very little. Aim: By recognizing and taking early care of migrant children from war or in war, the goal is the improvement of mental health outcomes so that the quality of life also increases. Materials and Methods: A narrative review of the literature was conducted, searching multiple databases such as PubMed, Cochrane, Cinahl and Web of Science for articles from the past ten years (2014-2024) that met the PIO search methodology, including eight. Results: five articles are from PubMed, three from Cinahl, all of them analyze a different setting, some are truly inspirational, highlighting how barbarities are still active today that over time depersonalize children and cause them to develop mental disorders. Discussion: Wars around the world highlight so much drama and suffering; war treats children as adults and takes childhood away from them, with all the rights it brings. So many stolen years, so much childhood erased. Conclusion: there is a need to develop more effective and targeted policies that take into consideration the psychological well-being of children at war or immigrants, calling on the international community to be more committed to the protection of children's rights; it is important to seize the opportunity to engage children and youth in an educational journey that they have probably not been able to undertake previously. Keywords: mental health, children, war, nurse

Introduzione: le guerre hanno un impatto profondo e destabilizzante nella mente del bambino, generando disagi mentali come ansia, disturbo post-traumatico da stress, depressione e disturbi del sonno; ciò unito a perdite familiari e partecipando in prima persona nelle guerre genera uno stato di perdizione assoluta. Proprio per questo è nata l’esigenza di far luce su questa tematica, perché è attuale e se ne parla, purtroppo, molto poco. Obiettivo: Con il riconoscimento e la presa in carico precoce dei bambini immigrati dalla guerra o in guerra, l’obiettivo è il miglioramento degli esiti della salute mentale, affinché aumenti anche la qualità di vita. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione narrativa della letteratura, ricercando in più banche dati come PubMed, Cochrane, Cinahl e Web of Science, articoli degli ultimi dieci anni (2014-2024) che rispondessero alla metodologia PIO di ricerca, includendone otto. Risultati: cinque articoli provengono da PubMed, tre da Cinahl, tutti loro analizzano un setting diverso, alcuni sono davvero d’ispirazione, evidenziando quanto ancora oggi siano attive delle barbarie che nel tempo depersonalizzano i bambini e li inducono a sviluppare disturbi psichici. Discussione: Le guerre nel mondo mettono in luce tanti drammi e sofferenze; la guerra considera i bambini come adulti e toglie a loro l’infanzia, con tutti i diritti che questa porta con sé. Quanti anni rubati, quanta infanzia cancellata. Conclusioni: c’è necessità di sviluppare politiche più efficaci e mirate che prendano in considerazione il benessere psicologico dei bambini in guerra o immigrati, invitando la comunità internazionale ad un maggior impegno nella protezione dei diritti minorili; è importante cogliere l’opportunità per coinvolgere i bambini e ragazzi in un percorso educativo che probabilmente essi non hanno potuto affrontare in precedenza. Parole chiave: mental health, children, war, nurse

Il DISAGIO MENTALE DEL BAMBINO IN TEMPO DI GUERRA

VRABIE, LILIANA
2023/2024

Abstract

Introduction: wars have a profound and destabilizing impact on the child's mind, generating mental distress such as anxiety, post-traumatic stress disorder, depression, and sleep disorders; this combined with family loss and participating firsthand in wars generates a state of absolute hopelessness. This is precisely why the need to shed light on this issue arose, because it is topical and is, unfortunately, talked about very little. Aim: By recognizing and taking early care of migrant children from war or in war, the goal is the improvement of mental health outcomes so that the quality of life also increases. Materials and Methods: A narrative review of the literature was conducted, searching multiple databases such as PubMed, Cochrane, Cinahl and Web of Science for articles from the past ten years (2014-2024) that met the PIO search methodology, including eight. Results: five articles are from PubMed, three from Cinahl, all of them analyze a different setting, some are truly inspirational, highlighting how barbarities are still active today that over time depersonalize children and cause them to develop mental disorders. Discussion: Wars around the world highlight so much drama and suffering; war treats children as adults and takes childhood away from them, with all the rights it brings. So many stolen years, so much childhood erased. Conclusion: there is a need to develop more effective and targeted policies that take into consideration the psychological well-being of children at war or immigrants, calling on the international community to be more committed to the protection of children's rights; it is important to seize the opportunity to engage children and youth in an educational journey that they have probably not been able to undertake previously. Keywords: mental health, children, war, nurse
2023
2024-11-22
MENTAL DISTRESS OF THE CHILD IN WARTIME
Introduzione: le guerre hanno un impatto profondo e destabilizzante nella mente del bambino, generando disagi mentali come ansia, disturbo post-traumatico da stress, depressione e disturbi del sonno; ciò unito a perdite familiari e partecipando in prima persona nelle guerre genera uno stato di perdizione assoluta. Proprio per questo è nata l’esigenza di far luce su questa tematica, perché è attuale e se ne parla, purtroppo, molto poco. Obiettivo: Con il riconoscimento e la presa in carico precoce dei bambini immigrati dalla guerra o in guerra, l’obiettivo è il miglioramento degli esiti della salute mentale, affinché aumenti anche la qualità di vita. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione narrativa della letteratura, ricercando in più banche dati come PubMed, Cochrane, Cinahl e Web of Science, articoli degli ultimi dieci anni (2014-2024) che rispondessero alla metodologia PIO di ricerca, includendone otto. Risultati: cinque articoli provengono da PubMed, tre da Cinahl, tutti loro analizzano un setting diverso, alcuni sono davvero d’ispirazione, evidenziando quanto ancora oggi siano attive delle barbarie che nel tempo depersonalizzano i bambini e li inducono a sviluppare disturbi psichici. Discussione: Le guerre nel mondo mettono in luce tanti drammi e sofferenze; la guerra considera i bambini come adulti e toglie a loro l’infanzia, con tutti i diritti che questa porta con sé. Quanti anni rubati, quanta infanzia cancellata. Conclusioni: c’è necessità di sviluppare politiche più efficaci e mirate che prendano in considerazione il benessere psicologico dei bambini in guerra o immigrati, invitando la comunità internazionale ad un maggior impegno nella protezione dei diritti minorili; è importante cogliere l’opportunità per coinvolgere i bambini e ragazzi in un percorso educativo che probabilmente essi non hanno potuto affrontare in precedenza. Parole chiave: mental health, children, war, nurse
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/19962