L’economia circolare rappresenta un modello che promuove la riduzione dei rifiuti e il riutilizzo delle risorse, contrastando il tradizionale approccio lineare. Lo scopo dell’EC non è solo quello di migliorare l'efficienza e ridurre le emissioni di gas serra, ma offrire anche nuove opportunità, favorendo sia la sostenibilità che l'innovazione. In particolare, il Piano d'Azione Europeo del 2020 accelera la transizione verso una società più sostenibile, mentre la simbiosi industriale ottimizza l'uso delle risorse tra le imprese, migliorando la competitività e riducendo i costi di produzione. Questi modelli sono fondamentali per promuovere una maggiore responsabilità ambientale e un approccio industriale più sostenibile. Un aspetto cruciale di questa transizione è l'adozione dell'eco-design, che si concentra sulla progettazione di prodotti sostenibili, riducendo l’uso delle risorse, i rifiuti e le emissioni di CO2. Strumenti come il Life Cycle Thinking (LCA) e l’OLCA (Life Cycle Assessment) sono essenziali per analizzare e ridurre l’impatto ambientale di prodotti e organizzazioni, favorendo soluzioni più sostenibili e ottimizzando l’uso delle risorse. Nel settore del packaging, che genera un fatturato significativo ma contribuisce anche a un crescente volume di rifiuti, l'adozione di normative come la Direttiva 94/62/CE e la Direttiva 2018/852 è fondamentale per incentivare il riciclo e la progettazione sostenibile degli imballaggi. In parallelo, il Passaporto Digitale del Prodotto (DPP) si sta rivelando uno strumento chiave per migliorare la trasparenza del ciclo di vita del prodotto, promuovendo scelte ecologiche da parte dei consumatori e dei produttori, permettendo una gestione più responsabile dei rifiuti, in particolare attraverso la Responsabilità Estesa del Produttore (EPR). Le normative come il CSDDD e la NFRD rafforzano ulteriormente la sostenibilità aziendale, imponendo obblighi di due diligence e trasparenza. D’altra parte, le aziende tramite il Bilancio di Sostenibilità, forniscono un rendiconto dei loro risultati in ambito ambientale, sociale ed economico. Tuttavia, il fenomeno del greenwashing, in cui le imprese dichiarano pratiche ecologiche che però si rilevano fale e ingannevoli, è un rischio crescente. A tal fine, la Direttiva UE 2024/825 del Green Deal sta introducendo linee guida per garantire la trasparenza e il divieto di affermazioni fuorvianti, promuovendo scelte più consapevoli e responsabili. In questo contesto, uno degli obiettivi di questo studio è analizzare la presenza di certificazioni di qualità, sicurezza e sostenibilità in alcune delle principali aziende manifatturiere delle Marche, confrontando i dati del 2023 e del 2024. L’analisi ha riguardato diversi settori tra cui: TCLF (tessile, abbigliamento, pelletteria e calzature), agroalimentare, arredo e macchinari. Quest’ultimo studio fornisce una panoramica sulle pratiche di sostenibilità adottate dalle imprese marchigiane, evidenziando le differenze tra i settori e le aziende, e sottolineando l'importanza di un impegno continuo per la sostenibilità e la qualità in tutte le fasi di produzione.
L'ECONOMIA CIRCOLARE: NORME ED APPLICAZIONI PER LA TRANSIZIONE VERSO LA "GREEN ECONOMY". ANALISI DELLE CERTIFICAZIONI SOSTENIBILI NEI PRINCIPALI SETTORI ECONOMICI DELLE MARCHE
MARTELLI, ELENA
2023/2024
Abstract
L’economia circolare rappresenta un modello che promuove la riduzione dei rifiuti e il riutilizzo delle risorse, contrastando il tradizionale approccio lineare. Lo scopo dell’EC non è solo quello di migliorare l'efficienza e ridurre le emissioni di gas serra, ma offrire anche nuove opportunità, favorendo sia la sostenibilità che l'innovazione. In particolare, il Piano d'Azione Europeo del 2020 accelera la transizione verso una società più sostenibile, mentre la simbiosi industriale ottimizza l'uso delle risorse tra le imprese, migliorando la competitività e riducendo i costi di produzione. Questi modelli sono fondamentali per promuovere una maggiore responsabilità ambientale e un approccio industriale più sostenibile. Un aspetto cruciale di questa transizione è l'adozione dell'eco-design, che si concentra sulla progettazione di prodotti sostenibili, riducendo l’uso delle risorse, i rifiuti e le emissioni di CO2. Strumenti come il Life Cycle Thinking (LCA) e l’OLCA (Life Cycle Assessment) sono essenziali per analizzare e ridurre l’impatto ambientale di prodotti e organizzazioni, favorendo soluzioni più sostenibili e ottimizzando l’uso delle risorse. Nel settore del packaging, che genera un fatturato significativo ma contribuisce anche a un crescente volume di rifiuti, l'adozione di normative come la Direttiva 94/62/CE e la Direttiva 2018/852 è fondamentale per incentivare il riciclo e la progettazione sostenibile degli imballaggi. In parallelo, il Passaporto Digitale del Prodotto (DPP) si sta rivelando uno strumento chiave per migliorare la trasparenza del ciclo di vita del prodotto, promuovendo scelte ecologiche da parte dei consumatori e dei produttori, permettendo una gestione più responsabile dei rifiuti, in particolare attraverso la Responsabilità Estesa del Produttore (EPR). Le normative come il CSDDD e la NFRD rafforzano ulteriormente la sostenibilità aziendale, imponendo obblighi di due diligence e trasparenza. D’altra parte, le aziende tramite il Bilancio di Sostenibilità, forniscono un rendiconto dei loro risultati in ambito ambientale, sociale ed economico. Tuttavia, il fenomeno del greenwashing, in cui le imprese dichiarano pratiche ecologiche che però si rilevano fale e ingannevoli, è un rischio crescente. A tal fine, la Direttiva UE 2024/825 del Green Deal sta introducendo linee guida per garantire la trasparenza e il divieto di affermazioni fuorvianti, promuovendo scelte più consapevoli e responsabili. In questo contesto, uno degli obiettivi di questo studio è analizzare la presenza di certificazioni di qualità, sicurezza e sostenibilità in alcune delle principali aziende manifatturiere delle Marche, confrontando i dati del 2023 e del 2024. L’analisi ha riguardato diversi settori tra cui: TCLF (tessile, abbigliamento, pelletteria e calzature), agroalimentare, arredo e macchinari. Quest’ultimo studio fornisce una panoramica sulle pratiche di sostenibilità adottate dalle imprese marchigiane, evidenziando le differenze tra i settori e le aziende, e sottolineando l'importanza di un impegno continuo per la sostenibilità e la qualità in tutte le fasi di produzione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/20314