BACKGROUND E OBIETTIVO: l’idrocefalo normoteso dell’adulto è una patologia caratterizzata da una triade sintomatologica (disturbi della marcia, disfunzione urinaria, decadimento cognitivo) reversibile con il posizionamento di una derivazione ventricolare. Tuttavia, nella fase preoperatoria si pone il problema della selezione dei pazienti che potrebbero beneficiare dell’intervento chirurgico. L’obiettivo di questo studio è individuare se ci siano dei fattori predittivi che possano aiutare a porre indicazione all’intervento chirurgico. MATERIALI E METODI: Sono state analizzate in maniera retrospettiva le immagini preoperatorie e postoperatorie di 43 pazienti sottoposti a intervento di derivazione ventricolare. I pazienti erano stati sottoposti a indagini cliniche, strumentali e a test funzionali prima dell’intervento. Sono stati analizzati vari indici radiologici: indice di Evans, dimensioni delle corna temporali, angolo calloso, z-Evans index a livello della commessura anteriore e posteriore, brain per ventricle ratio a livello della commessura anteriore e posteriore, disproportionate enlarged subarachnoid-space hydrocephalus, bulging del tetto dei ventricoli laterali, RadScale con le sue sotto-variabili. I pazienti sono stati rivalutati clinicamente nella fase post-operatoria e sono stati divisi in “responder” e “non responder”. 7 pazienti sono stati invece sottoposti, in uno studio prospettico, a test di infusione, di cui un solo paziente è stato sottoposto a intervento chirurgico. RISULTATI: I parametri radiologici sono stati confrontati tra i due gruppi attraverso il T-Test per le variabili continue e il test del χ2 di indipendenza per le variabili discrete. Da questa analisi è emerso che l’unica variabile con un p-value che tende alla significatività è l’indice di Evans, quando espresso come sottovariabile della RadScale (p-value 0,053). È stata effettuata una regressione logistica univariata, indicando come variabile dipendente l’outcome chirurgico e come variabili indipendenti i parametri radiologici. Nessun parametro studiato risulta essere un fattore predittivo di outcome chirurgico. CONCLUSIONI: i parametri radiologici da soli non sono in grado di predire una risposta positiva al posizionamento della derivazione ventricolare. L’utilizzo del test di infusione potrebbe fornire ulteriori informazioni per poter selezionare i pazienti che potrebbero beneficiare dall’intervento chirurgico.
Valutazione morfologica e funzionale nella diagnostica pre-operatoria dell'idrocefalo normoteso dell'adulto: esperienza di un singolo centro
MARINARO, GIULIA
2023/2024
Abstract
BACKGROUND E OBIETTIVO: l’idrocefalo normoteso dell’adulto è una patologia caratterizzata da una triade sintomatologica (disturbi della marcia, disfunzione urinaria, decadimento cognitivo) reversibile con il posizionamento di una derivazione ventricolare. Tuttavia, nella fase preoperatoria si pone il problema della selezione dei pazienti che potrebbero beneficiare dell’intervento chirurgico. L’obiettivo di questo studio è individuare se ci siano dei fattori predittivi che possano aiutare a porre indicazione all’intervento chirurgico. MATERIALI E METODI: Sono state analizzate in maniera retrospettiva le immagini preoperatorie e postoperatorie di 43 pazienti sottoposti a intervento di derivazione ventricolare. I pazienti erano stati sottoposti a indagini cliniche, strumentali e a test funzionali prima dell’intervento. Sono stati analizzati vari indici radiologici: indice di Evans, dimensioni delle corna temporali, angolo calloso, z-Evans index a livello della commessura anteriore e posteriore, brain per ventricle ratio a livello della commessura anteriore e posteriore, disproportionate enlarged subarachnoid-space hydrocephalus, bulging del tetto dei ventricoli laterali, RadScale con le sue sotto-variabili. I pazienti sono stati rivalutati clinicamente nella fase post-operatoria e sono stati divisi in “responder” e “non responder”. 7 pazienti sono stati invece sottoposti, in uno studio prospettico, a test di infusione, di cui un solo paziente è stato sottoposto a intervento chirurgico. RISULTATI: I parametri radiologici sono stati confrontati tra i due gruppi attraverso il T-Test per le variabili continue e il test del χ2 di indipendenza per le variabili discrete. Da questa analisi è emerso che l’unica variabile con un p-value che tende alla significatività è l’indice di Evans, quando espresso come sottovariabile della RadScale (p-value 0,053). È stata effettuata una regressione logistica univariata, indicando come variabile dipendente l’outcome chirurgico e come variabili indipendenti i parametri radiologici. Nessun parametro studiato risulta essere un fattore predittivo di outcome chirurgico. CONCLUSIONI: i parametri radiologici da soli non sono in grado di predire una risposta positiva al posizionamento della derivazione ventricolare. L’utilizzo del test di infusione potrebbe fornire ulteriori informazioni per poter selezionare i pazienti che potrebbero beneficiare dall’intervento chirurgico.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
TESIPDF.pdf
non disponibili
Dimensione
1.92 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.92 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.12075/21353