Pisa Syndrome (PS) is a highly disabling postural deformity, with a strong impact on patients’ quality of life. However, it can be reversible if diagnosed and treated at an early stage. PS affects around 8% of patients with Parkinson’s Disease (PD). The pathogenesis is complex and there are two main theories about that, a Peripheral one and a Central one. The latter, accredited by most scientific studies, considers two main mechanisms to be responsible for the pathogenesis of PS: an alteration in the neurotransmitter delivery due to an asymmetry in the basal ganglia and an abnormal integration of information by the sensorimotor system caused by vestibular deficit, proprioceptive deficit and altered perception of verticality. Furthermore, people affected by PS share a specific neuropsychological profile, which is characterised by reduced performance on visuospatial abilities, attention and language. All those mechanisms and functions allow the control and the maintenance of the correct posture. They interact with each other in an automatic way and cannot work without the cerebral cortex control. The purpose of our study is to analyse PS from a different and still not explored perspective: the ocular behaviour, through the Eye Tracking methodology. Our goal is to shed light on the association between PS and the deficit of the visuospatial and attentive functions, as explored by the Eye Tracking approach, and to evaluate the possible presence of clinical predictors of reduced visuospatial abilities. Based on our results, people affected by both PD and PS show an alteration of the visuospatial functions and their attention distribution. They also show a characteristic pattern of visual scanning, which is significantly different from the one exhibited by subjects with PD without PS and by healthy subjects. In addition, people with PD and PS show a reduced awareness of their posture. We hope that the results of our study will be useful to discover new diagnostic strategies in order to detect PS as early as possible.

La Sindrome di Pisa (PS) è un’anomalia posturale fortemente disabilitante e impattante sulla qualità di vita dei pazienti, ma se diagnosticata e trattata precocemente può essere reversibile. Viene riscontrata in circa l’8% dei soggetti affetti da Malattia di Parkinson (MP). La patogenesi della PS è complessa, le teorie principali sono due, una periferica ed una centrale. Quest’ultima, ritenuta valida dalla maggior parte degli studi presenti in letteratura, considera come meccanismi fisiopatologici principali un’alterazione dei neurotrasmettitori legata ad un’asimmetria dei nuclei della base, un’anomala integrazione delle informazioni del sistema sensorimotorio con deficit vestibolare, deficit propriocettivo e alterata percezione della verticalità. Inoltre, i soggetti affetti da PS presentano un profilo neuropsicologico caratteristico: ridotte performance nel dominio visuo-spaziale, attentivo e del linguaggio. Questi sono tutti meccanismi e funzioni che permettono il controllo e il mantenimento della postura interagendo tra loro in modo automatico e non potendo, quindi, prescindere dal controllo corticale. Con questo studio abbiamo voluto analizzare la Sindrome di Pisa da una prospettiva ancora inesplorata: il comportamento oculare, il cosiddetto Eye tracking. Il nostro obiettivo è stato, quindi, quello di chiarire l’associazione tra PS e il disturbo delle abilità visuospaziali e attentive attraverso l’Eye tracking valutando, inoltre, l’eventuale presenza di predittori clinici dell’alterazione delle abilità visuospaziali. Alla luce dei risultati ottenuti, abbiamo riscontrato che i soggetti affetti da MP e PS mostrano un’alterazione delle funzioni visuospaziali, una distribuzione dell’attenzione e un pattern di esplorazione dello spazio specifici e differenti dagli altri soggetti con MP e dai soggetti sani. Inoltre, la percezione che i soggetti con PS hanno della propria postura è risultata alterata. Si auspica che queste osservazioni possano essere utili in futuro per l’ideazione di strategie diagnostiche che permettano di intercettare la PS quanto più precocemente possibile.

Che cosa ti è sfuggito? Studio dei movimenti oculari nei malati di Parkinson con sindrome di Pisa

BALDINI, NICOLÒ
2019/2020

Abstract

Pisa Syndrome (PS) is a highly disabling postural deformity, with a strong impact on patients’ quality of life. However, it can be reversible if diagnosed and treated at an early stage. PS affects around 8% of patients with Parkinson’s Disease (PD). The pathogenesis is complex and there are two main theories about that, a Peripheral one and a Central one. The latter, accredited by most scientific studies, considers two main mechanisms to be responsible for the pathogenesis of PS: an alteration in the neurotransmitter delivery due to an asymmetry in the basal ganglia and an abnormal integration of information by the sensorimotor system caused by vestibular deficit, proprioceptive deficit and altered perception of verticality. Furthermore, people affected by PS share a specific neuropsychological profile, which is characterised by reduced performance on visuospatial abilities, attention and language. All those mechanisms and functions allow the control and the maintenance of the correct posture. They interact with each other in an automatic way and cannot work without the cerebral cortex control. The purpose of our study is to analyse PS from a different and still not explored perspective: the ocular behaviour, through the Eye Tracking methodology. Our goal is to shed light on the association between PS and the deficit of the visuospatial and attentive functions, as explored by the Eye Tracking approach, and to evaluate the possible presence of clinical predictors of reduced visuospatial abilities. Based on our results, people affected by both PD and PS show an alteration of the visuospatial functions and their attention distribution. They also show a characteristic pattern of visual scanning, which is significantly different from the one exhibited by subjects with PD without PS and by healthy subjects. In addition, people with PD and PS show a reduced awareness of their posture. We hope that the results of our study will be useful to discover new diagnostic strategies in order to detect PS as early as possible.
2019
2020-06-23
What did you miss? An eye tracking study in people with Parkinson–related Pisa syndrome
La Sindrome di Pisa (PS) è un’anomalia posturale fortemente disabilitante e impattante sulla qualità di vita dei pazienti, ma se diagnosticata e trattata precocemente può essere reversibile. Viene riscontrata in circa l’8% dei soggetti affetti da Malattia di Parkinson (MP). La patogenesi della PS è complessa, le teorie principali sono due, una periferica ed una centrale. Quest’ultima, ritenuta valida dalla maggior parte degli studi presenti in letteratura, considera come meccanismi fisiopatologici principali un’alterazione dei neurotrasmettitori legata ad un’asimmetria dei nuclei della base, un’anomala integrazione delle informazioni del sistema sensorimotorio con deficit vestibolare, deficit propriocettivo e alterata percezione della verticalità. Inoltre, i soggetti affetti da PS presentano un profilo neuropsicologico caratteristico: ridotte performance nel dominio visuo-spaziale, attentivo e del linguaggio. Questi sono tutti meccanismi e funzioni che permettono il controllo e il mantenimento della postura interagendo tra loro in modo automatico e non potendo, quindi, prescindere dal controllo corticale. Con questo studio abbiamo voluto analizzare la Sindrome di Pisa da una prospettiva ancora inesplorata: il comportamento oculare, il cosiddetto Eye tracking. Il nostro obiettivo è stato, quindi, quello di chiarire l’associazione tra PS e il disturbo delle abilità visuospaziali e attentive attraverso l’Eye tracking valutando, inoltre, l’eventuale presenza di predittori clinici dell’alterazione delle abilità visuospaziali. Alla luce dei risultati ottenuti, abbiamo riscontrato che i soggetti affetti da MP e PS mostrano un’alterazione delle funzioni visuospaziali, una distribuzione dell’attenzione e un pattern di esplorazione dello spazio specifici e differenti dagli altri soggetti con MP e dai soggetti sani. Inoltre, la percezione che i soggetti con PS hanno della propria postura è risultata alterata. Si auspica che queste osservazioni possano essere utili in futuro per l’ideazione di strategie diagnostiche che permettano di intercettare la PS quanto più precocemente possibile.
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Descrizione: Tesi redatta da Nicolò Baldini 1062246 dal titolo "Che cosa ti è sfuggito? Studio dei movimenti oculari nei malati di Parkinson con sindrome di Pisa"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/2140