Background Il trauma rappresenta una delle principali cause di morte nella popolazione generale. Per questo, al fine di ridurre la mortalità, è importante agire nella maniera più tempestiva possibile nella “golden hour” che segue l’evento e nelle settimane successive durante il ricovero. Quei decessi che si verificano pochi minuti dopo il trauma possono essere evitati solamente con la prevenzione. È stata condotta una revisione sistematica della letteratura e meta-analisi con l’obiettivo di valutare la necessità di dover ricorrere ad un trattamento con trasfusione massiva ed il rischio di morte in base ai valori di Shock Index, calcolati sia in un setting pre ospedaliero che ospedaliero. Metodi Sono stati considerati studi retrospettivi ricercati nei database PubMed e Scopus con pazienti 14 anni reclutati sequenzialmente. Alcuni studi hanno considerato i dati dei pazienti e quindi calcolato lo Shock Index in un setting pre ospedaliero, altri sulla base dei dati ospedalieri. Risultati Sono stati considerati 21 studi per l’analisi, includendo un totale di 734668 pazienti. Riguardo la trasfusione massiva, la sensibilità dello SI è 0.619 (IC95% 0.492; 0.731) e la specificità è 0.851 (IC95% 0.806; 0.887), l’AUROC è 0.84. Lo SI nel predire la mortalità ha una sensibilità di 0.502 (IC95% 0.376; 0.629) e specificità di 0.824 (IC95% 0.727; 0.892), l’AUROC è 0.725. Conclusioni Dai risultati ottenuti si può concludere che lo SI è un indicatore utile per stimare la necessità di trasfusione massiva nel paziente con trauma, ma risulta meno accurato per predire la mortalità.
Shock Index nel paziente con trauma maggiore: revisione sistematica della letteratura e meta-analisi
ANTOLINI, RICCARDO
2019/2020
Abstract
Background Il trauma rappresenta una delle principali cause di morte nella popolazione generale. Per questo, al fine di ridurre la mortalità, è importante agire nella maniera più tempestiva possibile nella “golden hour” che segue l’evento e nelle settimane successive durante il ricovero. Quei decessi che si verificano pochi minuti dopo il trauma possono essere evitati solamente con la prevenzione. È stata condotta una revisione sistematica della letteratura e meta-analisi con l’obiettivo di valutare la necessità di dover ricorrere ad un trattamento con trasfusione massiva ed il rischio di morte in base ai valori di Shock Index, calcolati sia in un setting pre ospedaliero che ospedaliero. Metodi Sono stati considerati studi retrospettivi ricercati nei database PubMed e Scopus con pazienti 14 anni reclutati sequenzialmente. Alcuni studi hanno considerato i dati dei pazienti e quindi calcolato lo Shock Index in un setting pre ospedaliero, altri sulla base dei dati ospedalieri. Risultati Sono stati considerati 21 studi per l’analisi, includendo un totale di 734668 pazienti. Riguardo la trasfusione massiva, la sensibilità dello SI è 0.619 (IC95% 0.492; 0.731) e la specificità è 0.851 (IC95% 0.806; 0.887), l’AUROC è 0.84. Lo SI nel predire la mortalità ha una sensibilità di 0.502 (IC95% 0.376; 0.629) e specificità di 0.824 (IC95% 0.727; 0.892), l’AUROC è 0.725. Conclusioni Dai risultati ottenuti si può concludere che lo SI è un indicatore utile per stimare la necessità di trasfusione massiva nel paziente con trauma, ma risulta meno accurato per predire la mortalità.File | Dimensione | Formato | |
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