Introduction: Alzheimer's disease represents one of the most complex health challenges globally, with approximately 50 million people affected by the disease. Currently, there is no definitive cure, so the focus is on interventions that can slow the progression of the disease in order to improve patients' quality of life. This study aims to analyze nonpharmacological care strategies, such as cognitive stimulation, music therapy and the Gentlecare model, to preserve patients' dignity and autonomy. Materials and Methods: A literature review was conducted on scientific databases such as PubMed and Google Scholar, using MeSH terms and search strings to select relevant studies published in the past five years. Seventeen articles meeting the inclusion criteria related to Alzheimer's disease care interventions were considered. Results: The non pharmacological strategies examined showed a positive impact. In addition, the gentlecare model helped reduce the use of physical and pharmacological restraints, creating a supportive environment that enhances patients' residual abilities. These interventions showed a decrease in stress in caregivers, suggesting that such strategies can improve not only the lives of patients but also those of their caregivers. Analysis: The data indicate that non pharmacological interventions can slow functional decline and promote a more humane and dignified environment. The evidence suggests that the effectiveness of these strategies depends on the intensity and personalization of the interventions. Discussion and conclusion: Nonpharmacological strategies have been shown to be essential in improving the quality of life of Alzheimer's patients and reducing the burden on caregivers. The Gentlecare model turns out to be an innovative and holistic strategy that enhances patients' residual abilities by offering a personalized approach. Further studies are needed to fully integrate these therapies into daily clinical practice and to evaluate their long-term impact on disease progression. Keywords: Alzheimer's disease, non-pharmacological therapies, music therapy, reality orientation therapy, reminiscence therapy, pet therapy, gentlecare model.

Introduzione: La malattia di Alzheimer rappresenta una delle sfide sanitarie più complesse a livello globale, con circa 50 milioni di persone affette da questa malattia. Attualmente non esiste una cura definitiva, pertanto l’attenzione si concentra su interventi che possano rallentare la progressione della malattia al fine di migliorare la qualità della vita dei pazienti. Questo studio si propone di analizzare le strategie assistenziali non farmacologiche, come la stimolazione cognitiva, la musicoterapia e il modello Gentlecare, per preservare la dignità e l’autonomia dei pazienti. Materiali e metodi: È stata condotta una revisione della letteratura su database scientifici quali PubMed e Google Scholar, utilizzando termini MeSH e stringhe di ricerca per selezionare studi pertinenti pubblicati negli ultimi cinque anni. Sono stati presi in considerazione 17 articoli che soddisfano i criteri di inclusione relativi a interventi assistenziali per la malattia di Alzheimer. Risultati: Le strategie non farmacologiche esaminate hanno mostrato un impatto positivo. Inoltre, il modello gentlecare ha contribuito a ridurre l'uso di contenzioni fisiche e farmacologiche, creando un ambiente di supporto che valorizza le capacità residue dei pazienti. Questi interventi hanno evidenziato una diminuzione dello stress nei caregiver, suggerendo che tali strategie possono migliorare non solo la vita dei pazienti, ma anche quella di chi si prende cura di loro. Analisi: I dati indicano che gli interventi non farmacologici possono rallentare il declino funzionale e promuovere un ambiente più umano e dignitoso. Le prove raccolte suggeriscono che l’efficacia di queste strategie dipendono dall’intensità e dalla personalizzazione degli interventi. Discussione e conclusione: Le strategie non farmacologiche si sono dimostrate essenziali per migliorare la qualità della vita dei pazienti con Alzheimer e ridurre il carico sui caregiver. Il modello Gentlecare risulta essere una strategia innovativa e olistica che valorizza le capacità residue dei pazienti, proponendo un approccio personalizzato. Ulteriori studi sono necessari per integrare pienamente queste terapie nella pratica clinica quotidiana e per valutare il loro impatto a lungo termine sulla progressione della malattia. Parole chiave: Alzheimer’s disease, non-pharmacological therapies, music therapy, reality orientation therapy, reminiscence therapy, pet therapy, modello gentlecare.

La malattia di Alzheimer: promuovere la qualità di vita attraverso strategie assistenziali

COPPOLA, ANGELICA
2023/2024

Abstract

Introduction: Alzheimer's disease represents one of the most complex health challenges globally, with approximately 50 million people affected by the disease. Currently, there is no definitive cure, so the focus is on interventions that can slow the progression of the disease in order to improve patients' quality of life. This study aims to analyze nonpharmacological care strategies, such as cognitive stimulation, music therapy and the Gentlecare model, to preserve patients' dignity and autonomy. Materials and Methods: A literature review was conducted on scientific databases such as PubMed and Google Scholar, using MeSH terms and search strings to select relevant studies published in the past five years. Seventeen articles meeting the inclusion criteria related to Alzheimer's disease care interventions were considered. Results: The non pharmacological strategies examined showed a positive impact. In addition, the gentlecare model helped reduce the use of physical and pharmacological restraints, creating a supportive environment that enhances patients' residual abilities. These interventions showed a decrease in stress in caregivers, suggesting that such strategies can improve not only the lives of patients but also those of their caregivers. Analysis: The data indicate that non pharmacological interventions can slow functional decline and promote a more humane and dignified environment. The evidence suggests that the effectiveness of these strategies depends on the intensity and personalization of the interventions. Discussion and conclusion: Nonpharmacological strategies have been shown to be essential in improving the quality of life of Alzheimer's patients and reducing the burden on caregivers. The Gentlecare model turns out to be an innovative and holistic strategy that enhances patients' residual abilities by offering a personalized approach. Further studies are needed to fully integrate these therapies into daily clinical practice and to evaluate their long-term impact on disease progression. Keywords: Alzheimer's disease, non-pharmacological therapies, music therapy, reality orientation therapy, reminiscence therapy, pet therapy, gentlecare model.
2023
2024-11-20
Alzheimer's disease: promoting quality of life through care strategies
Introduzione: La malattia di Alzheimer rappresenta una delle sfide sanitarie più complesse a livello globale, con circa 50 milioni di persone affette da questa malattia. Attualmente non esiste una cura definitiva, pertanto l’attenzione si concentra su interventi che possano rallentare la progressione della malattia al fine di migliorare la qualità della vita dei pazienti. Questo studio si propone di analizzare le strategie assistenziali non farmacologiche, come la stimolazione cognitiva, la musicoterapia e il modello Gentlecare, per preservare la dignità e l’autonomia dei pazienti. Materiali e metodi: È stata condotta una revisione della letteratura su database scientifici quali PubMed e Google Scholar, utilizzando termini MeSH e stringhe di ricerca per selezionare studi pertinenti pubblicati negli ultimi cinque anni. Sono stati presi in considerazione 17 articoli che soddisfano i criteri di inclusione relativi a interventi assistenziali per la malattia di Alzheimer. Risultati: Le strategie non farmacologiche esaminate hanno mostrato un impatto positivo. Inoltre, il modello gentlecare ha contribuito a ridurre l'uso di contenzioni fisiche e farmacologiche, creando un ambiente di supporto che valorizza le capacità residue dei pazienti. Questi interventi hanno evidenziato una diminuzione dello stress nei caregiver, suggerendo che tali strategie possono migliorare non solo la vita dei pazienti, ma anche quella di chi si prende cura di loro. Analisi: I dati indicano che gli interventi non farmacologici possono rallentare il declino funzionale e promuovere un ambiente più umano e dignitoso. Le prove raccolte suggeriscono che l’efficacia di queste strategie dipendono dall’intensità e dalla personalizzazione degli interventi. Discussione e conclusione: Le strategie non farmacologiche si sono dimostrate essenziali per migliorare la qualità della vita dei pazienti con Alzheimer e ridurre il carico sui caregiver. Il modello Gentlecare risulta essere una strategia innovativa e olistica che valorizza le capacità residue dei pazienti, proponendo un approccio personalizzato. Ulteriori studi sono necessari per integrare pienamente queste terapie nella pratica clinica quotidiana e per valutare il loro impatto a lungo termine sulla progressione della malattia. Parole chiave: Alzheimer’s disease, non-pharmacological therapies, music therapy, reality orientation therapy, reminiscence therapy, pet therapy, modello gentlecare.
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Descrizione: L'elaborato evidenzia l'importanza delle strategie assistenziali non farmacologiche per rallentare la progressione della malattia di Alzheimer, sottolineando come queste pratiche possano migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/19986